Capitolo 57.

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Ho deciso di scrivere dei capitoli più lunghi del solito, per non farne troppi di corti... ovviamente non saranno come i due precedenti ahah. Spero vi vada bene lo stesso! :)

Non riesco a distogliere lo sguardo da Allyson. I suoi occhi lacrimano ed io ho una morsa allo stomaco che mi mozza il fiato. Alec le da un leggero spintone facendola barcollare all'indietro. Vedo tutto nero, la testa è pesante come se avessi bevuto troppi bicchieri di vino. Mi avvento su quel bastardo che le cingeva il braccio intorno alla vita sferrandogli un destro in pieno viso. E' ciò che avrei voluto fare dal primo momento in cui l'ho conosciuto. Le persone si spostano impaurite di venir colpite ed io accecato dalla collera continuo a picchiarlo. Sputo insulti come se fossero veleno. Allyson grida di fermarmi, ma non riesco a darle ascolto. Piange, urla, si dimena dalle persone che la tengono per le braccia per non farla muovere. Le rivolgo uno sguardo rabbioso pieno di ira. Alec mi assesta un calcio nel mentre sono distratto, facendomi allontanare di pochi passi. Il coglione se la cava, chi l'avrebbe mai detto.

"Che cazzo stai facendo?"  Si asciuga il sangue che gli cola dal dente rotto e mi guarda con aria di chi non capisce cosa sta accadendo. Bacia la mia ragazza e si meraviglia se lo prendo a botte? 

"Sei un maledetto figlio di puttana!" Mi avvicino nuovamente trovandomi a pochi centimetri dal suo viso. Respiro pesantemente fissandolo dritto negli occhi e lo spintono forte facendolo cadere per terra.

Un uomo il doppio di me mi blocca da dietro tenendomi fermo. Ringhio minacciandolo di far fuori anche lui se non mi lascia immediatamente, lui ride e dentro di me si scatena una rabbia che mi spaventa. Con un calcio laterale riesco a farlo piegare sulle ginocchia liberandomi dalla sua presa. Lo lascio accasciato e prendo fiato. Osservo Alec che mette le mani davanti a sé per calmarmi.

"Sono gay coglione! sono gay!"  Urla ed io rimango impietrito.

Cosa? Alec è gay? Ma a chi cazzo vuole darla a bere? Pensa che io sia davvero così coglione? Dalla mia bocca esce una risata fragorosa.

"Pensi pure di prendermi per il culo?" Sibilo a denti stretti scroccandomi le nocche di entrambe le mani pronto a colpirlo ancora.

"Te lo giuro! Se non lo fossi avrei continuato a baciarla, invece non ho minimamente ricambiato perché non sono attratto dalle donne!" Piagnucola toccandosi il viso dolorante.

Al mio fianco si avvicina Lily, poggiando una mano sulla mia spalla. Con la coda dell'occhio vedo le sue lunghe unghie nere appuntite accarezzarmi. Non la scanso, non ho la forza di badare anche a lei. Devo finire ciò che ho iniziato. Saetto lo sguardo da Alec ad Allyson che strabuzza gli occhi ed apre la bocca scuotendo il capo. Si morde il labbro incazzata e spinge le persone che nel frattempo hanno allentato la presa dalle sue braccia. A passo deciso si scaglia su Lily e le tira i capelli facendola inginocchiare. Lily ricambia l'attacco e con quegli artigli le graffia il viso.

"Sei una troia!" Strilla Al prendendole le mani e alzandogliele.

"E tu sei una stupida bambina che cerca l'amore in un'anima demoniaca!" Ribatte con gli occhi iniettati di sangue. Non è mai riuscita a dimenticarmi, credo che si fosse innamorata di me.

Lily ha sempre avuto la passione per le cose gotiche e sataniche. Non per questo il suo aspetto è abbastanza macabro. Non è come le altre ragazze, non si agghinda per mostrarsi bella. Non le importa nulla di piacere a qualcuno, per lei va bene chiunque, anche l'essere più orripilante, basta che abbia soldi. I suoi occhi sono più neri dell'oscurità, marcati con dell'eyeliner dello stesso colore. Riuscirebbe a risucchiare qualsiasi anima fragile con quelle iridi. Il rossetto color catrame le mette in risalto la pelle bianca cadaverica facendola contrastare con tutto il resto. E' diventata solo ossa, ma non ha abbandonato il suo lato aggressivo, non si fa intimorire da nessuno. Ricordo di averla conosciuta mentre picchiava una povera ragazzina bionda perché non le lasciava il posto in prima fila ad un incontro di lotta. Da lì ho capito che con lei avrei potuto averci qualcosa senza impegno, e così successe, diventò la mia amica di scopate. Scopavamo ogni settimana e poi fumavamo dell'erba ridendo di come due persone potessero essere tanto simili. Avevamo entrambi un passato disastroso alle spalle. I miei genitori morirono in un incendio, ed i suoi morirono per colpa di un pazzo che fece una sparatoria all'interno di un supermercato. Oltre a quello non so altro di lei, non sono mai andato a fondo nella sua vita, in ciò che l'ha portata ad essere ciò che è. Lei amava il pericolo, il rischio, ed io amavo mettermi nei guai. Nonostante questo però, non mi sono mai invaghito di lei a tal punto da innamorarmene. Lei rimaneva una distrazione, uno sfogo personale. Sembrava che le andasse bene essere usata, in fin dei conti anche lei usava me. Eppure si è sempre mostrata possessiva con qualsiasi ragazza che provava a guardarmi. Insieme eravamo la coppia che scoppiava, chiunque ci vedeva insieme tremava. Furti, droga, ed alcool riempivano i nostri weekend.

Salvata dalla strada - un destino a due facce.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora