Salvata dalla strada - un destino a due facce.

Capitolo 29.

Allyson's pov.

"Isy mi presti la tua gonna? Mi sono accorta di avere un buco sul fianco e sono in ritardo per cambiarmi" Chiedo gentilmente mostrandole l'enorme buco causato forse dalla lavatrice.

"Sì certo, tieni." Se la sfila e me la da accennando un sorriso. Lei rimane coperta perché indossa un trikini lilla.
Le sta d'incanto, le fa risaltare la sua bellissima carnagione olivastra.
Ultimamente i vestiti che possiedo non mi piacciono più, li trovo banali e volgari.
Per ballare devo mantenere un certo stile e quindi purtroppo non posso variare chissà quanto.
Vorrei qualcosa di più coperto e semplice.
Ma è così difficile ordinare qualcosa del genere.
O i vestitini sono troppo volgari o troppo da suora.
Mai una via di mezzo. Maledetto internet.
Oggi indosso un body a maniche lunghe rosa di pizzo con la minigonna in pelle di Isy e degli stivali neri alti fino al ginocchio senza tacco.
Di certo non è un abbigliamento adatto al night ma per sta sera me ne frego.
Sono già le 20:45, ed io non sono puntuale.
Nessuno ci fa caso, nemmeno Lucas, quindi entro al night come se niente fosse.
Non ho intenzione di andare al bancone per ordinare qualcosa, oggi non bevo, non mi va e non ritengo giusto ubriacarmi ogni sera per distrarmi dai pensieri tremendi che viaggiano nella mia mente.
L'alcol non è la soluzione, al massimo nasconde per qualche ora il problema.
Poi vorrei parlare con Jace di ieri, ho pensato a quel che è successo, alle emozioni che ho provato e vorrei capire cosa siamo adesso.
Cioè, siamo qualcosa?
O dimentichiamo tutto e facciamo finta di niente?
Beh dimenticare no.. però almeno rimanere ancora amici.
È stato solo un stupido errore.
Spero non si sia rovinato niente.
Un tempo non avrei mai pensato che la mia vita sarebbe andata in questo modo.
Obbligata a fare la cubista in un locale notturno, bere fino a spaccarmi, subire abusi fisici e sessuali, provare un sentimento per uno sconosciuto.. è cambiato tutto così velocemente che rabbrividisco al solo pensiero di ciò che mi sta accadendo.

"Allyson vieni qui" mi intima con un gesto Lucas facendomi scendere dal palco. Vado verso di lui che è seduto su una sedia accanto alla grande porta marrone.

"Si?" Cazzo, speriamo non mi dica niente per l'abbigliamento poco provocante.

"Ieri un mio cliente ti ha vista con quel ragazzo biondo. Devi forse dirmi qualcosa?"  Sbianco. Perché non si chiudono la bocca quei vecchi maiali? Non sono affari loro.

"Dopo che te ne sei andato mi ha portata nella sala dei trattamenti speciali perché ero svenuta. Non è successo altro..". Ribatto cercando di rimanere il più neutra possibile per non far notare le bugie che sto dicendo.

"Ti devo ricordare delle telecamere?" Cazzo le telecamere, che stupida sono stata a non pensarci prima? Cerco una risposta immediata e me ne esco con una stupidissima frase.

"So che sono in ogni angolo per questo dico che non ho fatto niente" Spero che dicendo così me la svigno senza problemi, forse voleva solamente mettermi alla prova.
Le dita della mano destra iniziano a tremare involontariamente creando dei sospetti in lui.

"Odio le bugie Allyson" sbotta alzandosi in piedi.

Mi guarda e in un movimento veloce mi tira uno schiaffo in piena guancia davanti agli occhi di tutti.
Una sensazione di bruciore si manifesta sulla zona colpita.
Non posso ribattere, lo farei arrabbiare ancora di più così sto zitta e lo guardo indignata.
È sempre la stessa persona di merda.
Tutti che guardano e nessuno che viene a fermare ciò che sta succedendo.

"Siete tutti uguali a lui! Siete tutti dei viscidi codardi. Voglio vedere se al mio posto ci fosse vostra figlia o vostra moglie!" Grido a più non posso stringendo i pugni.
Mi guardano come se fossi pazza, una stupida puttana che non serve a niente, se non a soddisfare le loro esigenze. Stronzi.