Allyson's pov.
Sono decisa.
Devo cambiare aria, ricominciare da capo una volta per tutte.
Basta scuse, basta rimandare ciò che potrebbe rendermi felice e dare una svolta alla mia vita, basta tutto.
Devo tirare fuori il coraggio che ho e bloccarlo fra le mani per non farlo scappare.
Le paranoie verranno a cercarmi, proveranno a distruggere tutto ciò che sto creando nella mia mente, tutti i progetti di una felicità dietro l'angolo.
Non lo permetterò, no, non questa volta cazzo.
Devo essere forte per me stessa, per la mia cazzo di vita, per Jace che non ha smesso neanche un secondo di starmi accanto. Gli amici si trovano, la lingua si impara. Non c'è niente di impossibile al mondo, basta avere un minimo di coraggio e buttarsi, la scalata sarà dura, ma sono sicura che la vista sarà spettacolare.
Avrei voluto vederti però papà, potrebbe essere l'ultima volta che sto in America, che potrò stringerti fra le braccia.
Non ti incolpo per non esserci stato in questo fragile momento, dopotutto non ci sei stato neanche in quelli prima.
Ma ora, ora che avevo bisogno di quelle parole di conforto e di slancio che solo tu potevi darmi, mi ritrovo ancora sola, senza di te.
Mamma non la chiamo, lei non ha bisogno di sapere dove andró, neanche le importa. Non si è mai fatta sentire in questi giorni lontana da casa. Si starà alcolizzando per la tua assenza, e non per aver fatto andare in fallimento la nostra famiglia, perché diciamocelo la colpa è anche e forse maggiormente sua.
Ma tu papà, tu dovevi esserci oggi, ed invece sei a troppi chilometri di distanza da me. Sei con la tua nuova ragazza, e con il tuo futuro bambino. Spero che saprai dargli tutto l'amore che a me non sei riuscito a dare, spero che con lei riesci a mettere la testa a posto perché ne hai bisogno e ne hanno bisogno loro. Un padre conta tanto e quando non c'è si sente."Ally tutto bene?" Sussurra Jace con una voce talmente sottile che sento solo grazie al silenzio che ci circonda. Non mi ero nemmeno accorta che avesse spento la musica.
"Sì, ero persa nei miei pensieri." Dico sincera, volgendo lo sguardo verso di lui che è concentrato a guidare.
Gli metto una mano dietro la testa ed inizio a fargli le coccole, vedo che la tensione sparisce ed il corpo si rilassa non appena lo tocco.
"Lo sai che sono qui per ascoltarti. Se vuoi sfogarti, fallo. Tenersi tutto dentro non fa bene, e lo dice uno che per anni ha trattenuto troppe urla." Dalla sua voce trapela sincerità e preoccupazione.
"Lo so amore, lo so. È solo che avrei voluto l'appoggio di mio padre. Avrei voluto che fosse fiero di me, ed invece sembra non importargli nulla."
"Non dire così Al, ha dimostrato di essersi pentito e avrebbe voluto essere presente oggi, solo che abbiamo deciso tutto all'ultimo e non sappiamo gli impegni delle persone."
"Hai ragione ma..." Dico bloccandomi subito dopo. Sono sempre la solita stupida ragazzina piena di problemi. Ho sempre qualcosa per cui lamentarmi e cerco sempre l'appoggio di qualcuno, come se questo servisse al mio ego. Ho diciannove anni, sono abbastanza grande per cavarmela da sola, e allora perché ho questo nodo in gola che mi proibisce di stare tranquilla?
"Ma?" Domanda cercando di andare più a fondo, vuole farmi parlare, farmi dire ogni cosa che mi passi per la testa.
"È che quando si tratta di me sembra che gli altri spariscano.
Lui non c'è mai stato e doveva esserci, almeno oggi. Potrei non rivederlo più! Sono davvero così poco importante per lui? Non valgo niente? Adesso contano solamente la sua fidanzatina e il suo nuovo figlio? Wow! Gli farei un bell'applauso!" dico tutto d'un fiato, rendendomi conto solo dopo aver fatto l'applauso di ciò che ho sputato nei suoi confronti. Veleno e odio.
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Salvata dalla strada - un destino a due facce.
Roman d'amourCOMPLETA ///// NON GIUDICATE DAL TITOLO. Allyson ha una vita infernale, scappa di casa a quasi 18 anni per l'ennesimo litigio con la madre alcolizzata e il padre completamente assente. In cerca di un alloggio in cui stare, cerca su internet qualche...