Jace's pov.
Sono passate quarantotto ore da quando il display del telefono di Allyson si è illuminato mostrando un numero sconosciuto. Lucas è riuscito a raggiungerla telefonicamente per incuterle terrore, ed è riuscito nel suo intento.
Ally non fa altro che spiare da una finestra all'altra ogni movimento che fanno le persone che percorrono il suo stesso viale.
Va in panico ad ogni motore che sente, che sia un piatto andato in frantumi, una macchina che si accende o sua madre che passa l'aspirapolvere. Qualsiasi cosa la spaventa.
Alla mia proposta di prendere una boccata d'aria con una passeggiata, ha risposto che può benissimo sporgersi dal balcone e respirare aria fresca, senza il bisogno di uscire e rischiare la vita.
L'ho assecondata senza insistere troppo, non voglio pressarla e stressarla ulteriormente, anche perchè diventa una iena indomabile. Ieri mi ha urlato contro per dieci minuti quanto fossi stupido a proporre delle tali sciocchezze. Non ho ribattuto, solo per non iniziare un'ulteriore discussione.
La paura che possa succedere qualcosa di spiacevole, pervade anche me.
Non ho quasi chiuso occhio in nessuna delle due notti trascorse, sono state le più lunghe ad angoscianti che io abbia mai passato.
Controllavo che respirasse, ed ogni ora che le porte della casa fossero tutte chiuse a chiave e che le persiane fossero calate. Forse sono malato e mi preoccupo troppo, ma preferisco assicurarmi che sia tutto in regola.
Non posso permettere che Lucas si intrufoli di soppiatto e faccia del male ad un solo membro della famiglia.
Anche se a dire il vero, Clarice si meriterebbe una bella lezione. Sembra del tutto indifferente alla situazione.
Pensavo che gli shock psicologici di Allyson, e i segni sul suo corpo, potessero farle capire che non mente, che ciò che ha dovuto subire non è frutto della sua immaginazione, ma invece lei è assente, scostante, del tutto menefreghista e questo mi fa andare in bestia.
Come cazzo può una madre non degnare nemmeno di uno sguardo la propria figlia? Come può non crederle?
Dio, vorrei rinchiuderla nel night solamente per qualche ora, forse riuscirebbe a capire la mente malata di quel figlio di puttana di Lucas."J..Jace, Jace dove sei?" Balbetta Allyson toccando il cuscino vuoto.
"Amore sono qui, è tutto ok" mi avvicino a lei, sedendomi alla sua destra meravigliandomi del nomignolo che le ho attribuito. Mai mi sarei sognato di chiamare una ragazza "amore".
Ha la fronte sudata, qualche gocciolina le cola dalle tempie. Il respiro è affannato e pesante.Deve aver fatto qualche brutto sogno.
"Perchè non eri vicino a me?"
"Mi sono alzato pochi minuti fa, voglio tenere tutto sotto controllo." Le spiego provando a rasserenarla, ma le sue mani non smettono di tremare.
"Jace, ho sognato Lucas." Dice tutto d'un fiato. "Mi aveva presa e riportata al night, non riuscivo a svegliarmi da quel maledetto incubo, era come se dovessi vedere fino in fondo ciò che mi aspettava."
Si porta le ginocchia al petto stringendosi su se stessa, diventando ancora più piccola di quel che già è.
"Era solo un incubo Ally, non ti porterà mai via da me."
Con una salvietta imbevuta le bagno la fronte raffreddandola."Lo so, ma dobbiamo andare via da qui. Questa casa è troppo pericolosa per me, per noi. Voglio andare lontano, in un posto che non riesca a trovare, nè lui, nè uno dei suoi mille scagnozzi."
Sto per risponderle fino a quando la suoneria del mio iPhone riempie la stanza. Prendo il telefono dalla scrivania e lo sblocco: zio Mike.
Faccio segno ad Allyson di aspettare un momento e lei rimane fissa a guardarmi.
Le sue due pozze verdi mi scrutano attentamente."Pronto? Zio?" Mi giro verso la libreria per evitare il suo sguardo penetrante.
"Jace! Dovete andare immediatamente via da casa dei Fairchild! Lucas sta arrivando con altri uomini, sarà lì in meno di un'ora!" Grida facendomi trasalire l'ansia, cosa sta succedendo?
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Salvata dalla strada - un destino a due facce.
RomanceCOMPLETA ///// NON GIUDICATE DAL TITOLO. Allyson ha una vita infernale, scappa di casa a quasi 18 anni per l'ennesimo litigio con la madre alcolizzata e il padre completamente assente. In cerca di un alloggio in cui stare, cerca su internet qualche...