Capitolo 24.

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Allyson's pov.

Mi chiedo come mai Lucas non sia ancora uscito dalla sua camera. Insomma, sono scappata mentre ero drogata.
Non si è fatto due domande sul come ci sia riuscita?
Mi sembra strano, molto strano.
Poi non ricordo nulla, che droga mi ha dato?
Ma perché è così ossessionato da me?
Perchè ha dovuto drogarmi? Tutte le altre volte non si è fatto problemi a violentarmi mentre ero cosciente.
Ci sono troppe cose che non mi tornano, troppe domande, troppi dubbi irrisolti. Io ho bisogno di risposte.
L'unica cosa che so è che ha un disturbo mentale, di questo ne sono sicura.
Un uomo, una persona, qualcuno con un cuore, non si abbasserebbe mai a questi livelli.
Non tormenterebbe una ragazza o più ragazze, privandole di ogni cosa possa renderle felice solo per il suo ego o il suo piacere personale.
Ogni giorno che passa sento l'odio crescere dentro di me, è solo così che riesco a restare viva. Se non lo alimentassi adesso sarei tre metri sotto terra a giocare con i vermi.
Sto combattendo con tutte le mie forze per non cedere, se io crollassi lui se la prenderebbe con una delle mie amiche e non posso permetterlo. Loro sono fragili, vulnerabili, si spezzerebbero in mille pezzi dopo neanche una settimana. Soprattutto Lexy.
Le ragazze sono le persone più importanti della mia vita, per loro farei di tutto. Mi sacrificherei pur di non farle accadere niente di male.

Jace è andato via da due ore e io sono distesa sul letto da quel preciso istante. È poca la voglia di alzarsi e affrontare il mondo. Dovrei subirmi domande su domande riguardo a questa notte e proprio non ce la faccio a rispondere, sia perché in realtà non so bene cosa sia successo sia perché mi assillerebbero pur di scavare nel profondo e capirne qualcosa, poi mi sento così stanca e senza forze, come se avessi dovuto correre per un giorno intero senza mai fermarmi. Nessuno può aiutarmi, sono costretta a rimanere in questo lurido posto fino alla fine dei miei giorni se non metto in moto un fottuto piano efficace. 
Confidavo in Jace ma ormai ho perso le speranze anche se sono passati solo quattro giorni dal nostro primo incontro.
Se lui mi portasse via, ci sarebbero delle gravi ripercussioni.
Sono stufa di mettere in pericolo qualsiasi persona mi voglia bene o mi stia vicino.
Se devo scappare, se devo liberarmi, devo farlo da sola.

"Ally posso entrare?" Mi distrae Isabèl aprendo piano la porta con un piccolo sorriso.

"Si entra pure" Mi sposto alzando le coperte facendole un po' di posto accanto a me.

"Come stai?"

"Bene, non ricordo niente. Grazie di esserci stata."

I suoi occhi iniziano a diventare lucidi. Le prendo la testa e l'avvicino al mio petto iniziandola a coccolare. Mi uccide vederla in questo stato, lei che non mi ha mai abbandonata rischiando tutto non merita di stare così.

"Ho pensato che tu potessi morire per quella droga, ho avuto paura. Qui c'era Jace con te, ti ha osservata tutta la notte per accertarsi che stessi bene. Ma io...io ho così paura di perderti."  Balbetta singhiozzando, mi si stringe il cuore.

"Isabèl io non ti lascerò da sola, MAI!" Scandisco bene.
"È una promessa questa e la manterrò costi quel che costi." Le sussurro.

Rimaniamo vicine per ancora qualche istante. È una persona così buona e dolce. Perché i suoi genitori non l'hanno mai apprezzata? Se io in un futuro dovessi avere una figlia tanto brava quanto bella non la tratterei male. Beh, anche se non fosse bella o brava, è pur sempre mia figlia e le darei tutto quello che a me non è mai stato dato. Cercherei di non farle mancare niente, soprattutto non le farei mancare l'amore.
L'amore di una madre verso il proprio figlio è una cosa che non si può spiegare semplicemente a parole, perché va oltre ogni spiegazione logica.
Amavo mia madre, da piccola pensavo che lei fosse la mia eroina e invece sì è rivelata una persona spregevole, una madre che nessuno vorrebbe mai avere.
E io per i miei figli, voglio essere tutto il contrario.
Isabèl si stacca da me asciugandosi le lacrime.
Si corregge il trucco sbavato e tira un sospiro profondo come a dire che è stufa.
Quanto la capisco.
Le faccio una smorfia come a farle capire che non è l'unica stufa di tutto, ma lei mi prende per un braccio facendomi alzare in piedi e mi trascina in bagno.

Salvata dalla strada - un destino a due facce.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora