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La luce del Sole penetrava il vetro della camera di Ginevra Weasley.

L'ultima aprì gli occhi con un solo pensiero.

- Oggi è il mio compleanno. -

Si vestì.
Indossò un vestito completamente nero, che metteva in risalto le sue forme.
Si truccò il necessario e si pettinò.

Corse in cucina, quando notò che c'era già una persona lì ad aspettarla.

Ella si avvicinò all'uomo, che si girò, prese Ginny per i fianchi, e parlò.

- Buongiorno Ginevra Molly Weasley. Volevo informarla che oggi è il compleanno della persona più importante della mia vita. Sta a lei indovinare chi. -

- Harry! -

I due s'abbracciarono.

Entrambi avvertirono un calore che non sentivano da settimane, o, probabilmente, anni.
O che, magari, non avevano mai percepito.

I loro volti s'avvicinarono.
I loro sguardi s'erano intrecciati, mentre le loro labbra si erano incontrate.

Si stavano dando un bacio appassionato come mai avevano fatto.
Persino le lingue si erano incontrate; giocavano, si rincorrevano.

- Harry e Ginny cari, a quando il matrimonio? -

Per la prima volta nella loro vita, entrambi erano scontenti di vedere la signora Weasley.

I due si staccarono di scatto, imbarazzati.

- Ehm... Salve signora Weasley, scusi se... - non trovava le parola adatte.

- Noi due stavano parlando, mamma. Harry mi stava facendo gli auguri. - mentì l'altra.

- Se allora non vi ho disturbato... George, Ron, Hermione, Arthur! Venite a festeggiare Ginny! -

Tutti coloro che erano stati nominati scesero in cucina in fila indiana; chi bello sveglio, chi no.

- Harry, tu non avrai per caso baciato... -

- Ronald, per l'ultima volta; si meritano una vita sentimentale! -

La mora rimproverava il rosso come al solito, giudicandolo e dandogli consigli.

- Tutti qui che dobbiamo consegnare i regali a Ginny! -

Tutti si fecero avanti; ognuno aveva un pacco in mano.

- Tienilo stretto, amica mia. Ti servirà molto quando tu e... Lasciamo stare. - Hermione le consegnò un pacchetto verde con un fiocco rosa.

La festeggiata lo scartò.

- La vita da novelli sposi... Che libro, Hermione! Lo conserverò per quando... -

Il fidanzato della rossa diventò dello stesso colore dei capelli della sua ragazza; rosso.

- È da parte mia e di tuo fratello... Tratta con cura sia il libro che... Hai capito! -

Poi venne il momento di George.

- Direttamente da Tiri Vispi Weasley. -

- Grazie, davvero - sorrise Ginny.

Seguentemente, la signora Weasley e il signor Weasley si fecero avanti.

Consegnarono alla figlia un pacco rosa con un fiocco celeste.

- Ginny, è un pensiero molto intimo. Dagli un'occhiata in privato, non qui. Magari con Harry. -

- D'accordo, papa'. Grazie; so che sarà bellissimo. -

Infine, Harry doveva donare il suo regalo.

Lui fece il cenno di guardare il tavolo; Ginny guardò dove le era stato indicato, e corse verso un pacco color oro con un nastro fucsia.

- Spero ti piacerà, Ginevra. -

Entrambi toccarono il dono.

Fatto ciò, si trovarono in un posto completamente diverso dalla Tana.

Quel curioso pacco era una passaporta.

Erano in una dimora sconosciuta per Ginny. Ella, però, amava di già quel posto; sapeva che, se Harry l'aveva portata lì, per lui doveva essere speciale.

 Ella, però, amava di già quel posto; sapeva che, se Harry l'aveva portata lì, per lui doveva essere speciale

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- Okay, lo so che non è bellissima. Ma questa, se tu lo vuoi, chiaramente, è la casa in cui vivremo, e so che non è un granché ma io ti volevo contenta come non mai, e ho cercato il meglio del meglio per te perché tu meriti il meglio del meglio e... -

Il lungo discorso del ragazzo venne interrotto da un bacio di Ginny. Un bacio profondo, come per dire "Ti amo, lo capisci?".

I ragazzi si staccarono.

- Ora facciamo le cose per bene - rise lui, - Ginevra Weasley, tu vuoi vivere qui, in questa dimora di Godric's Hollow, con me? -

- Lo voglio, che domande - rispose lei, sul punto di piangere, - Vorrei aprire il dono da parte dei miei genitori qua, con te. Lo vado a prendere? -

- Non ce ne sarà bisogno - indicò un tavolino al centro della camera e la sua ragazza si precipitò laggiù.

C'era poggiato il pacco con l'appellativo di "regalo intimo".

- Come hai fatto? -

- Ehy! Sono il ragazzo che è sopravvissuto, dopo tutto quello che ho passato, non dev'essere complicato spostare un oggetto! -

Risero entrambi di gusto.

Ginny scartò il pacco in un batter d'occhio -nel vero senso della parola, Harry batté le palpebre e lei aveva già tolto carta e fiocco- e aprì.

C'era un foglio, bianco, con su scritta una frase; la calligrafia era del padre della rossa.

Diamo il permesso a Harry James Potter di sposare Ginevra Molly Weasley.

Firma dei tutori;

Molly Prewett - Weasley
Arthur Weasley

Ginevra tremò.

Dietro di lei, c'era il suo ragazzo, che lesse tutto, con la felicità, quella vera, dentro di se.

- Harry - sussurrò Ginny, - È il giorno più bello di tutta la mia vita. -

- Anche il mio. -

Quell'atmosfera così tetra venne interrotta dalla caduta del foglio di benedizione, da un salto della coppia e da l'appassionato bacio che i due si diedero.

Lei era in preda alle lacrime, lui l'aveva presa per la vita.

Si baciarono dolcemente, con l'anima.

A interromperli fu una lontra argentata che balzò nella stanza; essa parlò con la voce Hermione.

- Stiamo arrivando a casa vostra. -

Svanì.

Seguentemente, arrivarono i Weasley nominati prima e Hermione.

- Papa' e mamma ci hanno informati - sbottò Ron con un leggero sorriso.

- Sono così contenta per voi - squittì Hermione, - siete bellissimi insieme! -

Infine, emise un gridolino.

- Ginevra Potter, divertente? - rise George, formulando un'altra delle squallide battute che aveva pronunciato in seguito alla morte del gemello.

Risolviamola cosìDove le storie prendono vita. Scoprilo ora