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Ginny si diresse con passo deciso verso il campo da Quidditch. Era sicura che Harry si trovasse lì. Harry amava il Quidditch, amava praticarlo e gli aveva sempre trasmesso una sicurezza assoluta.

E lo vide. Seduto in una delle tribune che guardava un punto fisso nel cielo. Forse qualche nuvola, forse qualcosʼaltro. Forse stava solo pensando.

Ginny gli si avvicinò. - Posso sedermi? - domandò. Harry le volse unʼocchiata sorpresa e fece cenno di sì con la testa.

- Che fai qui? - domandò.

- Sto solo riflettendo. Lʼho fatto molto, negli ultimi mesi. - confessò il ragazzo. La rossa sospirò.

- Credevo stessi studiando. Così dici sempre, che ti isoli per prepararti ai M.A.G.O.. -

- Ed è così, infatti. Io non mento. A volte mi porto qualche libro per studiare, altre volte cerco di rilassarmi pensando che è solo un esame, che ho vissuto di peggio, che sto vivendo di peggio. Ai M.A.G.O. la cosa più importante è mantenere la calma. E io ci riesco bene. -

- Wow. - sussurrò Ginny. - Non ci avevo mai pensato. Hermione è molto brava, sa tutto, ma ciò che le manca è... -

- Il saper stare calma. Ed è per questo che passerò i M.A.G.O. con un voto superiore al suo. - disse Harry, deciso. Ginny spalancò la bocca.

- Vuoi cercare di superare Hermione Granger? -

- Puoi dirlo forte. - affermò lui, accompagnando quella frase ad una risatina. Poi si fece di nuovo cupo.

Ginny si avvicinò ancora di più ad Harry tanto da afferrargli la mano. La accarezzò con delicatezza ed il ragazzo che è sopravvissuto allora le sorrise.

- Che cosa ci sta succedendo, Harry? - domandò lei, con gli occhi lucidi. Lui scrollò le spalle.

- Sei innamorata di un morto. - disse, con unʼaria piena di amarezza.

I loro sguardi si intrecciarono e fu allora che le loro labbra si incontrarono e si scambiarono un vero bacio, un bacio di quelli che non si davano da tempo.

Poi si staccarono. Una lacrima solcò la guancia di Ginny.

- Ho bisogno di rompere con te, Ginny. - mormorò Harry, allʼimprovviso. Lei alzò lo sguardo verso di lui. Sapeva che Harry voleva dirglielo da tanto. Sapeva che Harry lʼamava, sapeva anche che però, per lui, era impossibile vivere una relazione così.

- Questo era un ultimo bacio? -

Il ragazzo non disse niente. - No, questo era il nostro ultimo bacio. - mormorò, baciandola di nuovo. - Risolviamola così. -

Poi si alzò dagli spalti e si diresse verso il Castello, lasciando Ginny lì, tra le lacrime.

E lei riusciva a pensare solo ad una cosa. È colpa mia. Poi pensò alle ultime parole che Harry le aveva detto da fidanzato. Risolviamola così. Due parole che, pensò, non lʼavrebbero mai più lasciata in pace.

Era destino. La loro relazione doveva finire così. Non in modo cattivo, ma in modo triste.

Forse un giorno si sarebbero ritrovati, forse no. Ginny sperava con tutta sé stessa che succedesse. Sperava che un giorno avrebbe potuto baciare ancora il suo Harry.

Poi si ripeté tutto ciò che una persona si dice alla fine di una relazione: forse è meglio così. Voglio morire. Lo amo ancora. Vorrei poter tornare indietro. È tutta colpa mia.

Avrebbe solo voluto sapere se anche Harry lʼamasse ancora.

SPAZIO AUTRICE:
Tantissimi auguri di buon Natale a tutti voi! 🥳
Mi dispiace portarvi questa depressione proprio durante le feste, se vi può consolare sappiate che uscirà un altro capitolo anche questo sabato. 😃
Ancora tanti auguri, vi voglio bene! 🥺💓

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Risolviamola cosìDove le storie prendono vita. Scoprilo ora