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- Hermione Jean Granger! Che pensavi di fare, ragazzina? -

- Mamma! - esclamò Hermione, colta di sorpresa. Aveva la bocca spalancata dallo stupore. Ci volle qualche altro secondo perché si rendesse conto di cosa stava succedendo.

La signora Granger e la Preside erano piombate a Il Silente insieme. 

- Sciocca, pensavi che non ti avrei trovata? E tu, Capelli Rossi, giù le mani da mia figlia! - Ron, terrorizzato dalla suocera, mise le mani in alto.

- Lascialo stare! Lui non ha fatto niente, tu, al contrario, sei impossibile, mamma! - gridò Hermione, stringendo i pugni. La madre la prese per un braccio e la portò al piano di sotto, mentre la giovane strega, come un animale, si dimenava.

La McGonagall era rimasta in silenzio a seguire la scena. - Signor Weasley, lei deve tornare a Hogwarts con me. - mormorò, con il solito tono tranquillo e l’espressione mite. Il ragazzo non se la sentì di opporsi davanti a tanta gentilezza e annuì, seppur contro la sua volontà.

Ron scese le scale e proprio quando stava per varcare la soglia della porta d’uscita si fermò e scrutò Hermione. Lo stava guardando con gli occhi lucidi.

- Non è finita - riuscì a dire, prima che la professoressa lo spingesse fuori dal locale.

~~~

Qualche ora dopo l’accaduto, Hermione Granger si trovava su un treno diretto a Londra con sua madre.

- Mamma, mi puoi spiegare una cosa? - domandò la ragazza, chiudendo il libro che stava leggendo.

- Cosa, tesoro? -

- Ancora non capisco come sei riuscita a trovarmi. Certo, era ovvio che sarei fuggita da quelle parti, ma insomma... Come? -

La signora Granger sospirò. - Durante il tuo brevissimo soggiorno a Il Silente, hai conosciuto una certa signora Wilson, mi sbaglio? -

- No, non ti sbagli - confessò la figlia.

- È una donna che ho conosciuto anni fa, quando avevi dodici anni - spiegò la signora Granger - quando ti ha vista lì a Hogsmeade tutta sola, non ha esitato a telefonarmi. -

La giovane strega alzò gli occhi al cielo. - Dovevo immaginarmelo. -

Poi continuò: - In ogni caso, non potrai tenermi lontana dal Mondo Magico ancora per molto. L’8 gennaio c’è l’inchiesta. -

- Non credo sarà necessaria la tua presenza, cara. Sbatteranno ad Azkaban quei mascalzoni senza pensarci due volte. -

Hermione alzò un sopracciglio. - Lascia che ti ricordi che solo fino a pochi mesi fa il Ministero della Magia era un ammasso di corruzione e crudeltà. -

La signora Granger si morse il labbro inferiore. - Come mai cerchi di mettermi alle strette? -

Hermione la fulminò con lo sguardo. - Tu mi hai costretta ad abbandonare quella che ormai era diventata la mia casa. Mi hai costretta a lasciare tutti i miei amici, il mio ragazzo... Devo continuare? -

- Credi che mi piaccia? Credi che mi piaccia averti contro? Credi che mi piaccia vederti così triste, arrabbiata? - La donna era impassibile. Poi i suoi occhi si fecero lucidi. - Hai rischiato di morire, Hermione. Non puoi immaginare come mi sono sentita quando, arrivata ad Hogwarts, ti ho vista sdraiata in quel lettino d’ospedale, sanguinante... Tu non puoi capirlo, Hermione. - La signora Granger stava quasi urlando, mentre sua figlia la ascoltava, tremante. - Ora sei contenta? Sai tutto. Tutto quello che sto passando. -

Si alzò dal sedile e si precipitò in un altro scompartimento del treno. Hermione strinse i pugni, pensando che, in fondo, anche sua madre soffriva.

SPAZIO AUTRICE:
Salve, come state? Io benino, poi sto riguardando Riverdale quindi amo.
Tra poco ricomincia la scuola e io non sono psicologicamente pronta+sono a un punto morto con i compiti delle vacanze.
Il prossimo capitolo uscirà questa settimana.

Risolviamola cosìDove le storie prendono vita. Scoprilo ora