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Passò un giorno dal picnic in compagnia dei due Serpeverde.
In un giorno possono capitare tante cose, come una scoperta agghiacciante.

-Per Silente- commentò Harry, -povero Seamus!-

-Ma chi può essere stato?- chiese Ron.

-Non si sa- rispose Hermione, -Seamus ha solo detto il responsabile è di piccola statura, ha visto questo prima di essere stordito!-

Gli occhi del protagonista indugiarono su Micheal Smith, che fece una smorfia.

Il moro non fece neanche in tempo a confessare il suo sospetto agli amici che la preside gridò la parola silenzio, per parlare agli studenti.

-Grazie per l'attenzione- sorrise, -devo parlare con tutti voi, in particolare con i maghi di Grifondoro!-

Fece una breve pausa per prendere fiato e per assicurarsi che ogni persona nel Salone la stesse ascoltando.

-Durante la notte, uno studente è stato aggredito nel proprio dormitorio; il ragazzo, che è stato portato in infermeria da un compagno dopo esser stato colpito da ventitré schiantesimi in pieno petto, ora sta bene, ma non lo tranquillizza il fatto che ci sia qualcuno in giro per la scuola che aggredisce alunni- raccontò, -perciò, vi consiglio vivamente di prestare attenzione!-

La donna osservò per un attimo il tavolo dov'erano seduti tutti i membri della sua casa, poi aggiunse al discorso la seguente frase.

-A portare il ragazzo in infermeria è stato Micheal Smith; un applauso!-

Tutta la Sala Grande applaudì e si congratulò con l'ultimo; chi con più calma e chi con più entusiasmo.

Solo uno non mostrò alcun segno di gioia, di gratitudine o di eccitazione, ossia Harry Potter.

-Applaudi, Harry!- lo incoraggiò la fidanzata.

-Non ne sono in vena!-

-Dai!-

-Gin, te l'ho detto, non ne sono in vena!-

-Per favore- ripetè Ginny, prendendo la mano del ragazzo.

-D'accordo- s'arrese lui, -ma lo faccio solo perché me l'ha detto la ragazza più bella, gentile e straordinaria di tutto l'universo!-

Così, anche Il Ragazzo Che È Sopravvissuto applaudì.

Egli, però, mentre applaudiva, notò che era troppo strano che sapessero il numero esatto degli schiantesimi che Seamus aveva ricevuto in petto, troppo strano.

Voleva parlarne con Micheal Smith, solo loro due, da soli.

~

Harry stava camminando per il corridoio della scuola, quando sentì qualcuno che lo afferrava per il braccio.

-Preside!- esclamò.

-H-Harry, sta cercando di farti del male, l-lui- balbettò la donna.

-Professoressa- chiamò confuso Il Ragazzo Che È Sopravvissuto, -che succede?-

-Si a-avvicina, lui, n-ne sono certa- lo avvertì la McGonagall.

-Chi?-

-Le domande d-dopo, portaci al s-sicuro!- gli intimò.

Il Prescelto prese per mano l'anziana, che era sul punto di svenire, e corse verso l'ufficio di lei; recitò sottovoce la Parola d'Ordine, in modo da non essere sentito da lui, ed entrarono.

-Che sta accadendo all'interno di questo castello?- chiese frettolosamente Harry.

-Vuole i-impadronirsi del Ministero, di Hogwarts, u-ucciderla, signor Potter, ucciderla!- rispose lei, -Per la maggior p-parte della giornata io sono sotto l'influenza d-della maledizione I-Imperius, quando ne sono v-vittima posso far accadere cose t-terribili!-

-Chi è lui? Chi è, professoressa?-

L'ultima non poté rispondere, poiché svenì, e il protagonista, non poté che pensare la parola "dannazione".

~

-È come le ho detto, professore, la preside mi ha raccontato di questa persona che vuole impadronirsi della scuola, del Ministero e che vuole, ecco, uccidermi!-

-Immagino che non abbia detto il nome di questo individuo, altrimenti me l'avrebbe accennato!- osservò il professor Vitious.

-Certo- affermò Il Ragazzo Che È Sopravvissuto, -comunque, dovete assolutamente catturarlo, interrogare ogni persona che abita questo castello, e, chiunque sia, spedirla a Azkaban!-

-Ma certo- concordò il professore, -ora, signor Potter, se non le spiace, devo andare in Infermeria; Madama Chips deve controllare come sta la preside, e vorrei essere presente!-

Il folletto strinse la mano dell'allievo e si voltò, camminando verso l'Infermeria; in quello stesso istante, Harry sentì che qualcuno l'aveva preso per mano.

-Ehy- mormorò Ginny Weasley con un gran sorriso.

I volti dei due ragazzi si avvicinarono, e, così, la coppia decise di dar vita ha un bacio lungo e passionale; Il Ragazzo Che È Sopravvissuto accarezzò la guancia rosea della sua ragazza.

Venne il momento in cui si staccarono per respirare, e Harry ne approfittò per parlare.

-Stai bene?-

La rossa chiuse gli occhi per un attimo e deglutì.

-No- rispose tremando, -ho paura, e ho un brutto presentimento!-

In poco tempo gli occhi della ragazza divennero lucidi, e il suo fidanzato, per rassicurarla, le prese la mano e la baciò delicatamente.

-Ti proteggerò- le promise, -costi quel che costi!-

-Non ho paura per me- precisò lei, col fiato mozzo, -ho paura per te, tu hai detto che lui, chiunque sia, vuole...-

Una lacrima percorse il volto di Ginny; l'ultima, così, abbracciò forte il suo ragazzo, che la strinse a sè come se qualcuno stesse cercando di portargliela via.

Risolviamola cosìDove le storie prendono vita. Scoprilo ora