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Hermione varcò la soglia dell’Infermeria, per poi guardarsi intorno incerta sul cosa fare.

Un misto di stupore e paura si impadronì di lei. Si accorse con orrore che il lettino di Harry era vuoto.

La ragazza vide una figura dietro una tenda, senza pensarci due volte sfoderò la bacchetta e Micheal Smith cadde in terra, pietrificato.

“È stato fin troppo facile!” si disse, soddisfatta.

Si avvicinò al ragazzo, che la scrutava; non sembrava preoccupato.
Hermione non ebbe tempo di fare nient’altro che un uomo incappucciato la afferrò da dietro. La ragazza iniziò a contorcersi, lottava per liberarsi, invano. Le venne poi in mente l’idea di lanciare uno schiantesimo. Lo sconosciuto fu più veloce e lanciò un incantesimo che fece addormentare la ragazza, che chiuse gli occhi mentre mormorava qualcosa.

Ron...

~~~

Ron si avvicinò alla sorella e le sussurrò all’orecchio.

- Sono in ansia per Hermione. -

- È in gamba, lei è più forte della tua ansia, qualsiasi cosa debba affrontare la affronterà, nonostante tutto. -

- Vorrei tanto poter credere che andrà tutto bene, ma no, ho un presentimento non buono - confessò il ragazzo.

- E che hai intenzione di fare? -

- Andare nell’Infermeria, ora! -

Ginny prese il fratello per il braccio.

- No, non vai da nessuna parte. Resti qui per tutta la serata, Hermione se la caverà da sola - grugnì la ragazza, guardando Ron aggressivamente.

- Ginny... - mormorò il rosso, - non sei in te, quindi fammi il piacere di mollarmi. -

- Ah, non dire sciocchezze. -

- Ginny Weasley, almeno quella che conosco io, sarebbe già andata a cercare la sua migliore amica Hermione. - le fece notare Ron, che si scansò la sorella di dosso per avviarsi verso l’Infermeria.

~~~

Hermione aprì gli occhi. Si guardò intorno e, ancora scombussolata, fece uno sbadiglio. Era legata a una sedia.

- Dove sono? - si chiese ad alta voce.

- Nella Stanza delle Necessità, dolcezza - le rispose una voce.

- Sei disgustoso, Micheal Smith - disse lei.

- Oh, Granger, io sono il suo fratello gemello, Zack, l’uomo incappucciato che prima ti ha immobilizzata - la corresse il ragazzo, che venne alla luce. - So tutto di te. Bella, fidanzata, la prima della classe, la prima in tutto. Ma in fondo, sei marcia dentro. -

Hermione non fece molto caso all’insulto, si limitò ad alzare gli occhi al cielo.

- Ah, voi donne! - sospirò Zack. - Siete una peggio dell’altra! Mia madre, però, lei era diversa, lei era una testa calda... -

- Perché parli al passato? È morta? -

Zack guardò per terra, per poi fare un sorriso pieno di cattiveria. Poi prese fiato e sospirò nuovamente.

- Granger, di che t’impicci? -

- Io non mi impiccio, sei tu che hai tirato fuori l’argomento. -

- Ah, non so chi sia peggio tra te e quell’Harry Potter - mormorò il ragazzo. Hermione spalancò la bocca.

- Dimmi dov’è Harry, lurido verme - ordinò la ragazza, ripugnata. Zack alzò lo sguardo e si avvicinò all’ostaggio.

- Sporca sanguemarcio, se osi ancora una volta alzare la voce con me, giuro su Dio che non esiterò a tagliarti la gola con questo gioiellino - la minacciò, tirando fuori un coltellino dalla tasca. Hermione rabbrividì, col sangue che le si gelava nelle vene.

~~~

Ron si guardò intorno. L’Infermeria era vuota. Dove potevano trovarsi il suo migliore amico e la sua fidanzata?
Era ansioso. Poi gli venne in mente un’idea.

- La Mappa del Malandrino! -

Corse nei dormitori e prese la Mappa.
Non era segnato ne’ il nome di Harry ne’ quello di Hermione.

“Ok, concentrati” si disse il rosso. “L’unico posto a Hogwarts dove la persone non appaiono sulla Mappa del Malandrino è...

- La Stanza delle Necessità! - esclamò.

Senza avere un piano, senza pensarci due volte, si precipitò lì. L’incubo era appena iniziato.

SPAZIO AUTRICE:
Ciao! Scusate se il capitolo è un po’ corto, in questi giorni sono abbastanza impegnata ma cerco sempre di pubblicare con frequenza.
Probabilmente la 28esima parte uscirà lunedì! ❤❤

Risolviamola cosìDove le storie prendono vita. Scoprilo ora