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Ginny aprì gli occhi.

Si guardò intorno e realizzò di essere in un lettino di ospedale.

- Ginny! - La signora Weasley corse verso sua figlia dallʼaltra parte della stanza. - Tesoro, come stai? -

- Mamma... Cosa diavolo... È successo...? - domandò Ginny, mettendosi seduta. Sua madre le prese la mano.

- Sei svenuta, cara. Nella Sala del Wizengamot, proprio alla fine del processo. Dicono siano state le troppe emozioni... Insomma, testimoniare a un inchiesta, rivedere di persona quei mascalzoni... Poi con tutto quello che è successo ultimamente... - Molly deglutì. - Ci siamo spaventati così tanto! Harry ha avuto un attacco di panico... -

- Cosa?! - Ginny spalancò la bocca. - Ora come... -

- Ora sta bene, tranquilla. È qui fuori, stava aspettando che ti svegliassi. -

- Oh... digli pure di entrare. - mormorò Ginny. La signora Weasley annuì.

Harry entrò nella stanza dʼospedale poco dopo.

- Ginny... - Corse verso di lei e la strinse in un abbraccio. - Ci hai fatto prendere un bello spavento... -

- So che hai avuto un attacco di panico. -

- Sì... - confessò il ragazzo. - Devʼessere lo stress... -

I due giovani si guardarono un istante negli occhi quando Harry posò le sue labbra su quelle di Ginny.

A un tratto il ragazzo che è sopravvissuto si incupì.

- Harry, tutto bene? -

- Per niente, Gin... - Harry si morse il labbro inferiore. - I Carrow sono stati sbattuti ad Azkaban... -

- Questo è un bene, no? - Ginny accarezzò il viso del suo fidanzato. - Dimmi cosa ti preoccupa. -

- Nathan ha... Messo in giro delle voci. - Harry aggrottò le sopracciglia. - Ha raccontato che tu... Che tu mi hai tradito. Ora il Mondo Magico lo sa, Ginny. Sa quello che cʼè stato tra te e quel lurido... -

Ginny non fece in tempo a finire di ascoltare la frase. Sentì la testa farsi pesante e svenì di nuovo in quel lettino di ospedale...

~~~

Hermione posò il libro che stava leggendo e sbuffò.

- Che situazione assurda... - mormorò. Ron annuì.

- Ci troviamo in una sala dʼattesa del San Mungo visto che mia sorella è svenuta dopo un processo. Sì, è abbastanza assurdo - concordò, aprendo un sacchetto di patatine.

- Ho così paura, Ron... -

- Paura? -

- Sì, paura per Ginny. Probabilmente la sua ricaduta è dovuta al fatto che ha saputo che in giro si stanno spargendo quelle voci orribili su di lei... -

Ron si morse il labbro inferiore. - Non sono... Solo voci. È la verità. -

Hermione spalancò la bocca. - Oddio, come...? Ginny ha...? -

- Sì, ma non è andata come pensi tu - grugnì il rosso. La ragazza sospirò.

- Credo di capire. -

Ron si avvicinò a Hermione e la strinse in un abbraccio.

- Grazie. - mormorò. Lei gli lanciò unʼocchiata.

- Di cosa? -

- Di esserci. -

La ragazza accennò un sorriso e proprio in quellʼistante il signor Weasley varcò la soglia della porta della sala dʼattesa.

- Papà! - esclamò Ron, precipitandosi ad abbracciare suo padre.

- Ciao, figliolo. -

- Novità? -

- Nessuna. - disse cupo Arthur. - Il Ministero non muove un dito per aiutare Ginny. -

- Che brutta situazione - mormorò Ron. Il signor Weasley annuì.

- Farei di tutto per far uscire Ginny da questo casino... - sospirò Arthur. Poi abbassò lo sguardo.

Nessuno aveva idea di cosa sarebbe accaduto il giorno seguente in quellʼatmosfera piena di tensione...

SPAZIO AUTRICE:
Ehy! Questo capitolo è straordinariamente corto, ne sono cosciente, ma mi farò perdonare con il prossimo. 🤞🏻
Scusate la mia assenza, è ricominciata la scuola anche per me e sono straimpegnata + non ho molta ispirazione ultimamente.
Grazie tante per la comprensione 💗

Risolviamola cosìDove le storie prendono vita. Scoprilo ora