39

995 41 9
                                    

Quella ventosa mattina del 2 gennaio, alle 11:57, Hermione fissava il soffitto, annoiata.

Le arrivò un messaggio. Afferrò il telefono, era Ron.

Ciao.

La ragazza digitò: Ciao.

Arrivò una risposta in pochi minuti.

Come stai?

Abbastanza bene.

Mi fa piacere. Sai per quanto
tua madre ha intenzione di
tenerti prigioniera?

Non ne ho idea. Per sempre,
forse?

Non essere pessimista. Tra
pochi giorni c’è l’inchiesta.

Lo so... Ma ora ho bisogno
di chiederti una cosa.

Dimmi.

Puoi farmi un favore?

Hermione sorrise mentre, eccitata, digitava sulla tastiera del telefono.

~~~

Ron incrociò la McGonagall nei corridoi del Castello. Il ragazzo finse di caderle, sbadatamente, addosso.

- Oh! Scusi, davvero... Non era mia intenzione - recitò Ron. La donna lo squadrò, impassibile. - Professoressa, volevo chiederle una cosa. È importante. -

La Preside alzò gli occhi al cielo, visibilmente seccata. - Di cosa vuole parlarmi, signor Weasley? -

- Beh, come sa, la signora Granger ha deciso di tenere lontana la figlia dal Mondo Magico... - incominciò il rosso. La McGonagall sospirò. - Abbiamo tentato di farla ragionare, ma non c’è stato verso. Così abbiamo pensato che se forse lei, professoressa, parlasse con la madre di Hermione, potrebbe farle cambiare idea poiché lei è... Un’adulta e una persona per cui la signora Granger prova rispetto. -

La donna incrociò le braccia.

- La prego. -

La professoressa annuì, incerta. - Ci posso provare. Contatterò la signora Granger in giornata. - Ron, sorridente, si congedò.

Corse nei dormitori e scrisse ad Hermione.

Ok, ho convinto la McGonagall.

Perfetto. Ti faccio sapere appena
mia madre riceve un messaggio o
una telefonata.

Va bene. Ti amo.

Ti amo anch’io.

~~~

- Hermione, la cena è pronta! -

La ragazza scese in sala da pranzo e prese posto a tavola. I suoi genitori si scambiavano occhiate preoccupate. La giovane strega li guardò confusa.

- Cosa succede? -

- Oh, ehm... Noi... - balbettò il signor Granger. Sua moglie lo zittì.

- La professoressa McGonagall mi ha chiamata, ho riflettuto parecchio e... - sembrava parlare a scatti. - Ho capito che ormai sei una donna e sei in grado di prendere decisioni da sola. -

Hermione spalancò la bocca. La invase un misto di felicità e incredulità.

- Cosa intendi, mamma? -

- Che, se è quello che desideri, puoi tornare ad Hogwarts... - la signora Granger aveva un’aria riluttante. - Però, tesoro, ogni tanto vieni a trovarmi. - Fece un sorriso, sforzandosi di essere contenta per sua figlia.

Hermione si alzò e corse ad abbracciare sua madre. La strinse forte, quasi non volesse lasciarla andare. Nonostante tutti i litigi e tutte le incomprensioni, era pur sempre la donna che l’aveva messa al mondo. E si sarebbero volute bene per sempre, in un modo o nell’altro.

- Sono felicissima! - esclamò la ragazza. - Devo dirlo a Ron! Subito! - La signora Granger interruppe sua figlia.

- Quel Ron... Cara, lo vorrei conoscere. Perché un giorno di questi non lo inviti a casa? Così potremo fare una chiacchierata. -

La giovane strega annuì. - Perché no, dopotutto? -

La famiglia Granger, in seguito a quella chiacchierata, si sedette a tavola a mangiare mentre Hermione era perseguitata dal pensiero che Ron potesse non piacere ai suoi genitori.

SPAZIO AUTRICE:
Ehy! Come va?
Nel prossimo capitolo - che uscirà forse questa settimana -, Ron farà la conoscenza dei signori Granger. (Dal momento che per ora li conosce solo di vista).
Grazie per la cortese attenzione,
Bye❤

Risolviamola cosìDove le storie prendono vita. Scoprilo ora