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Era la vigilia di Natale. Hermione, ancora sfinita, si svegliò e guardò fuori dalla finestra. Durante la notte aveva nevicato.

Si alzò dal letto a baldacchino e corse in bagno a pettinarsi i capelli e lavarsi la faccia. Indossò l’uniforme e scese a fare colazione nella Sala Grande.

Erano rimasti pochi studenti, la maggior parte erano tornati a casa per le vacanze natalizie. Oltre a lei, Harry, Ron e Ginny c’erano Luna, Astoria, Draco, un paio di studenti di Tassorosso, un altra manciata di Corvonero e Serpeverde e Smith.

Hermione prese posto accanto al fidanzato per poi accorgersi di uno strano particolare.

- Scusate, ma Harry dov’è? - chiese dando un morso a un pezzo di pane.

- Non hai saputo? - Hermione scosse il capo, confusa. - Stamattina presto, sbadato com’è, è caduto dalle scale e si è rotto un braccio. -

La ragazza aggrottò le sopracciglia, sospettosa.

- Non è un po’ strano? - notò. - Non è possibile che qualcuno l’abbia spinto, per esempio? -

- È stata presa in considerazione questa ipotesi, - spiegò Ron - ma Harry stesso ha smentito tutto. Ah, voleva che lo andassi a trovare. -

- Sì, ci vado subito - decise Hermione, alzandosi dalla tavolata.

Corse in Infermeria e vide l’amico su un lettino, probabilmente dormiva. Si avvicinò e gli sussurrò il suo nome all’orecchio in modo che si svegliasse.

- Oh, ciao, sei venuta - la salutò Harry, stiracchiandosi.

- Scusa, si può sapere come cavolo sei caduto dalle scale? È un po’ strana questa storia, non me la bevo, Harry James Potter -.

Quest’ultimo sorrise. - Lo sapevo che avresti capito che non è andata così realmente -.

- E allora cos’è successo? -

- Allora, sono caduto dalle scale, questo sì, ma l’ho fatto apposta - spiegò il ragazzo - questo perché voglio essere sicuro che domani Smith venga qui, lo voglio attirare -.

Lei non sembrava stupita.

- Ho progettato questa cosa il giorno che Ron è stato rapito - continuò Harry.

- Ma glielo devo dire, a Ron e Ginny! - esclamò Hermione.

- No, ti prego - mormorò il ragazzo, - starebbero in pensiero per me, in particolare Ginny. Non dire niente, per favore. -

La ragazza si morse il labbro inferiore, poi annuì e promise all’amico la massima discrezione.

- E se Smith ti facesse del male, sapendo che sei invalido? -

- Dovrete rimanere qui nascosti in Infermeria tutto domani proprio per evitare che succeda questo, ma in primis perché, come avevamo progettato, dobbiamo incastrare Smith - rispose Harry.

- Ok, ora devo andare, - disse Hermione - ma ti torno a trovare più tardi. -

La ragazza decise di andare a fare una passeggiata in cortile, quando vide che Ron le stava andando incontro.

- Amore, ti ho trovata - disse lui - la McGonagall ha un annuncio da fare, vieni nella Sala Grande! -

I due si precipitarono dal resto dei compagni e la Preside. Questa prese fiato e cominciò a parlare.

- Cari studenti,
Quest’anno pochi di voi sono rimasti qui a Hogwarts a festeggiare il Natale, ma ho comunque deciso di organizzare qualcosa di speciale.
Domani sera, dalle 7 fino a mezzanotte, qui nella Sala Grande si terrà un banchetto e in seguito un ballo.
Sono addolorata poiché il signor Potter non potrà essere qui con noi dal momento che è costretto a letto dopo essere caduto dalle scale ed essersi rotto un braccio.
Grazie per l’attenzione. -

Ginny guardò per terra con un’aria assente, Hermione si avvicinò all’amica per confortarla.

- Mi dispiace che Harry non possa venire, lo andremo a trovare - la consolò. La rossa annuì.

- Tanto domani lo passeremo nell’Infermeria a cercare di cogliere Smith in flagrante - sussurrò.

Hermione si morse la lingua come se stesse per dire ciò che le aveva confidato Harry. “Stai zitta una buona volta”, si disse.

~~~

Erano le 7:56.

- Non scendi a cena, amore? -

- No, non vorrei ingrassare troppo visto che domani mi affogherò coi dolci -.

- Rimarresti bella lo stesso, anche con 37 chili in più - mormorò Ron.

Hermione arrossì violentemente, corse dal fidanzato e per ringraziarlo lo baciò. In seguito corse in Infermeria.

- Ciao, Harry, sto saltando la cena solo per te, ho usato la scusa dell’ingrasso - spiegò la ragazza all’amico.

- Andiamo, hai un metabolismo veloce, poi non c’è niente di male nell’essere un po’ in carne - notò il ragazzo.

- Comunque, - cambiò discorso Hermione - domani dalle 7 fino a mezzanotte si terrà un ballo nella Sala Grande, quindi probabilmente... -

- Smith e il Misterioso Mittente si incontreranno mentre tutti saranno distratti a festeggiare - terminò la frase Harry.

- Esatto. Io farò un paio di balli e poi verrò qui in Infermeria, Ron e Ginny controlleranno il perimetro per il resto della giornata. -

I due migliori amici si misero d’accordo e poi lei tornò nella Sala Comune, pensando a cosa sarebbe potuto accadere il giorno dopo.

Non si sarebbe mai immaginata cosa sarebbe successo davvero.

Risolviamola cosìDove le storie prendono vita. Scoprilo ora