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I tre ragazzi, durante i giorni che seguivano, erano rimasti sempre insieme.

Il 10 settembre arrivò come una tempesta nel bel mezzo di una giornata di Sole.

Il Golden Trio attendeva paziente il treno alla King's Cross Station, parlando allegramente.

Erano al Binario 9 3|4, quando un macchinario rosso avanzò verso loro.

Salirono sull'Hogwarts Express: fu un trauma vedere che era tutto vuoto, naturalmente.

Scelsero uno scompartimento e si sedettero.

- L'hai detto a Ginny? - domandò Hermione.

- Voglio che sia una sorpresa. Voglio che quando mi vedrà varcare la soglia della Sala Grande mi sorrida e sia stupita! - esclamò Harry.

- Io voglio sentirmi a casa varcando quella soglia, capite? - intervenne Ron.

- Di certo ora ci considerano molto importanti se ci fanno giungere a Hogwarts in un giorno qualsiasi. Mi sento in colpa, tutto perché abbiamo distrutto degli inutili Horcrux! -

- Inutili, Hermione? Non essere stupida, siamo riusciti a molto, sei modesta! - si congratulò il fidanzato.

Il proseguimento del viaggio fu tranquillo e sereno.

Fin quando i tre non scorsero dal finestrino un castello maestoso e enorme.

Lì si agitarono, pensando che la loro idea era folle: tornarono a tutti e tre in mente ricordi, quando avevano costituito l'Esercito di Silente, quando avevano incontrato Sirius per la prima volta, persino quando avevano protetto la Pietra Filosofale!
Gli anni passavano e le avventure che avevano vissuto insieme facevano battere forte i cuori di Harry, Ron e Hermione.

- Quest'avventura che stiamo vivendo ora non potrà mai battere quelle che abbiamo già affrontato! - pensarono.

Scesero dal treno euforici.

Corsero verso il grande edificio.

Videro la McGonagall raggiungerli con un gran sorriso.

- Harry, Ron, Hermione! Che enorme piacere riavervi qui a scuola! -

Era molta disinvolta e guardava i tre con aria sognante.

- Salve, professoressa. Siamo lieti di essere tornati, davvero. -

- Entrate, ragazzi miei! Gli studenti vi accoglieranno meravigliosamente. -

Così entrarono dentro la scuola.
Ricostruita e riverniciata, era fantastica.

Varcarono la soglia della Sala Grande: tutti si girarono verso di loro borbottando, coprendosi la bocca con le mani e indicandoli.

La preside trasfigurò i loro indumenti nelle uniformi di Hogwarts, di seguito, i tre si sedettero al tavolo di Grifondoro.

Harry vide Ginny in lontananza con gli occhi lucidi, che lo guardava con un gran sorriso.

Di scatto, entrambi s'alzarono e corsero l'uno verso l'altra.

Entrambi sorridevano come non avevano mai fatto, contenti di rivedersi.

I loro corpi si scontrarono, così come le loro labbra: si diedero un bacio lungo, dolce e sincero.

- Ginny, non mi piace il tuo rossetto alla fragola. -

- Harry! - la rossa rise a crepapelle e si gettò tra le braccia del suo ragazzo, che le diede un bacio a stampo.

- Perché sei qui? E gli altri? -

- Sono seduti là, piccola Weasley! -

Harry indicò un punto della tavola dove c'era la coppia, che parlava.

Risolviamola cosìDove le storie prendono vita. Scoprilo ora