E poi arriva lui...Cameron Dallas 3 -Un nuovo inizio-

2 il passato sta tornando

Londra è una bellissima città, dalle mille luci di notte alle mille cravatte di giorno.
Londra è stata il mio rifugio.
Londra è il posto dove ho riiniziato a vivere come una persona normale.
Dove ho trovato l'amore, che credevo di aver perso.
Dove ho trovato l'amicizia, che temevo di non poter rimpiazzare, che temevo di non riuscire più a sentirmi libera di fare qualunque cosa con le mie amiche.
Dove ho trovato un mondo, il mio.
Londra è semplicemente una città, uguale a tutte le altre, apparentemente, ma ogni città nasconde un lato oscuro, e io so che Londra lo possiede...
"A cosa pensi?" Mi domanda guardandomi leggermente storto Logan.
"Nulla amore" Dico avvicinandomi dandogli un bel bacio.
Ho bisogno di lui più che mai.
"Hai voglia?" Mi domanda approfondendo il bacio.
Annuisco, eccome se ho voglia.
" Allora preparati" Dice con un sorrisino sghembo, mi fa scoppiare a ridere e mi lancia sul letto, riprendo dove ha lasciato il bacio.
Gli tolgo la maglietta e accarezzo i suoi addominali e lui sorride.
"Ti piace quello che tocchi piccola?" Mi domanda.
Arrossisco e lo bacio d'istinto.
"Sei bellissima quando sei in imbarazzo" Sussurra sulle mie labbra.
Mi sfila il maglione che avevo addosso, e in modo molto pratico mi toglie il reggiseno.
Poi...poi succede l'improbabile.
"Che palle sempre questo telefono."
Si alza e va a rispondere.
È il mio telefono...oddio e se è mia mamma?
"Pronto?" Domanda.
"Ah sì, ciao, Cameron giusto?" Domanda e io sbianco.
"Si, ci hai interrotti, sai stavamo facendo del sano sesso e tu ci hai interrotti" Dice con tono divertito.
Io arrossisco, di nuovo.
"Chi sono? Piacere Logan, Logan Whitmore, e si sono il suo fidanzato" Dice con voce piena di ego.
"Ah sì? Vuoi parlare con lei? Bhe avevi tre anni per parlare e hai deciso proprio ora? Mi spiace bello ma il treno è occupato.
Una volta che lo perdi devi solo pregare che ne arrivi un altro" Dice per poi attaccare giù.
"Hai ancora voglia?" Mi domanda.
Ma senza aspettare una risposta si fionda su di me.
"Io sì, più di prima." Dice per poi chiudere la porta con un piede.
Poi finalmente tutto va secondo i piani...
******
"Ehi voi due vi date da fare eh? Cazzo Valentina urlava da morire mi avete svegliata" Urla Lydia.
Okay possiamo dire di aver fatto davvero del sano sesso.
E stato...come dire? Rigenerante?
Ho di nuovo il buon umore.
E Logan sembra stare molto meglio, dopo averlo fatto, mi ha fatto le solite domande: Se lo amo, se vuole davvero avere un futuro con me ecc ecc.
Io lo amo ed è questo che conta per me adesso.
Logan è un ragazzo molto  istintivo, coraggioso, geloso, testa di cazzo, affettuoso, dormiglione, ama la palestra...ma è insicuro.
Da piccolo sua mamma è morta per una malattia molto grave, non mi ha mai voluto dire quale fosse, fino al momento che ho scoperto tramite suo nonno che fosse il cancro al cervello.
Suo padre dopo che Logan compi diciotto anni si suicidò per la disperazione della moglie perduta, assortita per molti anni, e tutto ha un filo logico.
Il padre ha aspettato che compisse i diciotto anni perché potesse badare a se stesso, e ora lui ha solo i suoi nonni, che anche loro non vivranno a lungo.
Logan ha sempre dovuto cavarsela da solo, sempre, e quando si faceva male lui doveva stringere i denti e andare avanti.
Quando vedeva suo padre bere doveva prendere anche qualche sberla, riaggiustare qualche sedia e metterlo a letto, e durante la notte doveva alzarsi e stare vicino a suo padre quando vomitava e urlava che gli mancava Meredith, sua moglie defunta.
Logan ha sofferto come non mai, penso sia la persona più forte.
Lui è sempre stata l'ancora e anche se non è sempre stata bella lucente, forse un po' arrugginita, lui ha sempre tenuto forza e ha trainato la sua "famiglia" in modo che non rimanesse solo in una casa famiglia.
Suo padre lo sapeva, infatti ha aspettato i suoi diciotto, Logan non ha pianto alla sua morte anzi penso di avergli sentito dire un 'grazie' quando era vicino alla bara.
Forse ha capito le sue intenzioni, forse ha capito che non era solo come è sempre stato, forse ha capito che c'è gente disposta a dare il tutto e per tutto per lui, perché è un ragazzo speciale, e va trattato da tale.
"Scusa ma avevamo bisogno di amarci" Dice.
Lui la dice sempre questa frase.
'Scusa ma avevamo bisogno di amarci' io non ho mai capito il senso...eppure quando la dice mi si riscalda il cuore, non so perché ma è come se fosse un bene...come se mi sentissi amata per davvero.
"Ti amo" Dico accoccolandomi a lui e mi stampa un bacio tra i capelli sparpagliati sul cuscino bianco.
"Mi manca" Dice.
So a chi si riferisce solo dallo sguardo nel vuoto che ha assunto.
Annuisco e lo abbraccio.
So che non è facile, soprattutto costatando che dopo la morte dei suoi genitori, Logan ha vissuto fino ai ventidue anni dai suoi nonni e sapere che anche loro stanno per mollare il colpo, per lui non è facile.
"Logan io ti sono vicina" Dico guardandolo.
Abbassa lo sguardo e mi bacia sorridendo.
"Lo so, ed è per questo che ti amo" Dice e intanto il mio cuore fa mille salti di gioia.
****
"Amore okay, ci sono i saldi ma non puoi prendere tutto il negozio" Dice mettendosi le mani nei capelli Scott.
Eh già, Allyson insieme a Lydia ci hanno costretto ad andare al centro commerciale.
Una palla totale, se non per il fatto che io e Logan parliamo del più e del meno con una tazza di cioccolata fra le dita.
"Quindi che intenzioni hai con Cameron e la banda dei cretini?" Mi domanda per poi bere un sorso della cioccolata.
Sorrido perché è tutti sporco, mi avvicino e lo bacio passando la lingua sul suo labbro e lo sento ridere.
"Piccola vacci piano o Gimmy si sveglia" Dice con un ghigno.
Mi stacco da lui ridendo e rispondo alla sua domanda.
"Non lo so, non so nulla...se prima aveva la certezza che tutto stesse andando bene, ora il mio palazzo di certezze sta crollando, ancora" Dico sospirando.
"Per quanto ancora devo ricostruire i miei principi, la mia dignità, il mio rispetto e le mie certezze? Per quanto ancora? Perché io non ce la faccio più" Dico chiudendo gli occhi.
Logan non fa nulla non lo sento vicino ne nulla.
Strano di solito è sempre vicino a consolarmi...
Apro un occhio e poi l'altro e lo vedo con gli occhi abbassati.
"Amore, quando eravamo al telefono io e Cameron...non ti ho detto una cosa" Dice.
Sospiro.
"Cosa?" Domando prendendo la mia cioccolata in mano per berla.
"Lui vuole chiarire con te a tutti i costi, ha detto che l'America ti vuole con lei insieme a tutti loro, e che per tre anni puoi dimenticarti di noi" Dice Sospirando.
"Logan, di qualcosa ne sono sicura" Dico sorridendo e prendendogli la mano.
Mi guarda con quei suoi occhioni blu che amo.
" Cameron ha sempre cercato di ottenere quello che vuole...questo si, ma una cosa che so anche, e che lui sfrutta la paura, la paura che qualcosa che oggi è al tuo fianco, domani non c'è più" Dico sorridendo.
"Lui ha perso, perché ha giocato le sue carte migliori contro di me e io lo sono venuta a sapere" Dico amaramente.
"Io amavo quel Cameron.
Quel ragazzo che non mi dava mai pace.
Quel ragazzo che ne faceva di tutti i colori.
Quel ragazzo che non ci si poteva fidare.
Quel ragazzo dal sorriso ammaliante.
Quel ragazzo davvero troppo arrogante.
Quel ragazzo che ti metteva timore quando ti fissava.
Quel ragazzo che sapeva anche essere dolce.
Quel ragazzo che però si è preso gioco Delle mie debolezze, si è preso gioco di se stesso.
Lui era una mia debolezza, eppure lui ha giocato su questo.
Cameron è sempre stato furbo ha sempre studiato l'avversario.
Ha sempre cercato di capirmi e di entrano in testa, e devo dire che ci era anche riuscito.
Ma una cosa che Cameron non sapeva era che lui non era solo la mia debolezza" Dico con un sorriso sghembo.
"Quindi?" Mi domanda interessato.
"Ero una sua debolezza...
Gli ero entrata nel cuore e lo avevo cambiato.
Ma forse non troppo, un Cameron non era una certezza, era il classico ragazzaccio di Los Angeles, quello che si legge nei libri.
Il puttaniere che va con la brava ragazza, si ma le brave ragazze hanno un lato oscuro come tutti" Dico facendo l'occhiolino.
Bevo la mia cioccolata.
"Quindi devo preoccuparmi?" Domanda sorridendomi.
"Perché?" Rido.
"Perché sei una mia debolezza" Sorride.
Ah quanto lo amo.
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