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Canzoni per il capitolo:
One last time/ Ariana Grande
17/ Troye Sivan
Life of the party/ Shawn Mendes.

Dovrei? Dovrei perdonarlo?
Se n'è andato, mi ha lasciata sola quando avevo bisogno di lui, ha lasciato sola la mamma, anche se non stavano più insieme, si amavano ancora.
Lui é un codardo, mio padre non é un uomo con la U maiuscola.
Sbuffo, perché tutto deve essere così brutto, così pesante, così uguale e monotono.
Perché non si chiariscono le cose una volta per tutte?
Sono passati anni da quando successe quella cosa, forse é ora di lasciare andare il passato, forse il destino mi ha messa davanti ad un bivio: cercare Delle risposte nel passato oppure cercare nuove domande e forse anche risposte nel futuro?
Sono stanca di questa situazione, ho capito che ci sarà sempre qualcuno che farà in modo di farci allontanare e riavvicinare quando esso vuole.
Prendo le prime cose che mi capitano sotto mano, esco e mi dirigo ad un distributore automatico di alcolici, prendo vino, birra, vodka e chi ne ha metta.
Voglio stare da sola per una volta, voglio per una volta pensare a me e non a quello che mi circonda.
Tanto per come sta ora la situazione, mi sa tanto che faccio anche prima a sparire del tutto che nessuno se ne accorgerebbe.
A volte mi piace essere inviale, non devi rendere conto a nessuno, non devi fare nulla per gli altri ma per te stessa, non devi dimostrare nulla a nessuno non devi fare qualcosa per gli altri, lo fai per te, perché solo tu sei presente per te stessa, sei l'unica cosa che ti rimane e solo e unicamente tu potrai uscire dal buio.
Mi ricordo che da bambina mi divertivo a nascondermi sotto il letto o nell'armadio per ore e mi mettevo li, da sola a leggere i libri per bambini, mi isolavo dal mondo e solo quando notavo che mio padre mi cercava allora uscivo allo scoperto.
Non mi sono mai interessata a nulla dei miei genitori, li vedevo felici e di conseguenza lo ero anche io.
Una possibilità da dare a mio padre non nuoce, siamo esseri umani e come tali sbagliamo anche noi senza a volta accorgersene.
Forse per un primo momento non tornerà tutto come prima ma già sistemare un tassello della mia vita é meglio di niente.
Apro la prima bottiglia avvolta da un sacchetto di carta marrone, si come quello che si vede nei film, bevo a piccoli sorsi e sento già la mia pelle bruciare e la gola andare in fiamme per il calore.
Forse é il momento di andare avanti, definitivamente però, basta parlare, basta discutere, io ho voglia di vivere il resto della mia vita come voglio senza essere costantemente ancorata al passato.
Il passato appunto é passato, nessuno lo può cambiare, possiamo solo sperare che il presente non sia come esso, lo spero proprio.
Mi arriva un messaggio, é sempre l'anonimo il battito accelerato mi provoca una leggera sudorazione anche se siamo a novembre, leggo il messaggio:
Vieni a st.juste*, da sola, dobbiamo parlare.
X

Bhe perché non accettare? Perché tirarsi indietro proprio ora che magari potrei farla finita?
Mi scopo la seconda bottiglia in qualche decina di sorsi e via, chi c'è c'è!
Barcollando un po' mi avvio alla piazza, sperando di arrivare tutta intera.
Inizio a ridere a caso, la gente che mi vede mi fissa e alcuni bambini mi indicano stringendosi di più al braccio dei propri genitori.
Scuoto la testa e mentre canticchio un po' e bevo un po' arrivo alla piazza.
Non c'è nessuno apparte una sagoma nera.
"Ti immaginavo diverso" Dico sorridendo sotto i baffi.
Non sto facendo vedere la mia paura.
"Puzzi di alcol, che ribelle che sei diventata" Dice come se mi conoscesse da una vita.
"E tu cosa ne sai di me?" Alzo il dito toccandogli la giacca nera, subito ritraggo la mano spaventata.
"Hai paura di me?" Domanda avvicinandosi e intravedo i suoi occhi azzurri che mi sembrano così famigliari...
"Un po', sai non mi hai trattata proprio bene: hai investito Camilla, ci hai quasi uccisi tutti, hai fatto lasciare me e Cameron, hai fatto sapere a tutti i segreti più intimi...bhe ne hai combinate di cose" Parlo senza un freno.
"Che lingua lunga che hai, anche da piccola eri così" Dice sorridendo.
Ma ci conosciamo?
"Ma ci siamo mai visti?" Domando.
"Più di quanto tu non creda" Dice e indietreggia tra le tenebre.
"Ma cosa dovevi dirmi?!" Urlo.
"Volevo vederti, é stato un piacere!" Dice di rimando e scompare nel buio.
Mi sembra una situazione surreale, le opzioni sono due, ho bevuto troppo e ho le allucinazioni o X si vuole far vedere.
Torno a casa e mi accorgo di non essere sola.
Trovo un biglietto sul frigo:
Sono fuori per chiarire con alcune persone di lavoro, torno presto ti voglio bene...
Papà:-*

Ah bene, le sue abitudini di non dire nulla e andare sono sempre le stesse.
Sbuffo e salgo in camera mia, quando apro la porta urlo come non mai.
L'alcol non ha così tanto effetto ora da farmi vedere persone che non ci sono.
"Cameron cosa cazzo ci fai in camera mia?!" Chiedo facendo cadere le bottiglie che mi erano rimaste da bere ormai non più in solitudine...

E poi arriva lui...Cameron Dallas 3 -Un nuovo inizio-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora