28 College

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Canzoni per il capitolo:
I lived/OneRepublic

"Tesoro! Ti devi muovere!" Urla mia mamma dall'uscio della porta.
"Arrivo! Non c'è bisogno di urlare!" Urlo anche io di mia volta, tutta questione di urli no?
Ho dormito davvero bene con Cameron e Taylor, mi sono sentita al sicuro se poi non fosse per il mal di schiena di stamattina.
Controllo per l'ultima volta la lista con le cose da mettere in valigia, c'è tutto.
Mi guardo attorno e chiudo gli occhi, tutto questo sta finendo, la mia nuova avventura sta per iniziare, andrà tutto bene vero?
Mi avvio alla porta e lascio la mia gioventù alle spalle, sono forte e andrà tutto bene, dopo la mia laurea in economia finanziaria e marketing, avrò un lavoro e potrò pensare a me stessa.
"Ce ne hai messo di tempo eh!" Cameron mi prende le valigie di mano e sorrido divertita.
Saliamo in macchina e ci dirigiamo all'aeroporto di Los Angeles per prendere il mio volo, quello che mi porterà a New York.
3.936,97 chilometri da casa mia, dai miei amici e dalla mia gioventù, più di quattro ore di viaggio staccata da terra e questa volta non sto scappando.
Sto seguendo un sogno e sono felice di questo.
Se vi state chiedendo di 'X', non si é fatta più sentire, non l'ho più vista, perché ora uso il femminile? Sono quasi più che certa che sia Melissa la nostra carissima burattinaia.
"Tesoro vieni qua, fatti abbracciare un'ultima volta!" Mia mamma scoppia in lacrime copiose, mio padre cerca di consolarla ma lei piange ancora di più.
Cameron ha lo sguardo afflitto e Taylor, bhe, Taylor mangia.
"Si può sapere perché mangi così tanto?"Domando sorridendo abbracciandolo.
"Ei, se smettessi di mangiare probabilmente scoppierei come tua madre, quindi meglio affogare i dispiaceri nel cibo!" Tutto felice addenta ancora il suo hot dog.
"Vieni qua principessa" Cameron apre le braccia e le gambe mi cedono per un secondo.
"Non adesso, non cedere ora okay?" Mi dice con voce tremante.
"N-non sto cedendo" Dico stringendomi a lui.
"Dai vai da tua mamma che sta per avere un crollo enorme" Dice staccandosi da me.
"Cam"
"Vale"
"Sei e sarai per sempre il primo di ogni cosa" Mi allontano dopo aver notato i suoi occhi inumidirsi.
"Mamma" Dico avvicinandomi.
"Tesoro! Ti prego, resta con me, sono la tua mamma" Dice piangendo attirando l'attenzione delle persone.
"Mamma, devo solo andare al college, vedrai che ad ogni festività verrò qua, anche al tuo compleanno" Dico sorridendo dolcemente.
"Prometti?" Domanda come una bambina.
"Certo mamma, mantengo sempre le promesse" l'abbraccio con tutto il mio amore.
Mi sposto a mio padre che fa il finto macho, sta male anche lui.
"Oh piccolina, mi mancherai da morire" Mi abbraccia come quando ero piccola.
"Papà, mi stai soffocando" Mi stacco leggermente.
"Ti voglio bene, chiamaci sempre" Mi giro per guardare queste quattro persone.
Sto per girarmi e andarmene quando mia mamma mi richiama.
Mi giro subito, lei con una macchina fotografica in mano m'invita a fare una foto ricordo, accetto.
Ci mettiamo in posa, Taylor mangia, Cameron guarda me, mia mamma con gli occhi gonfi e mio padre sorridente.
Io, bhe, io normale, ma i miei occhi sono molto più accesi.
"Grazie, la farò incorniciare" abbraccio tutti un'ultima volta e mi giro questa volta per davvero.
Faccio i controlli e sento da qua mia mamma piangere insieme a tutti gli altri.
Non mi devo girare altrimenti cederò.
Salgo sull'aereo e affianco a me c'è una ragazza della mia età.
Appena decolliamo sento lei che fa respiri profondi e coordinati.
"Prima volta su un aereo?" Domando ridendo.
"Per la verità, no.
Però hanno sempre lo stesso effetto su di me" Dice avvicinandosi all'hostes chiedendo dell'acqua.
"Sì certo, arriva subito, deve strisciare la carta di credito sul quel macchinario e comporre il Pin" Dice la signora cortese e se ne va a servire qualche altro cliente.
"Comunque piacere Abigail, ma chiamami Abbi" Dice porgendomi la mano.
"Piacere mio, Valentina, ma chiamami Vale" Dico sorridendole.
"Ma non é un nome italiano?" Domanda mentre prende un sorso della sua acqua finalmente arrivata e ingerisce la pastiglia.
"Si, io sono nata in Italia ma all'età di sedici anni circa mi sono trasferita a Los Angeles" Dico mentre mi accoccolo meglio sul sedile.
É davvero molto socievole e bello parlare con Abbi.
"Oddio! Amo l'Italia, la pizza, la pasta, Roma! Milano!" Batte le mani felice.
Sorrido e appoggio la testa al sedile,
"Tu invece, da dove vieni?" Domando.
"Dal Michigan, però é un mese che sono qua a Los Angeles per trovare la mia famiglia, raggiungerò mio fratello Harry" Dice e ora mi chiedo dove sia diretta.
"Dove sei diretta?" Domando mentre mangio qualcosa dal servizio che ci hanno portato.
"A New York city, la grande mela, andrò al college della Columbia, anche se ho ventidue anni" Ridacchia e a me si spalanca la bocca.
"Anche io! Non ci credo!" Urlo emozionata mentre lei si stiracchia urtando la ragazza che é affianco a noi che ci guarda male.
"Scusami Alexandra Burke" Scimmiotta la voce di quella ragazza per me sconosciuta.
"Ma sei tornata a rompere le palle Abigail Smithers?" Domanda ridendo Alexandra.
Le guardo confuse pensando che si odiassero e invece scopro che sono cugine!
"Diciamo che Ale ha la faccia sempre da incazzata, quindi ormai ci ho fatto l'abitudine" Dice ridacchiando  Abbi.
Dopo ore passate a chiacchierare, mangiare e anche a schiacciare pisolini, scendiamo a New York.
"O mio dio! Non ci credo siamo a New York! Ma vi rendete conto?!" Saltella Abbi e io rido sguaiatamente seguita da Ale.
"Ma tuo fratello Harry che fine ha fatto? Non doveva essere già qua?" Domanda Ale ad Abbi che sospira chiamandolo al telefono.
"Ma dove sei?!...
Cosa?!...okay, sisì, noi prendiamo il taxi, vedi di fare ordine perché ti ammazzo.
Sisi, ti voglio bene ciao" Attacca e con sguardo di fuoco si mette a fermare un taxi, appena nota che non ci siamo mosse lei sbuffa e sorridendo dice: "Avete intenzione di rimanere lì? Forza! New York city é tutta per noi!" Urla buttandosi dentro e correndo, sia io che Ale, ci addentriamo nella vettura.
"Piacere Valentina, chiamami Vale" Dico porgendo la mano a Ale che ricambia sorridendo dolcemente.
"Ma come mai sembravi incazzata al telefono con Harry?" Domando mentre mando un messaggio a mia mamma dicendo che é tutto okay.
"Perché si sarà portato qualche ragazza dal pub ieri sera e se la sarà ritrovata davanti stamattina non sistemando la stanza dove per oggi appoggeremo le valigie" Sospira Ale dopo il monologo.
"Tu mi conosci troppo bene!" Dice una voce maschile dal finestrino quando il taxi si ferma.
"Harry!"Salta fuori dalla macchina Abbi.
Salta in braccio ad un ragazzo con i capelli biondi e ricci.
I suoi occhi sono di un verde magnetico assurdo, la sua bocca é carnosa e i suoi denti sono perfetti.
Le braccia flettono ad ogni suo movimento soprattutto per sollevare sua sorella, sono davvero identici.
"Scendete dalle macchine!" Urla Abbi mentre suo fratello prende le valigie di Ale e Abbi, io mi prendo le mie e me le porto su per l'ascensore.
"Lei é Valentina" Abbi mi presenta e io allungo la mano e Harry la stringe sorridendo.
"Harry, il piacere é tutto mio" Mi squadra leccandosi il labbro inferiore cercando di essere abbastanza provocante.
Mi viene in mente Cameron all'inizio dei tempi, sorrido al ricordo e sposto lo sguardo.
"Per oggi e domani starete nel mio appartamento, così possono darvi le chiavi magnetiche per i dormitori domani a scuola" Dice Harry mostrandoci le camere.
"Scusa perché non potremmo andare domani nei dormitori?" Domando appoggiando le mie valigie in salotto per riposare le mie mani.
"Perché di solito devono pulirle le stanze prima" Dice per poi sparire in cucina.
"Chiudi la bocca che ti esce la bava" Mi stuzzica con il gomito Ale sorridendo.
"Stai zitta" Dico ridacchiando.
"Abbi, ma sei sicura che io possa restare? Alla fine non mi conosce bene tuo fratello" Dico torturandomi il maglione con le mani.
"Ma che scherzi?! Stai tranquilla, quelli che sono miei amici sono  anche i  suoi, bhe i suoi amici invece non li voglio neanche sentire nominare" Dice mentre sistema la sua valigia nella sua camera.
"Se posso chiedere, come mai?" Domando mentre mi stendo sul letto mentre anche Ale ci raggiunge.
"Perché l'hanno portato sulla cattiva strada, sono quelli delle confraternite, quei posti meno li frequenti, meglio é, tienilo a mente" Dice mentre Ale sbuffa.
"Dipende che confraternite Abbi, ci sono anche quelle dove ci si diverte e basta"
"Si, come quella di mio fratello all'inizio, poi tutto é cambiato da quando é iniziata a girare droga e prostituzione" Piega i vestiti in modo nervoso.
"Ma chi ti ha detto queste stronzate? É comunque nel college, non possono mica spacciare o entrare prostitute" Ride Ale.
"Forse perchè un giorno ci sono entrata pure io?!" Si siede sul letto e ci guarda negli occhi.
"Tu cosa?! Ora devi raccontare Abigail, altrimenti ti faccio parlare io a suon di schiaffi!" Ale si siede comoda e la seguo a ruota incuriosita da questa conversazione.
"Ogni cosa che viene detta, rimane in questa stanza chiaro?" Abbi si alza e chiude la porta della stanza a chiave e fa partire un po' di musica in sottofondo per non fare sentire la conversazione in modo nitido.
"Certo, secondo te a chi dobbiamo dirlo?" Sorrido io rassicurante.
"Una sera, mio fratello entrò a casa tutto ubriaco, era cambiato da diversi mesi, io ogni tanto venivo qua a New York per trovarlo siccome facevo ancora il liceo al tempo.
Ero stufa marcia di vedere mio fratello che si rovinava con le sue stesse mani solo per i suoi amici, solo per essere accettato da loro.
Prima era il fratello premuroso, geloso, gentile e disponibile, ora invece, é scorbutico, sempre sulle sue e guai se ti avvicini alle sue cose, é pieno di segreti.
Così una sera lo seguii di nascosto, e sapevo che si stava dirigendo al college, perché ogni sabato sera c'era qualche festa della confraternita, arrivai dopo due minuti che mio fratello era entrato, appena entrai in quel locale, capii che non era un posto comune e frequentato da tutti.
Quel locale se non mi sbaglio si chiamava Black Angel.
Un locale con all'interno un bancone per gli alcolici, dei tavolini da dove spuntavano dei pali per le spogliarelliste, minorenni.
Vidi mio fratello al tavolo con l'ennesima birra in mano, parlava con i più popolari della scuola nonché i capi di quella confraternita, era gente da evitare.
Si vedeva ad occhio nudo che quei tipi non erano raccomandabili, non erano buoni né santarelli"
"E come spieghi la droga? L'hai vista?" Chiedo mentre Ale annuisce.
"Fammi finire, così capisci" Abbi prende una coperta e si copre.
Annuisco e lei continua.
"Stavo dicendo, ero seduta su una sedia in disparte, quando una ragazza più nuda che vestita, mi venne addosso dicendomi se volevo provare una cosa nuova della confraternita.
All'inizio non capii e la ragazza vedendo che ero più confusa che mai, mi sventolò davanti alla faccia una bustina con della polvere bianca, era droga ragazze ne sono più che certa.
Non sono una tossica, non ho mai fatto uso di stupefacenti, ma vedevo gente che faceva delle strisce e che poi le aspirava con il naso, quella era cocaina e l'avevano appena messa in commercio, ovviamente in nero.
In quella merda c'entrava pure mio fratello, lui non la toccò quella roba, però sono certa che a volte la spaccia per conto della confraternita" Si mordicchia le unghie.
"O Dio che situazione di merda" Sussurra Ale leggermente più nervosa.
"E cosa dovremmo fare? Vuoi lasciare tuo fratello così?" Ale da voce ai suoi pensieri e mi maledico mentalmente perché mi ero promessa di non cacciarmi nei guai.
"Hai in mente qualcosa Ale?" Ci giriamo entrambe verso Ale.
"Bhe, dovremmo fare pur qualcosa, perché prima o poi il Black Angel e i suoi capi, verranno beccati e costatando dalla legge Americana, per spaccio e per prostituzione minorile, ci sono più di dieci anni di galera" Spiega .
"Io dico di starne fuori per il momento" Dico cercando di fare capire la pessima  idea che hanno avuto.
"Hai ragione, finiremmo anche noi nei casini, é un problema più grosso di tutte noi, non possiamo minimamente pensare che tre ragazze appena entrate al college possano essere utili per quella confraternita, soprattutto se una di quelle é la sorella di Harry, lui non lo permetterebbe mai.
Secondo me anche lui é consapevole di questa cosa, del guaio in cui si é cacciato, ma si sa come vanno ste cose, una volta che ci sei dentro non puoi più uscirne, o per lo meno non ci puoi uscire vivo" Ale sbuffa perché sappiamo tutte e tre che aiutare Harry significherebbe mettere in gioco anche la nostra vita.
"Bhe ma ora non pensiamoci, magari Harry sta già pensando da tempo di tirarsene fuori" Dico positiva.
"Si, giusto, andiamo a mangiare che é ora di cena" Abbi si alza, spegne la musica e apre la porta, quello che mi trovo davanti é ancora più traumatico di tutto.
"Tu?" Domandiamo all'unisono.
"Valentina, da quanto tempo che non ti si vede" Eleonor sculetta verso Harry stringendogli la mano.
"Eleonor" Dico apatica.
"Voi due vi conoscete?" Domanda Abbi mentre lancia sguardi di fuoco a Eleonor.
"Oh si, siamo amiche da tanto tempo non é vero Vale?" La vipera mi fissa e mi sembra di tornare al liceo.
Devo chiamare subito Cameron o penso che  impazzirò.

bene questo era il primo capitolo dove Vale è al college,  i problemi non tardano ad arrivare, vi aspettavate che Eleonor comparisse così dal nulla?
Cosa ne pensate di Abby e Ale?
Ma soprattutto cosa ne pensate della storia di Harry?♥️

E poi arriva lui...Cameron Dallas 3 -Un nuovo inizio-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora