Canzoni per il capitolo:
A drop in the Ocean/Ron Pope
Don't cry/ Guns N Roses
The Night we met/Lord Huron.

Ed eccoci qua, tutti sopraffatti, da questa cosa che più sembra essere risolta, più invece, é grande e imponente sulle nostre vite.
Ho sbagliato.
Ho sbagliato a fare tante cose, ma di una ne sono più che certa: dovevo tirarmi indietro.
Non dovevo pensare che fosse da codardi, che fosse da deboli tirarsi indietro.
Non era un gioco a chi resiste di più a questa merda!
Ma io stupida, con l'ego che ha più valore della mia stessa vita, ho vinto.
Ho visto l'inizio e la fine sia usato gioco.
Ho capito ora, ho capito cosa vuole 'X'.
Era facile dopotutto, era scontato ma ci ho messo tre anni per capirlo.
Per capire 'X' ci vuole tempo, dedizione ma soprattutto voglia di vendetta.
Io la sto provando adesso, e ho capito, capito perché sta così male questa persona da ridursi in questo modo.
Forse é quello messo peggio di noi, perché si deve aver perso la speranza e il lume della ragione per fare queste cose, e lui o lei, l'ha persa.
Ha perso tutto, la sua umanità, la sua forma non fisica ma spirituale.
E noi? E io? Cosa c'entriamo?
Bella domanda non tutto si capisce in un batter d'occhio.
Ma io adesso voglio sfidarlo! Voglio vedere se mi vuole rivedere, perché alla fine quello che sa veramente tutto é lui, solo e unicamente lui.
"Ragazzi io vado.
Vado ad incontrare 'X'" Dico e tutti si girano nella mia direzione sconvolti.
"Ma sei impazzita?!" Urla Cameron il che mi fa scioccare.
"Non é la prima volta.
Se vuoi venire vieni, altrimenti non rompere il cazzo e state buoni qua.
Io dico che é meglio se vado solo io" Dico avviandomi alla porta.
"No! É troppo pericoloso!" Urla Taylor.
"Taylor, non ci sei stato per tre lunghi anni, continua facendo questo che ti viene anche bene" Dico sputando le prime cose che mi vengono in mente.
Si, li sto allontanando da me, perché loro non sono quelli che 'X' vuole.
X non vuole neanche me penso, ma vuole solo due di noi, e io l'ho capito e ho paura.
Della morte? No perché prima o poi tutti muoiono.
Ma di sapere che non potrò vivere la mia vita fino in fondo? Si.
Mi faccio trovare dove ci eravamo visti quella sera io e 'X' e sono compiaciuta di trovarlo già lì, tutto incappucciato con un sorriso sghembo.
"Alla buon ora" Dice avvicinandosi.
Non penso di aver mai sentito questa voce, non riconosco chi sia, ma ha la voce maschile.
"Hai visto? Sto capendo la tua mente" Dico avvicinandomi e lui si ferma sui suoi passi.
Il mio re ti ha appena preso il cavallo¹
"Ah sì? E cosa farò? Se lo sapresti non saresti qua" Dice muovendosi come una partita di scacchi.
"Io so chi vuoi" Dico.
E lui si blocca.
Si blocca perché pensa che io dirò il nome di Cameron, ma invece no.
"Tu vuoi me" Dico trionfante vedendo il suo sorriso spegnersi.
"C-come ci sei arrivata?!" Domanda agitandosi prendendo la pistola.
"Calma, non voglio ucciderti" Dico divertita.
Non so perché stia ridendo, non so perché io sia così tranquilla, ma ve l'ho detto non ho paura di morire.
"Allora?! Starai alle mie regole?" Domanda brusco, io faccio finta di stare al gioco, non so perché mi vuole, me lo dirà lui.
"Perché dovrei?" Domando sicura.
"Perché tu hai preso la mia vita!" Dice avvicinandosi furiosamente.
La voce s'incrina e solo ora noto il corpo minuto non più di un uomo.
É ...é una- una donna?!
"Ma s-sei una d-donna?!" Domando incredula.
"Vattene!" La voce registrata maschile lascia il posto ad una stridula e acuta mai sentita prima.
"No! Dimmi cosa vuoi cazzo!" Urlo a mia volta.
"Voglio vederti strisciare come un verme, perché tu cazzo, assomigli tanto alla vecchia me, così tanto da provare un odio incontrollabile!
Tu! -mi indica- mi ha preso tutto! Da sotto il naso mentre cercavo di ritornare dai miei amici!
Tu- mi indica, ancora- sei stata colei che mi ha fatta dimenticare dagli altri!" Urla puntando mi la pistola alla tempia.
"I-io non so di cosa stai parlando!" La voce mi tradisce.
"Tu!
Non mi conosci, perché io non sono mai entrata nella tua vita ma io si.
É come se io ti conoscessi da una vita sai?" Dice immersa nella sua bolla d'odio.
"Quindi? Con la mia morte saresti felice? Non ti sei fatta la domanda sul perché gli altri ti abbiano dimenticato? Io non c'entro un cazzo, anzi volentieri ti lascerei il posto!" Dico veritiera.
Perché é così.
"Stai zitta lurida puttana!" Urla e preme il grilletto colpendimi una gamba.
Dannazione.
Vado a terra con un dolore lancinante che parte dal punto colpito.
Sento tutto girare.
"Dimmi chi sei!" Urlo disperata.
"Il tuo incubo peggiore!" Dice e sparisce nel nulla.
Io guardo la sua immagine andarsene finché non mi faccio forza e chiamo qualcuno.
"Nash! Cazzo mi ha sparato alla gamba!" Dico in presa all'ansia.
"Corri, sono davanti al parco! Si, quello vicino alla scuola!" Urlo e attacco.
Il freddo mi colpisce, la mia mano è tinta di rosso.
Il mio rosso.
Piango come non faccio da tempo, é una fottuta ragazza!
Mi lascio cullare dal gelo e chiudo gli occhi.
Questa vita, troppo pesante per me, mi sta divorando.
Forse il destino mi ha messa alla prova.
Forse il destino voleva vedere fino a quanto avrei resistito.
Forse il destino é un gran figlio di puttana che non mi ha mai voluta ma che ha dovuto tenermi.
E ora solo qua, sola senza nessuno, circondata da nebbia e un prato fiorito con la mia vecchia scuola davanti agli occhi.
Forse questo posto meritava di vedere la mia crescita sino alla mia morte.
Ho sempre pensato che questo posto non mi avesse mai voluto con se..
Chiudo gli occhi e mi lascio andare.

Abbiamo scoperto che é una donna!
Contenti!?
Spero vi sia piaciuto!
¹= si usa come termine per chi gioca a scacchi.

E poi arriva lui...Cameron Dallas 3 -Un nuovo inizio-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora