CAPITOLO 12

6.8K 294 0
                                    

N/A: scusatemi davvero ma risistemando la storia mi sono resa conto di aver perso questo capitolo, lo posto ora ma se volete potete saltarlo in quanto non è essenziale... ma sarebbe meglio se lo leggeste ecco ahah scusate ancora sono davvero stata un'idiota ahah

+++

Ho paura.

"Senti non sei costretta…la mia era solo una proposta"

Dice subito, è sorpreso di quello che ha appena detto, glielo leggo negli occhi - i suoi occhi blu - inizio a fantasticare sui suoi occhi perfetti, quando la sua reazione agitata m'interrompe.

"Era solo…per non farti andare a piedi, tutto qui…davvero non devi per forza!"

       Louis inizia a parlare velocemente prima che gli possa dare una risposta e la sua voce acquista un tono più duro quando pronuncia le ultime parole, sembra che sta cercando di tornare in sé, ma c'è qualcosa che glielo impedisce. Si vede che è nervoso ma cerca di non darlo a vedere: probabilmente non aveva mai chiesto una cosa del genere ad una ragazza, e non si aspettava certo che l'avrebbe fatto. Incomincia a camminare e si gira in direzione degli altri. Gli rispondo prima che ricominci a parlare.

"Ok d'accordo…dai fammi salire"

       Dico insicura, le parole mi escono dalle labbra senza volerlo - ma cosa stai dicendo Cris! - mi rimprovero.

"Davvero?"

       Chiede girandosi sui talloni e mettendo le mani nelle piccole tasche del costume, evidentemente sorpreso dalla mia risposta, ora siamo in due ad essere sorpresi di quello che abbiamo detto e sentito.

"S-si…"    Dico e giro lo sguardo per vedere gli altri ormai quasi arrivati alle macchine, li sento ridere in lontananza    "Non voglio andare a piedi fino alla macchina"

       Rispondo e noto il suo viso che si rilassa, come se la mia risposta lo sollevasse o lo rassicurasse - che gli importa, lo fa solo per non farmi andare a piedi, giusto? Sì. È così. Ne sono certa - mi rispondo.

"Ok, allora salta su!"

       Esclama e si gira indicando la sua schiena chinandosi leggermente ed io appoggio le mani sulle sue spalle: sento i suoi muscoli contarsi, mentre faccio un salto e avvolgo le gambe intorno al suo bacino fino a quando lui stinge la presa sulle mie cosce, lui inizia a camminare, prima con calma e poi un po' più veloce, verso il parcheggio ed io slaccio le gambe dai suoi fianchi.

"Preferivo quando le tenevi strette intorno a me"

       Osserva a bassa voce, ma riesco lo stesso a sentirlo perché il mio volto sfiora il suo, da dietro. Arrossisco e Louis sembra accorgersi che l'ho sentito e rivolge un sorriso imbarazzato a terra. In un attimo capisco che potrebbe averlo detto con secondi fini, e i miei pensieri tornano ad oggi pomeriggio. M'irrigidisco solo ripensandoci e lui se n'accorge - e se fa come oggi? - penso - potrei crollare, non ce la farei ad affrontarlo ancora nella stessa giornata - Louis interrompe i miei pensieri.

"Hey a cosa stai pensando? Stai tranquilla…solo mi piaceva di più prima…"   Dice abbassando la voce, e mi rilasso   "E poi ho già una buona presa!"

       Subito si rifà quello d'oggi col solito tono strafottente con cui mi ha parlato tutta la giornata, trascina più in alto le sue mani e saldando la presa, come se avesse paura che possa cadere, tornando quel ragazzo che mi aveva toccato ore prima, quello che mi aveva spaventato e che mi sembrava, fino ad un attimo fa tanto diverso da quel ragazzo che invece mi sta portando in spalla alla macchina. Mi sbagliavo.

"Non ci posso credere!"     Allontano bruscamente il mio viso dal suo   "Volevi portarmi in spalla solo per toccarmi il culo! Che schifo, cerchi solo questo in una ragazza!"

       Sbotto e cerco di scendere dalla sua schiena, ma lui me lo impedisce stringendo ancora di più la presa sulle mie cosce e continuando a camminare.

"Stai ferma, mi fai male la schiena così!"

       Ordina

"E allora fammi scendere, no?"

       Rispondo seccata e infastidita, con una mano che cerca di staccare la sua dalla mia gamba, che, però è troppo forte e non si muove di un centimetro, e con l'altro braccio avvolto attorno al suo collo per non cadere - mollami subito! - penso - chi cazzo ti credi di essere! - urlo nella mia mente, nel frattempo che dalla mia bocca escono solo gemiti di fatica e continuo ad insultarlo mentalmente.

"No, ora vieni con me!"

       Risponde cupo e mi stringe di nuovo le gambe lasciandomi dei segni rossi a metà coscia.

"Ahia!...così mi fai male! Louis lasciami andare!"

       Urlo e riesco a scivolare dalla sua presa che si allenta immediatamente dopo il mio ‘urlo' di dolore. Sto per iniziare ad urlare per insultarlo, ma mi precede.

"Non volevo farti male…mi dis.."

       Cerca di scusarsi e lo interrompo - che vizio ho di interrompere le persone! La dovrei smettere - penso - ma non ora, e non con Louis - finisco.

"Non volevi farmi male!? Beh ci dovevi pensare prima di toccarmi di nuovo il culo e stringermi così forte, guarda che segni che mi hai lasciato sulle gambe!"

       Sbotto sollevando leggermente il vestito per fargli notare gli arrossamenti sulle cosce e mi giro per correre verso la macchina, vedo che già ci sono Niall, Chiara e Isabelle che mi aspettano e che stanno guardando nella nostra direzione, dal momento che sono tanto vicini da poterci vedere, ma, per fortuna, non abbastanza da poter sentire quello che stiamo dicendo. Louis mi ferma afferrandomi il polso e strattonandomi verso di lui.

"Aspetta Cristal!"

       È la prima volta che mi chiama per nome, solo ora realizzo che non l'avevo mai sentito pronunciare il mio nome. Detto da lui sembra diverso, quasi più dolce, nonostante mi stia facendo soffrire. Le lacrime iniziano a pizzicarmi gli occhi ma cerco di ributtarle dentro - non posso piangere - mi faccio forza.

"Che c'è adesso?"     Dico esasperata, pregandolo di non parlarmi più   "Non ti sembra di aver già fatto troppo!? Niall aveva ragione su di te, non avrei dovuto conoscerti"   

       Dico e così facendo distruggo l'espressione di Louis: non so descrivere l'espressione che aveva sul viso, ma so che ora non c'è più, è scomparsa ed ha lasciato posto ad un'abbattuta, delusa da se stessa, come se avessi detto l'unica cosa che non voleva sentirsi dire. Allenta completamente la presa sul mio polso, ma non lo lascia andare.  Scappo dalla morsa dei suoi occhi che m'incatenano a lui, rimarrei qui a fissarli per ore, per giorni se potessi, rimarrei immersa nell'oceano che ha in volto, ma non posso. Mi giro sfilo il mio polso dalla sua mano, gli do le spalle senza che lui opponga alcuna resistenza e mi affretto alla macchina, e asciugo le lacrime che iniziavano a cadere dai miei occhi, prima che gli altri le notino.

Scusa, Ma Lo Amo || One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora