Dopo mezz'ora di camminata finalmente arrivo a casa.
Apro lentamente la porta, mi tolgo le scarpe ed entro in casa. Cerco di fare il più piano possibile per non svegliare i miei genitori, ma quando accendo la luce trovo mia mamma seduta sul divano.
Appena mi vede mi guarda. E' senza trucco e ha il viso molto stanco.
<<Mamma? Pensavo dormissi..>> Mi siedo accanto a lei. <<Stai bene?>>
<<Sì.>> Annuisce. <<Sì Serena, sto bene.>>
<<Mi stavi aspettando?>>
<<Proprio così.>>
Ha un tono molto strano. <<Beh.. sono arrivata, tranquilla. Io vado a dormire.>> Faccio per alzarmi ma lei mi prende il braccio.
<<Resta un attimo qua. Devo parlarti.>>
<<Va bene..>> Annuisco. <<Mi stai mettendo ansia. Cosa devi dirmi?>>
<<Spiegami una cosa.>> Tira fuori una cartellina verde. E solo dopo pochi secondi realizzo cosa c'è dentro quella cartellina.
La apre e mi mostra l'ecografia. <<Cosa significa questo?>>
Mi guardo intorno, non riesco a guardarla negli occhi. Mi sento una merda per non averle detto della mia gravidanza.
<<Mamma io..>>
<<Tu cosa Serena?>> Sbatte la cartellina a terra. <<Tu cosa?>>
Mi alzo. <<Mamma per favore, parliamo con tranquillità..>>
<<Parlare con tranquillità?>> Inizia a urlare. <<Come fai a chiedermi di parlare con tranquillità?>>
<<Non urlare, ti prego.>>
<<Dimmi di chi è quell'ecografia! Dimmi di chi cazzo è!>>
Non l'ho mai vista così arrabbiata, così furiosa..
Dovevo aspettarmela una reazione del genere.
<<E'mia.>>
Si passa le mani sui capelli, e inizia ad agitarsi. <<Dio Serena!>>
<<Scusa okay? Te lo avrei detto. Solo che non me la sentivo.. avevo paura di deluderti..>>
<<Il fatto è che tu mi hai delusa Serena!>> Continua a urlare così forte che a breve mi scoppierà la testa. <<Come lo mantieni questo bambino? Come pensi di mantenerlo se vai ancora a scuola? Sei giovane!>>
Le lacrime iniziano a scivolare lungo il mio viso. <<Io.. non lo so..>>
<<Chi è il padre?>>
Scuoto la testa. <<Mamma ascolta..>>
Si alza anche lei. E' a quattro centimetri dal mio viso. <<Chi è il padre?>>
<<Non lo so okay? Non lo so. Io..>> Sospiro. <<Lucky.. o Carter..>>
<<Dimmi che stai scherzando.>>
Scuoto la testa. <<Perdonami ti prego.>>
Dopo neanche due secondi mi tira uno schiaffo talmente forte che sento bruciare tutta la faccia.
<<Non ti riconosco più! Ma cosa sei diventata?>> Prende la cartellina da terra e me la lancia addosso. Precisamente sulla pancia. <<Sai cosa? Preferisco di più tuo fratello!>>
Mi tocco la pancia. <<Non importa se non accetterai mio figlio. Mi aggiusterò da sola.>>
<<Allorainizia a cercarti una lavoro e una casa! Perchè qui io non ti voglio. Chiaro?>>
Prendo la cartellina, mi infilo le scarpe e chiudo il cappotto. <<Tranquilla, me ne vado!>>
Esco di casa sbattendo forte la porta e inizio a camminare velocemente lungo il marciapiede.
Continuo a piangere senza mai fermare le lacrime.
Corro ,tenendo tretta tra le mie braccia la cartellina, fin quando arrivo davanti casa di Lucky, e mi blocco.
I ricordi di noi si fanno spazio tra la mia mente, inizio a pensare da dove è iniziato tutto e come ho fatto ad arrivare fin qua.
Come siamo riusciti a farci così male?
I fari di una macchina mi abbagliano, e io d'istinto resto pietrificata.
Lucky scende dalla macchina e mi guarda da lontano, non si avvicina. <<Serena? Cosa ci fai qui?>>
STAI LEGGENDO
A STORM INSIDE ME 3
FanfictionSerena e Lucky sono sempre più distanti. Lei è incinta, e nonostante l'amore che prova per il ragazzo che le ha rubato il cuore cerca di stargli il più lontano possibile per evitare di ferirlo ancora di più. Lui cerca di non pensare alla situazione...