CAPITOLO 22

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E'il 24 dicembre.

Come ogni anno organizziamo il cenone di Natale e festeggiamo tutti quanti insieme, poi dopo aver finito di mangiare ci scambiamo i regali per aprirli dopo la mezzanotte.

Quest'anno siamo un po' di più degli anni scorsi: una quindicina.

Festeggiamo sempre a casa di Meryl visto che lei ha la tavernetta veramente gigantesca e riusciamo a starci tutti.

Mi lego i capelli in una coda e poi mi guardo per l'ultima volta allo specchio. <<Sto bene così?>> Chiedo a Meryl. <<Secondo te stringe troppo la pancia?>>

<<Secondo me stai benissimo!>> Poi guarda la sveglia in camera sua.<<Caspita, devo andare a preparare tavola! Tu stai ancora unpo' qui, o vieni ad aiutarmi?>>

<<Vengo con te.>> Le sorrido e poi lascio la stanza.

Sono passati un po' di giorni da quando ho scoperto chi è il padre del bambino, e non ne ho ancora parlato con nessuno. Non ho più avuto modo di avere una conversazione nè con Lucky, nè con Carter, ma da una parte meglio così: non sarei stata pronta!

Stasera li vedrò invece e dovrò mantenere il più possibile la calma, senza agitarmi tanto.

<<Tutto bene?>> Mi chiede Meryl passandomi i piatti. <<A che pensi?>>

<<Nulla,un po' a tutto.. speriamo sia una bella serata e soprattutto senza litigi.>>

<<Andrà tutto bene. Vedrai!>>

Aiuto Meryl a mettere tavola, intanto il tempo passa e tutti gli invitati iniziano ad arrivare.

Salutiamo tutti e Meryl inizia a versare del vino in ogni bicchiere mentre io mi accontento dell'acqua.

Parliamo tutti quanti del più e del meno ma smettiamo di chiaccherare quandoil campanello suona e Meryl va ad aprire.

Carter,Lucky, Nina, Bryan, Dave ed Antony entrano in casa e a me inizia a salire l'ansia.

<<Ehy! Finalmente siete arrivati!>> Prende tutti i regali e li posa sulla poltrona. <<Ci siamo tutti. Venite! Iniziamo a mangiare!>>

 Saliamo tutti e ci mettiamo a sedere. Meryl arriva con gli antipasti accompagnata da suo fratello e da Nina che ogni tanto l'aiuta a portare qualche piatto. <<Buon appettito e auguri!>>Urliamo tutti quanti in coro e iniziamo a mangiare.

Si parla, si ride, si scherza, ci si diverte..

<<Facciamo un brindisi!>> Urla Dave. <<Dai forza, anche tu Serena!>>Io scoppio a ridere e prendo il mio bicchiere con dentro l'acqua frizzante. <<Allora brindiamo a te: A Serena e che la sua gravidanza sia una gravidanza molto tranquilla!>> Tutti iniziano a ridere e a battere le mani, intanto Carter e Lucky mi guardano e io cerco di fare finta di nulla.

La cena va avanti finchè arriviamo all'ennesimo contorno e Meryl annuncia: <<Pausa sigaretta! Rientriamo tra poco per ildolce!>>

Ci alziamo e andiamo in giardino.

Mi metto la giacca ed esco anche io. Vedo Carter da solo così lo raggiungo.

<<Ciao..>>

<<Ciao.>>

<<Non mi hai rivolto la parola per tutta la sera..>> Lo guardo negli occhi, ma lui non lo fa.

<<Forse perchè non avevo nulla da dirti.>>

Rimango parecchio spiazzata dalla sua risposta, ma posso capirlo. E'arrabbiato.

<<Okay.>>

Si allontana da me. <<Fammi il favore di entrare in casa. Non ho proprio niente da dirti, e non ho voglia di vederti.>>

Senza dire nulla rientro a casa e salgo in tavernetta. Mi siedo, e poi dopo dieci minuti salgono anche gli altri e ci mettiamo a mangiare il dolce. Ormai è mezzanotte passata.

Tutti parlano, tutti scherzano, tutti ridono, ma io ho lo sguardo fisso in un punto e non rivolgo la parola a nessuno.

Inizio a pensare. Penso se è meglio farlo o non farlo.

Penso in che modo farlo, ma nulla.

Voglio seguire il mio cuore!

Mi alzo e raggiungo Carter. <<Devo parlarti.>>

<<Ma ancora? Scusami, sai che sono incazzato con te e vuoi parlarmi?>>

<<E'importante.>> Dico.

Carter si alza e usciamo dalla tavernetta.

Scendiamole scale e andiamo in camera di Meryl.

<<Dai. Sentiamo quale cazzata vuoi dirmi.>>

<<Volevo darti il regalo di Natale.>> Dico soltanto e lui scoppia a ridere.

<<Stai scherzando? Mi hai fatto smettere di mangiare per dirmi che vuoi darmi un regalo? Tu sei matta.>>

<<Posso?>>

Scuote la testa. <<Non voglio nessun regalo.>>

<<E io voglio dartelo.>>

<<Visto che hai speso soldi per farmelo dammelo allora!>>

Gli prendo la mano, la appoggio sulla mia pancia e sorrido. <<Sei il padre di mio figlio.>> Poi mi avvicino al suo orecchio e sussurro: <<Buon Natale Carter.>>


A STORM INSIDE ME 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora