A STORM INSIDE ME 3

CAPITOLO 31

<<Stasera sarà una serata stupenda!>> Esclama Meryl guardandosi allo specchio e sistemandosi il suo vestito rosso accesso. <<Che dici, mi sta bene? Insomma.. per capodanno è perfetto questo vestito, non credi?>> Poi si siede e si guarda le unghie a gel dello stesso colore del vestito.

<<Sì, non ti sta male.>> Le sorrido.

Mi posiziono ancheio davanti allo specchio. Indosso un vestito rosa confetto molto corto e degli stivali fino al ginocchio.

Mi lego i lunghi capelli in una coda e mi ripasso il rossetto rosso.

Bryan bussa la porta. <<Ragazze siete pronte?>>

Meryl va ad aprirela porta e lo accoglie con un bacio sulla guancia. <<Siamo pronte.>>

Mio fratello mi guarda sbigottito. <<Oh.. wow..>>

<<Che c'è?>>

<<Stai davvero bene così. Sicura che devi proprio venire vestita in questo modo?>>

Io e Meryl ci scambiamo un'occhiata e scoppiamo a ridere entrambe. <<Oh ma dai!>> Prendo il cappotto. <<Andiamo?>>

<<Sì andiamo gli altri ci aspettano già alla festa, però mettiti qualcosa di più lungo.. sei troppo scoperta..>>

Meryl lo spinge fuori dalla porta. <<Non rompere! Sei davvero noioso. Sai?>>

<<Okay, okay.La smetto. Vorrà dire che farò finta che Serena sia in tuta.>>

Alla festa c'è già un sacco di gente. Tutti alzano il bicchiere stracolmo al cielo e urlano, cantano a squarciagola la canzone che pompa nelle casse.

Il locale è gigante, ed è a due piani.

Si divide in quattro sale: sala dove mangiano, sala fumatori, sala dove ballano e dove ti siedi su un divanetto ed un tavolino davanti e bevi fino a sentirti male.

Questo è quello che stiamo facendo noi. O meglio: loro. Io sto andando avanti a bere succo all'albicocca.

Nina passa il bicchiere a Dave. <<E' troppo roppo forte.>>

Dave scuote la testa. <<Non capisci proprio niente.>>

<<Ragazzi, ma Lucky?>>

<<Lucky mi ha scritto poco fa che è in ritardo.>> Risponde Nina tirando fuori la sigaretta e alzandosi. <<Io vado a fumare! Arrivo subito.>>

Carter mi accarezza la gamba. <<Sei davvero bellissima stasera..>> Si avvicina al mio orecchio. <<Un po' corto il vestito però.. te lo toglierei volentieri..>>

Scuoto la testa.<<Scemo!>>

<<Che c'è? Sono sincero.>>

<<Anche tu stasera sei molto bello.>> Bello, ma semplice. Ha dei jeans bianchi aderenti e un po' strappati sulle ginocchia ed una t-shirt molto stretta blu infilata dentro i pantaloni.

Carter si avvinca alla mia bocca.

Mi lascia un bacio, poi un'altro, e poi ancora un'altro.

Con la lingua mi accarezza il labbro inferiore e poi lo stuzzica con i denti.

Nel mentre appoggia una mano sul mio fianco e mi stringe il vestito. <<Non sai cosati farei, Serena.>> Poi con la mano scende lentamente, fino ad arrivare sotto il vestito, fino ad arrivare all'orlo delle mie mutandine.

Lo fermo all'istante. <<C'è fin troppa gente, non credi?>>

Si allontana ridacchiando. <<Direi di sì.>>

Mi alzo. <<Ragazzi vado in bagno. Torno subito.>>

Cerco di passare in mezzo a tutta la gente che urla e salta. <<Permesso!>>Grido ogni tanto, ma ovviamente sono troppo sbronzi per sentirmi, e la musica è troppo alta.

Perciò inizio aspingere cercando sempre di stare attenta che qualcuno non spinga me anche se ogni tanto vado a sbattere contro i fotografi della serata e loro mi maledicono.

Ce ne saranno cinque!

Cammino talmente veloce guadandomi attorno che per sbaglio cado addosso a qualcuno.

La mia faccia sbatte contro il suo petto e, senza volerlo, il mio rossetto rimane stampato sulla sua camicia.

<<Merda!>> Urlo. <<Io.. scusa..>> Alzo lo sguardo e quel ragazzo è proprio Lucky. <<Oh.. cavolo.. la tua camicia..>>

<<Ti sei fatta male?>>

Scuoto il capo. <<No, assolutamente no. Tu piuttosto.. ti ho sporcato la camicia..>>

<<Non ti preoccupare.>> E' chiaramente imbarazzato.

Mi guarda dalla testa ai piedi senza dire nulla.

Si morde il labbro, mi prende per il polso e mi strascina in un angolo della sala e poi sbatte contro il muro.

Ho le sue braccia ai lati della testa, non riesco a spingerlo per allontanarlo da me.

<<Non ce la faccio più a guardarti senza fare niente, cazzo.>> Posa di nuovo lo sguardo sui miei occhi, sospirando.