CAPITOLO 38

7.3K 269 246
                                    


Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.

Davvero, non ne posso più di questa situazione!

<<Sei ovunque.Incredibile.>> Carter si allontana da me. <<Scommetto che riuscirei a beccarti anche nel bagno di casa mia.>>

<<Non ti sei mai chiesto se fossi tu il problema? Se fossi tu quello sempre in mezzo, e non gli altri..>>

<<Oh ma dai Lucky. Non iniziare!>>

<<Basta. Vi prego. Basta!>> Esclamo. <<Ma ce la fate a non rivolgervi la parola? Evitereste tutto questo!>>

<<Lo becco ovunque.>> Carter fa spallucce, poi si rivolge a me. <<Voglio parlarti Serena.>>

<<Mi hai visto?>> Lucky avanza il passo verso Carter e io mi allarmo.<<Guarda come mi hai ridotto, cazzo! Mi hai spaccato il labbro.Perchè l'hai fatto?>>

<<Mi chiedi perchè l'ho fatto? Ti meritavi molto peggio, te lo assicuro.>>

<<Tipo?>>

<<Mantieni le distanze.>> Puntualizza Carter. <<Sono capace di rovinarti una seconda volta.>>

<<Ti rendi conto che hai iniziato a picchiarmi senza neanche chiedermi come sono andate le cose?>>

<<Non fare la vittima, sei sempre fra i piedi e mi sono stufato.>>

E' un continuo botta e risposta. Mi sta venendo il mal di testa. <<Potete finirla?>>

<<Ah, io sono fra i piedi? Ma dai Carter! Non farmi ridere.>>

Sembra di parlare con il muro.

<<Puoi lasciarmi solo con Serena?>>

<<Tu mi devi ascoltare.>> Sono faccia a faccia. <<Io e Serena non abbiamo fatto nulla quella sera. Appena sono arrivato lei mi è caduta addosso, poi io le volevo parlare, ho avuto un momento di debolezza e mi sono avvicinato. Mi sono solamente appoggiato a lei.>>

<<Forse tu non hai capito che non ti devi avvicinare a lei!>> Sbraita Carter.

Ma perchè devono sempre scaldarsi?

<<Perfavore basta.. non ne posso più di sentirvi litigare..>> Appoggio i gomiti al lavandino e mi prendo la testa fra le mani.

Fortunatamente Meryl entra in cucina, in mano ha due bicchieri: li appoggia accanto a me.

<<A Serena non fa bene tutto questo.>> Si intromette. Guadagnandosi un'occhiataccia da Carter.

Lucky si allontana da Carter. <<Tra noi non è finita.>>

<<No, infatti, sono molto contento di rovinarti un'altra volta la faccia.>>

<<Sei una persona pesante!>> Lucky agita le mani in aria. <<Sei pesante Carter. Ti ho detto che non è successo nulla tra me e lei ma continui. E' ovvio che è una cosa molto più sul personale.>>

<<Non ti sto manco più ad ascoltare.>> Carter lo sorpassa. <<Io rimango dell'idea che a te rode davvero tanto che il bambino sia mio. Ti sarebbe piaciuto un futuro con lei, vero? Viverci insieme,crescere un bambino.. svegliarsi al mattino e per prima cosa vederelei. Mi dispiace. Si fanno tanti errori nella vita Lucky, ed il tuo errore più grande è stato lasciarla andare. E.. beh.. il mio errore più grande è stato non averti picchiato prima. Sai cosa? Spero con tutto il mio cuore che Mark ti ritrovi, e te la faccia pagare. Per ogni minima cosa, e tu sai bene a cosa mi riferisco: a questa faccenda.. al i tuo segreto.. al resto.>>

Lucky, chiaramente scioccato, lo guarda impassibile. <<Ma ce l'hai un cuore? Tirendi conto delle cose che mi stai dicendo? Ti rendi conto di cosa porto in faccia a causa tua?>> Poi ripete a bassa voce. <<C'è l'hai un cuore,Carter?>>

<<Sì, ma non per te. Non avrò mai cuore per te Lucky. Mai!>>

<<Sono proprio curioso di vedere come crescerai tuo figlio.>>

Carter sorride. Un sorriso falso. <<Non vali niente Lucky. Niente.>> Poi se ne va lasciandomi un vuoto al cuore.


A STORM INSIDE ME 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora