CAPITOLO 7

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Lucky mi guarda con espressione confusa.

Scuote più volte la testa. <<Cosa..>> Posa l'ecografia a terra e mi guarda. <<Serena, cosa stai dicendo?>>

In quel preciso istante qualcuno bussa alla porta e interrompe la nostra conversazione.

<<Chi sarà a quest'ora?>> Lucky controlla l'ora sul suo telefono.<<E pensare che dovevo andare a dormire..>>

Lo seguo fino alla porta e quando la apre tiro un respiro di sollievo nel vedere Meryl.

<<Scusate ragazzi.>> Entra in casa. <<Bryan e Carter mi hanno detto che loro non ti hanno portato a casa, così ho preso la macchina di tuo fratello e ti ho cercato ovunque. Sono andata a casa tua, tua mamma mi ha detto che avete litigato così ho pensato fossi qui da Lucky.>>

<<Si lo so Meryl scusami.. avevo bisogno di stare un po' da sola..>>

<<Si, ma ci hai fatto proeoccupare. Carter è.. furioso..>>

Vado a prendere la cartellina e mi metto la giacca. <<Portami da Carter.>> Poi mi rivolgo a Lucky. <<Scusami davvero ma..>>

<<No,hai ragione. E' giusto che tu vada da lui.>>

<<Grazie..>> Lo saluto con un cenno di mano e poi esco con Meryl.

Salgo in macchina e lei mette in moto. <<Allora ti porto da Carter?>>

<<Sì..era tanto arrabbiato?>>

<<Molto arrabbiato.>>

Per tutto il tragitto sto zitta e quando arrivo davanti a casa sua saluto Meryl con un bacio sulla guancia. <<Grazie.>>

<<Ci vediamo domani. Passo a casa tua..>>

<<No..>> Scuoto la testa. <<Stanotte penso dormirò qui.. Poi ti spiego tutto.. okay?>>

<<Va bene. A domani.>>

Appena se ne va mi dirigo davanti alla porta di casa di Carter e suono più volte il campanello.

Sarei rimasta volentieri con Lucky ma ora sono in mezzo a due fuochi, e sono veramente tanto confusa.

Dopo diversi tentativi Carter appare davanti alla porta. E' in boxer e ha la camicia sbottonata.

<<Tornatene a casa.>>

<<No aspetta.>> Entro in casa e poso tutto sulla poltrona. <<So che sei arrabbiato con me. Scusami.. per favore..>>

<<Senti Serena. Io non ne posso più! Ti ho compreso sempre, e tu lo sai. Ne abbiamo parlato diverse volte: capisco che ami Lucky, che provi ancora qualcosa per lui. Ma ora stai veramente esagerando.>>

Cerco di avvicinarmi a lui, ma si scansa.

<<E' solo che.. in questo periodo sono così confusa..>>

<<Cosa ti prende?>>

<< Il problema è..>>

<<Parlami cazzo Serena. Non tenerti tutto dentro.>>

<<Io..>> Mi avvicino a lui. Lo guardo negli occhi, guardo i suoi capelli. Il suo viso, e poi le sue labbra. <<E' da un po' di giorni che cipenso..>>

<<A cosa? A cosa pensi?>>

<<Questo bambino può essere tuo come può essere di Lucky.>>

Senza dire neanche una parola Carter si allontana.

Prende una sigaretta, la accende, e poi va sul terrazzo.

Bevo un bicchiere d'acqua cercando in qualche modo di portare via l'ansia, ma tutto quello che riesco a fare è smettere di bere per riuscire a non vomitare subito dopo.

Raggiungo Carter fuori: è a metà sigaretta e fissa il cielo stellato.

<<Ti prego dimmi qualcosa..>>

Si volta. <<Due sono le cose, e sta a te decidere.>>

<<Decidere? Decidere cosa?>> Chiedo confusa.

<<Dato che il bambino può essere mio come può essere suo.. sta a te decidere con chi vuoi crescerlo, e devi deciderlo adesso, non aspetto nove mesi. O io, o Lucky.>>



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