Appena mi sveglio prendo il telefono e guardo immediatamente l'ora.
Sono le dieci.
Ho passato quasi tutta la notte a parlare con mio fratello, ed è stato bello.
Era da tantissimo che non passavamo un po' di tempo da soli io e lui. Ne avevo bisogno, mi ha fatto stare bene.
Forse è l'unico che mi capisce..
Mi dirigo subito in bagno, ma quando apro la porta faccio un salto.
<<Merda,scusami!>>
Che figura.
Lucky è davanti allo specchio e non ha nulla addosso, se non un semplice asciugamano che gli avvolge i fianchi.
<<Tranquilla. Entra.>>
Ma meglio di no. Che dici Lucky?
Lui apre del tutto la porta, e io cerco di distogliere lo sguardo da lui.
<<Torno dopo, ti lascio stare.>>
<<No,tranquilla. Se devi andare in bagno esco un attimo.>>
<<Non c'è problema, faccio dopo.>>
Lucky cerca di staccarsi il cerotto dal sopracciglio stringendo gli occhi. <<Che male, cazzo.>>
<<Aspetta.>>Mi avvicino per aiutarlo. <<Lascia fare a me, ti aiuto.>>
Gli stacco delicatamente il cerotto e gli disinfetto immediatamente il taglio. Guardando meglio il suo viso da vicino mi rendo conto di quanto sia veramente grave la situazione.
Mi viene un crampo allo stomaco e sospiro.
<<Tutto bene?>>
<<Ho qualche crampo..>> Rispondo, cercando di chiudere il discorso e non parlare del bambino. Gli farebbe solo che male. <<Ecco qua..lo messo bene l cerotto?>>
<<Grazie mille.>> Poi prende la crema e se la passa sul labbro.
Imbarazzata mi guardo intorno.
<<Comunque gli altri sono andati a fare colazione fuori.. dovrebbero tornare a breve.>>
<<Capito..>>Non so che dire. <<Beh.. vado a vedere cosa c'è da mangiare..>>
<<Aspetta.>> Lucky mi prende la mano e mi fa voltare verso di lui, si avvicina a me e poi mi guarda dritto negli occhi. <<Sei un po' agitata vedo..>>
<<Non è agitazione, solo che sai.. sei davanti a me con addosso solo un asciugamano.>>
<<Quindi?>>
<<Quindi..ecco..>> Mi tocco i capelli e cerco di non guardarlo. Mi rende nervosa.
<<Ti imbarazza il fatto che ho solamente un asciugamano addosso?>>
Annuisco. A chi non imbarazzerebbe?
Continua a parlare,sorridendo. <<Se fossi la mia ragazza a quest'ora saresti anche tu senza vestiti.>>
Mi viene da ridere.<<Esageri un pochettino con le parole. Non credi?>>
<<Esagero perchè dico la verità?>>
Alzo gli occhi al cielo. Riesce sempre a farmi stare zitta, in un modo o nell'altro.
Mi volto e vado in cucina a vedere cosa c'è da mangiare e dopo pochi minuti mi raggiunge.
Ha fatto un passo in più stavolta. Ha solo i pantaloni della tuta. Sto inziando a pensare che lo faccia apposta.
Sono una donna, sono anche io di cuore debole!
<<Hai dormito bene stanotte?>>
Scuoto la testa.<<Sono stata tutta la notte sul divano con Bryan.>>
<<Wow, stare tutta la notte sul divano con una persona significa che ne avevate di cose da dirvi!>>
Poso la tazza e mi metto davanti a lui. <<Parlavamo di te.>>Incorcio le braccia e le riporto al petto.
Aggrotta le sopracciglia. <<Di me?>>
<<Sì di te. Di tutto il casino che è successo.>>
Lucky alza gli occhial cielo e sbuffa, io invece non aggiungo altro. Non ne ho voglia.
<<Posso fare una cosa?>>
<<Okay..>>
All'improvviso Lucky appoggia una mano sulla mia pancia. <<Davvero qui dentro non c'è mio figlio?>>
<<Ti prego..non iniziare..>>
<<Sarei stato un padre perfetto Serena. Non ti avrei fatto mancare nulla. Perchè hai scelto lui?>> Si avvicina ancora di più a me.
<<Mi dispiace.. io..>>
Mi appoggia l'altra mano sulla guancia. <<Non sai quanto vorrei baciarti in questo momento. Tutto questo è una condanna per me, una lenta condanna..>>
Realizziamo dopo che il rumore che abbiamo sentito è la porta di casa.
Meryl appare in cucina con una borsa della spesa e si ferma a guardarci. Ha gli occhi spalancati.
<<Allontanatevi!>>Esclama in un sussurro. <<C'è Carter. Per l'amor di Dio, se vi vede scoppia una casino!>>
<<Meryl, hai bisogno?>> Io e Lucky ci allontaniamo, mentre Carter raggiunge la mia amica.
Meryl chiude gli occhi, Carter invece ci guarda confuso.
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A STORM INSIDE ME 3
FanfictionSerena e Lucky sono sempre più distanti. Lei è incinta, e nonostante l'amore che prova per il ragazzo che le ha rubato il cuore cerca di stargli il più lontano possibile per evitare di ferirlo ancora di più. Lui cerca di non pensare alla situazione...