CAPITOLO 68

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LUCKY


<<Mamma mia, che ansia..>> Meryl tiene la mano a Bryan. <<Sentirla così urlare mi fa male al cuore.>>

<<Non dirlo a me.>> Bryan si alza. <<E' normale che urla così?>>

<<Sì.>>Si intromette Nina. <<E' normalissimo, sta soffrendo!>>

Sono agitato tanto anche io. L'idea che Serena soffra in quel modo non mi fa stare bene..

Avrei voluto esserci io lì dentro con lei, eppure sono qui fuori..

Ingiusto il destino, vero?

Sentiamo alcuni minuti di silenzio e poi il pianto del bambino.

Tutti ci guardiamo e sorridiamo anche se io nel profondo del cuore sono triste.

<<Oh..>> Bryan si mette le mani davanti al viso. <<E' nato mio nipote..non ci credo.>>

Meryl batte le mani e saltella. <<E' nato! E' nato! Diventerò zia!>>

Mentre parlo con Dave, Carter esce dalla stanza con quella che dovrebbe essere l'ostetrica e subito dopo la mamma di Serena che si dirige subito verso suo marito.

Carter ha la faccia distrutta, stanca, e un po' tesa. Ha gli occhi lucidi e appena inizia a parlare con la signora accanto a lui si toglie la mascherina e si mette le mani in tasca.

Come cazzo ha fatto Serena a innamorsarsi di uno così?

Non capisco bene di cosa parlano, ma so che riguarda il nome del bambino.

Se solo Meryl parlasse più piano riuscirei ad ascoltare..

<<Come sta Serena?>> Chiede a sua mamma. <<L'abbiamo sentita..>>

<<Oh.. è distrutta.. ha pianto tantissimo e ha sofferto tantissimo.>>

Sbuffo. Perchè sono qui?

<<Ma il bambino è la perfezione. Il viso è uguale a Serena, ma ha gli occhi di Carter.>>

Okay, non posso farcela.

Mi alzo e inizio a camminare avanti e indietro. Mi tengo occupato con il telefono ma il mio pensiero va sempre a lei.

Lo sapevo, non sarei dovuto venire.

Carter finisce di parlare con l'ostetrica: fa per entrare ma Bryan lo ferma. <<Ehy,come sta mia sorella?>>

<<Sta bene. E'molto stanca, si è sforzata davvero tanto. Esco tra poco, ora vado un attimo da lei.>>

Passa più o meno mezz'ora da quando Carter è lì dentro.

Vorrei tanto vedere lei, anche se so che non è possibile.

Vorrei abbracciarla,stringerla forte, dirle che la amo da morire.. ma non posso, non posso fare niente di tutto ciò.

Finalmente Carter esce e si siede in sala d'aspetto con noi, nel mentre i suoi genitori entrano nella stanza. <<Ragazzi, Serena sta bene il dottore ha detto che è molto debole perchè si è sforzata davvero tanto..>>

<<E' maschio o femmina?>> Chiede Meryl curiosa. <<Nove mesi che aspettoquesta risposta..>>

<<E' femmina.>>

<<Non ci credo..>> Bryan abbraccia Carter. <<Ottimo lavoro!>>

<<Nome?>>Domanda Nina.

<<Linda.>>

Mi allontano un attimo da loro, non riesco a sentire a parlare dell'ottimo lavoro che ha fatto quell'essere.

Forse dovrei andarea casa, non me la sento di riamanere qua.

Appoggio la schiena al muro e fisso Carter.

Odio, invidia,dolore.. non lo so, sono confuso, tanto confuso, vorrei entrare in quella stanza e baciarla.

Ma non posso.. non c'è più speranza tra noi, ce lo siamo detti entrambi.

La mamma è il papà di Serena escono dalla camera mentre, subito dopo, alcune dottoresse entrano e sentiamo di nuovo la bambina piangere.

Una delle due dotteresse esce dalla stanza e si guarda in giro: io prendo il telefono e inizio a chattare con mio cugino.

<<Lucky Smith?>>

Alzo di colpo latesta.

<<Sono io,perchè?>>

<<La signorina Collins vuole vederla.>>

Spalanco gli occhi e aggrotto le sopracciglia. <<Oh..>> Guardo Carter, che però non dice nulla. <<Perchè vuole vedermi?>>

<<Non lo so, ci ha chiesto se poteva vedere un certo Lucky Smith, sembrava molto disperata.. noi non potremmo fare entrare gli amici, solo il marito,ma insiste che vuole vederla..>>

<<Va bene,okay.>>

<<Solo questione di dieci minuti però..>> Poi dedica l'attenzione a Carter. <<Ah, proprio lei cercavo, può venire nell'altra stanza con me? Abbiamo visitato la bimba, visto che Collins adesso è occupata ad allatarla volevo parlare del peso di Linda..>>

<<La sta allattando?>> Interrompo il loro discorso. <<Beh.. se sta allattando meglio che entro dopo..>>

Carter sbuffa. <<Ti imbarazzi per caso? Non mi sembra che quando te la sei portata a letto ti sei tanto imbarazzato.. visto che hai anche filmato tutto.>>

La donna accanto a noi, decisamente scioccata, ci guarda sbalordita.

<<Carter.. non mi sembra né il momento né il luogo..>>

<<Vai, perchè dopo devo entrare io, e quando entro io tu non ci devi essere.>> Poi, se ne va. Mi giro a guardare Carter mentre segue la dottoressa che a sua volta si gira e mi lancia un'occhiata di sfida.



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