La serata è andata al meglio.
Abbiamo mangiato, aperto i regali, poi di nuovo mangiato.. il classico del Natale insomma: di bene in meglio direi!
<<Allora tu non vieni a casa Bryan?>> Chiedo a mio fratello e lui scuote la testa.
<<Mi fermo a dormire qua così aiuto anche Meryl a mettere in ordine.>>
<<Ah..okay..>> Siamo rimasti io, Meryl, Bryan e Lucky e Nina. Tutti gli altri sono andati a ballare, mentre Carter è dovuto andare a casa prima perchè domani lavora.
<<Non puoi rimanere con noi?>>
<<Domani mattina devo studiare. Non fa niente, non ti preoccupare..>> Mi metto la giacca e prendo la borsa.
Lucky e Nina compaiono in tavernetta, erano in giardino a fumare.
Vedo Lucky mettersi la giacca. <<E' stato un piacere. Grazie della cena Meryl e grazie del regalo.>> Poi si volta verso di me. <<Vai a casa anche tu?>>
<<Già.>> Guardo Bryan. <<Peccato che qualcuno doveva accompagnarmi.>>
<<Se hai bisogno di un passaggio te lo do volentieri..>>
<<Oh..>> D'istinto gli sorrido. Guardo intensamente i suoi occhi blu. <<Grazie mille. Sei gentilissimo.>>
<<Andiamo allora!>> Salutiamo e scendiamo le scale.
Saliamo in macchina e Lucky mette subito in moto.
Usciamo dal parcheggio e imbocchiamo la strada per andare a casa. <<Grazie, davvero.>>
<<Mi fa piacere. Allora? Che mi racconti? L'ultima volta che ci siamo parlati non è andata poi così tanto bene..>>
Cambio subito discorso. <<Va tutto al meglio. A parte lo studio: sono un po' indietro.>>
<<Anche io, ultimamente ho la testa fra le nuvole.>>
<<Non dirlo a me.>> Guardo fuori dal finestrino. <<Mi fa così strano avere una conversazione normale con te.>>
<<A me invece fa parecchio strano non avere più niente a che fare con te.>>
Mi volto a guardarlo. Il chiaro di luna illumina il suo viso. <<Mi dispiace così tanto..>>
<<Anche a me dispiace Serena..>> Poi appoggia una mano sulla mia. <<Mi manchi da morire.>>
Vorrei urlare in questo momento.
Gli manco da morire, e anche lui mi manca da morire! Dio se mi manca! Ma non posso fare nulla. Non posso fare nulla per renderlo felice..
Arriviamo finalmente a casa mia ed io sospiro.
Apro la borsa per cercare le chiavi, ma nulla. <<Scherziamo vero?>>Dico a voce alta. <<Merda!>>
<<Cosa succede?>>
<<Le chiavi!>> Prendo il telefono e chiamo mio fratello, ma non risponde.
Provo una seconda volta, ma mi da la segreteria.
<<Non ci credo.>>
<<Come i primi tempi.>> Lucky scoppia a ridere.
<<Proprio così.>> Annuisco. <<Fa ridere tutto questo, vero?>>
<<Abbastanza. Dai vieni, ti porto a casa di Meryl.>>
Se solo i miei non fossero andati a Brooklyn..
Sbuffo e poi salgo in macchina. Passiamo tutto il tempo in silenzio e quando Lucky mi porta davanti casa di Meryl la macchina di mio fratello non c'è.
<<Ma dov'è finito? Ha detto che mettevano in ordine!>>
<<Mi sa che sono andati a ballare anche loro..>> Lucky appoggia le mani al volante. <<Se vuoi posso provare a chiamare Meryl,magari lei sente il telefono e ti posso portare da loro..>>
<<No grazie, sarebbe inutile: Meryl non sentirebbe il telefono e non ti faccio girare tutte le discoteche di New York per un paio di chiavi!>>
<<Quindi? Sono costretto a prestarti un letto?>>
Il cuore batte forte. Mi viene da ridere perchè mi ricorda proprio quando tutto andava bene. Quando tra noi stava nascendo un qualcosa. <<Siamo di nuovo da capo caro Smith.>>
<<Sarò più cortese stavolta.>> Lucky cerca di trattenere la risata.<<Signorina Collins, vuole venire a dormire a casa mia? Stavolta la camera degli ospiti è disponibile, giuro.>>Appoggia una mano sul petto con fare teatrale.
Scuoto la testa. <<Che scemo che sei!>>
Sono in mezzo a due fuochi.
Due fuochi che bruciano in continuazione e se continuano così, rischio di bruciarmi anche io.
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A STORM INSIDE ME 3
FanfictionSerena e Lucky sono sempre più distanti. Lei è incinta, e nonostante l'amore che prova per il ragazzo che le ha rubato il cuore cerca di stargli il più lontano possibile per evitare di ferirlo ancora di più. Lui cerca di non pensare alla situazione...