CAPITOLO 24

8.7K 331 279
                                    


La serata è andata al meglio.

Abbiamo mangiato, aperto i regali, poi di nuovo mangiato.. il classico del Natale insomma: di bene in meglio direi!

<<Allora tu non vieni a casa Bryan?>> Chiedo a mio fratello e lui scuote la testa.

<<Mi fermo a dormire qua così aiuto anche Meryl a mettere in ordine.>>

<<Ah..okay..>> Siamo rimasti io, Meryl, Bryan e Lucky e Nina. Tutti gli altri sono andati a ballare, mentre Carter è dovuto andare a casa prima perchè domani lavora.

<<Non puoi rimanere con noi?>>

<<Domani mattina devo studiare. Non fa niente, non ti preoccupare..>> Mi metto la giacca e prendo la borsa.

Lucky e Nina compaiono in tavernetta, erano in giardino a fumare.

Vedo Lucky mettersi la giacca. <<E' stato un piacere. Grazie della cena Meryl e grazie del regalo.>> Poi si volta verso di me. <<Vai a casa anche tu?>>

<<Già.>>  Guardo Bryan. <<Peccato che qualcuno doveva accompagnarmi.>>

<<Se hai bisogno di un passaggio te lo do volentieri..>>

<<Oh..>> D'istinto gli sorrido. Guardo intensamente i suoi occhi blu. <<Grazie mille. Sei gentilissimo.>>

<<Andiamo allora!>> Salutiamo e scendiamo le scale.

Saliamo in macchina e Lucky mette subito in moto.

Usciamo dal parcheggio e imbocchiamo la strada per andare a casa. <<Grazie, davvero.>>

<<Mi fa piacere. Allora? Che mi racconti? L'ultima volta che ci siamo parlati non è andata poi così tanto bene..>>

Cambio subito discorso. <<Va tutto al meglio. A parte lo studio: sono un po' indietro.>>

<<Anche io, ultimamente ho la testa fra le nuvole.>>

<<Non dirlo a me.>> Guardo fuori dal finestrino. <<Mi fa così strano avere una conversazione normale con te.>>

<<A me invece fa parecchio strano non avere più niente a che fare con te.>>

Mi volto a guardarlo. Il chiaro di luna illumina il suo viso. <<Mi dispiace così tanto..>>

<<Anche a me dispiace Serena..>> Poi appoggia una mano sulla mia. <<Mi manchi da morire.>>

Vorrei urlare in questo momento.

Gli manco da morire, e anche lui mi manca da morire! Dio se mi manca! Ma non posso fare nulla. Non posso fare nulla per renderlo felice..

Arriviamo finalmente a casa mia ed io sospiro.

Apro la borsa per cercare le chiavi, ma nulla. <<Scherziamo vero?>>Dico a voce alta. <<Merda!>>

<<Cosa succede?>>

<<Le chiavi!>> Prendo il telefono e chiamo mio fratello, ma non risponde.

Provo una seconda volta, ma mi da la segreteria.

<<Non ci credo.>>

<<Come i primi tempi.>> Lucky scoppia a ridere.

<<Proprio così.>> Annuisco. <<Fa ridere tutto questo, vero?>>

<<Abbastanza. Dai vieni, ti porto a casa di Meryl.>>

Se solo i miei non fossero andati a Brooklyn..

Sbuffo e poi salgo in macchina. Passiamo tutto il tempo in silenzio e quando Lucky mi porta davanti casa di Meryl la macchina di mio fratello non c'è.

<<Ma dov'è finito? Ha detto che mettevano in ordine!>>

<<Mi sa che sono andati a ballare anche loro..>> Lucky appoggia le mani al volante. <<Se vuoi posso provare a chiamare Meryl,magari lei sente il telefono e ti posso portare da loro..>>

<<No grazie, sarebbe inutile: Meryl non sentirebbe il telefono e non ti faccio girare tutte le discoteche di New York per un paio di chiavi!>>

<<Quindi? Sono costretto a prestarti un letto?>>

Il cuore batte forte. Mi viene da ridere perchè mi ricorda proprio quando tutto andava bene. Quando tra noi stava nascendo un qualcosa. <<Siamo di nuovo da capo caro Smith.>>

<<Sarò più cortese stavolta.>> Lucky cerca di trattenere la risata.<<Signorina Collins, vuole venire a dormire a casa mia? Stavolta la camera degli ospiti è disponibile, giuro.>>Appoggia una mano sul petto con fare teatrale.

Scuoto la testa. <<Che scemo che sei!>>

Sono in mezzo a due fuochi.

Due fuochi che bruciano in continuazione e se continuano così, rischio di bruciarmi anche io.


A STORM INSIDE ME 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora