Nessuno dice una parola.
Tutti mi guardano con espressione sbigottita, e posso capirli.. come si può cercare di fare finta di niente quando si è presenti davanti queste scene?
A dire il vero mia mamma ha tolto le parole di bocca anche a me..
Negli occhi di Lucky leggo la confusione, un po' come negli occhi di tutti.
<<Cosa significa?>> Chiede Lucky spostando lo sguardo da me e mia madre. <<Qualcuno può spiegarmi?>>
<<Merda.>> Sussurra mio fratello e si tocca la fronte. <<Questo si che è un casino..>>
<<Io..>> Mia mamma posa il bicchiere e si sistema la giacca. Forse ha capito che doveva stare zitta. <<Pensavo..>>
<<Cosa? Cosa pensavi mamma? Possibile che tu non riesci mai a farti gliaffari tuoi? Mi hai sbattuta di casa, mi hai trattata da schifo, e adesso? Arrivi qua e come se niente fosse inizi a raccontare davanti a tutti della mia vita privata? Ma con che faccia fai tutto questo?>> Non voglio essere dura con lei, ma deve capire che sono cose mie e lei non deve mettersi in mezzo.
Deve capire che lei non ha il diritto..
<<Io..scusatemi..>> Lucky prende la giacca di pelle ed esce dal locale.
<<Vai da lui Serena. Ha il diritto di sapere..>> Mi dice Carter accarezzandomi la spalla.
So che potrò sempre contare su di lui, per qualsiasi cosa.
Corro fino all'uscita e appena apro la porta lo trovo seduto a terra con la sigaretta in mano.
Sta guardando il vuoto, e appena mi vede sospira.
<<Ti prego Serena, vai dentro, non ne ho voglia.>>
<<E invece dobbiamo parlare..>> Mi avvicino a lui. <<So che è il tuo compleanno e so anche che te l'ho appena rovinato..>>
Mi interrompe. <<Cosa voleva dire tua madre con quella frase?>>
<<Lucky..non è così facile dirlo..>>
<<Devo ripeterti la domanda?>>
Carter ci raggiunge e appena Lucky lo vede si alza.
<<Fermati.>>
Lucky si scansa dalla sua presa. <<No ma dico, vi siete messi d'accordo?>>
<<Dobbiamo parlarti..>>
<<Decidetevi. Prima vuole parlarmi Serena, poi tu, tutto ad un tratto vi siete ricordati che esisto anche io? Visto che eravate così tanto occupati..>>
<<Lucky,porca miseria, fai il serio!>> Esclama Carter, e io vorrei ridere per il suo modo assurdo di sgridare il ragazzo di fronte a lui. <<Si tratta di una cosa seria, perciò smettila di fare tanto l'altezzoso, siediti, e senti cos'ha da dirti Serena. Anzi,devi anche ascoltare cosa ho da dirti io visto che in questo casino ci siamo dentro tutti e due!>>
<<Okay, okay.. calmati.>> Lucky si siede e Carter si accomoda accanto a lui.
<<Allora..ho questo dubbio da un po' ma non ho mai avuto il coraggio di dirtelo.. sai con tutta la situazione tra noi e.. beh..>>
<<Taglia corto.>> Lucky, con tono strafottente sbuffa. <<Non le sopporto le persone che tirano alle lunghe le cose.>>
<<Alzati.>>
<<Perchè dovrei?>>
<<Lucky, alzati perfavore!>> Alzo la voce, e la gente che passa accanto a noi si gira per guardarmi.
Lo so.. sembro una pazza.. ma non so più come gestirla questa situazione!
Mi sento come in prigione. Sto tenendo a freno tutto: ogni mia emozione, ogni mio gesto, i miei sentimenti.. tutto. Ho paura, ho tanta paura di seguire il mio cuore perchè so che ferirò sempre qualcuno.
Lucky si alza e si posiziona davanti a me. <<Ora però parla, tiprego!>>
<<Dammi la mano.>>
Lui appoggia la sua mano sulla mia e poi gliela poso sulla pancia.
<<Questo bambino può essere di Carter, come può essere tuo..>>
Lucky, senza dire una parola mi guarda dritto negli occhi, intanto io continuo a parlare.
<<Lo so.. so che ti ho rovinato il compleanno, e ti chiedo scusa. Te lo avrei detto più avanti.. solo che è difficile per me, capisci?>>
Una lacrima gli riga il viso e finalmente sento di nuovo la sua voce.<<Se questo bambino è mio.. è il più bel regalo che potessi ricevere..>>
D'istinto guardo Carter che, ancora seduto, mi rivolge un sorriso.
E io lo so, è un sorriso pieno d'amore.
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A STORM INSIDE ME 3
FanfictionSerena e Lucky sono sempre più distanti. Lei è incinta, e nonostante l'amore che prova per il ragazzo che le ha rubato il cuore cerca di stargli il più lontano possibile per evitare di ferirlo ancora di più. Lui cerca di non pensare alla situazione...