A STORM INSIDE ME 3

CAPITOLO 17

Senza dire una parola Carter mi guarda.

Inizio a pensare a tutte le cose possibili e negative, respiro velocemente e il petto inizia a fare ancora più male.

Appoggio una mano sul cuore, è lì che sento male, e Carter si avvicina. <<Va tutto bene?>>

<<No. Non va tutto bene, okay?>>

<<Stai calma Serena.. peggiori le cose..>>

Scherza, vero?

<<Peggioro le cose? Carter, io prima ti ho fatto una domanda e tu non mi hai risposto. Cosa dovrei pensare? Voglio sapere come sta mio figlio,cazzo!>>

<<Sì okay. Però stai calma..>>

 Annuisco e lui finalmente inizia a parlare. <<Sono stati giorni difficili. Sia per me, che per tutti gli altri, te lo assicuro, ma soprattutto sono stati giorni complicati anche per i dottori. Non sapevo se riuscivano a salvarti, ci sono state tante complicazioni..ormai tutti eravamo rassegnati sul fatto di perderti. Anzi.. di perdervi.>> Mi accarezza la pancia, e io mi calmo un po'.

<<Un giorno il dottore è venuto in sala d'attesa e ha chiesto se c'era il padre del bambino.. ovviamente io e Lucky eravamo in piena confusionee non sapevamo cosa dire.. alla fine gli abbiamo spiegato tutto il casino e lui ha proposto di fare subito il test di paternità..>>Fa una pausa, e poi rinizia a parlare. <<Il test si può benissimo fare durante la gravidanza. Tu ormai sei incinta già da un po' di settimane.. perciò io e Lucky abbiamo pensato di..>>

<<Di?>>

<<Di fare il test. Lo so, dovevamo aspettare, ma cerca di capirci. Non possiamo aspettare nove mesi, diventerebbe tutto complicato, sia per te, che per noi.>>

<<Vai avanti.>> Sto perdendo la pazienza.

 Carter di prendermi la mano, ma io mi scanso. <<Il bambino sta bene. Sta benissimo. Ma io e Lucky insieme ai dottori abbiamo deciso di fare il test. Hanno fatto dei prelievi..>>

Sono sollevata, e felice che il bambino stia bene. Ma Lucky e Carter non avevano il diritto..

<<Come vi siete permessi? Avete approfittato del fatto che io ero in coma. Vi siete approfittati di me!>>

<<Pensi che per me sia facile? Pensi che per Lucky sia facile? Smettila di pensare sempre e solo a te stessa Serena! Okay, il bambino è tuo, ma è anche mio mio.. oppure di Lucky e entrambi abbiamo il diritto. Fattene una ragione!>>

<<Vi costava tanto aspettare?>> Urlo. Furiosa. <<Aspettare che io stessi meglio, aspettare che le cose si calmassero!>>

<<Aspettare? Basta aspettare!>> Carter si alza buttando a terra la sedia. <<Sai cosa? Sono stufo. Stufo del tuo carattere, stufo di vedere che pensi solo ed esclusivamente a te stessa. Stufo di vedere che corri prima tra le mie braccia, e poi tra le braccia di Lucky. Sono veramente stufo.>>

Loso, lo vedo.

Ultimamente Carter è moltro stressato e non fa altro che essere agitato. Mi dispaice trascinarlo dentro i miei problemi, ma è l'unco che si è veramente preso cura di me senza nessuno sforzo.

E'stato tutto naturale, e a me è piaciuto sentire l'amore che i dava Carter.

Nonostante tutto, nonostante i danni, nonostante ogni cosa è stato capace d idarmi tanta positività.

So che ci tiene a me. Lo vedo. Lui me lo dimostra.

<<Carter, io non sono in una bella situazione..>>

<<Lo so. Ma non puoi pretendere di tenere me e Lucky. Fino alla nascita del bambino. Probabilmente Lucky ci sta volentieri ai tuoi giochetti ma io no.>> Carter si dirige verso la porta.

<<Dove vai?>> Chiedo.

Non ho più parole, non so più che cosa dire. Sono confusa, ferita da tante cose..

<<Me ne vado. Tanto con te non si può ragionare. E sai perchè? Perchè pensi solo ed esclusivamente te stessa.>> Appoggia la mano sulla maniglia della porta. <<Ah.>> Si volta e mi guarda con indifferenza. <<L'esito del test arriverà la settimana prossima.>> Poi esce.

Prendo la bottiglia di vetro sopra il comodino e la lancio a terra.<<Merda!>> Sbraito.

Mi distendo e mi prendo la testa fra le mani. Mi rendo conto solo ora quanto mi manca la vita di prima.

Quantomi manca l'estate dai miei cugini.

Quanto mi manca stare in camera a leggere.

Quanto mi manca la vita prima di Lucky..

Quanto mi manca Carter in questo istante.