capitolo 52

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***Ginevra***

... Fermarsi

"Devo ammettere che rivedendoti capisco perché mio figlio è attratto da te, sei molto bella Ginevra."

"Signora De Santis, in cosa posso esserle utile?" Chiedo cortese, mentre diecimila domande affollano la mia mente.

"Non mi fai entrare?" Ribatte lei guardandosi intorno per sottolineare che siamo in strada.

"Mi piacerebbe, ma devo essere a lavoro tra mezz'ora, non ho molto tempo da dedicarle." E neanche voglio trovarlo.

"Non preoccuparti bastano cinque minuti per quello che devo dirti, ma non penso sia il caso di farlo qui."

L'occhiata che lancia alla casa del figlio mi fa capire che non vuole essere vista da lui e preannuncia una discussione sgradevole.

Apro il portone e le faccio strada, la invito a entrare, ma non ad accomodarsi, prima finiamo meglio è.

"La ascolto."

"Alessandro lunedì mi ha raccontato di voi, sostiene che dopo la rottura con Tamara avete avuto un breve flirt, e che lei ha erroneamente attribuito a questo la loro separazione. Mi ha assicurato che non era niente di serio e che non ho motivo di preoccuparmi. Non combaciando la sua versione con quella di Tamara, ho fatto in modo di metterli a confronto durante una cena, ieri. Non li avevo mai visti insieme, devo dire che hanno molte cose in comune, ma questa è solo una mia considerazione, scusami. Tornando al punto, dopo aver sentito loro, vorrei che fossi tu a dirmi come stanno le cose?"

"Non ho nulla da dirle signora, mi dispiace che lei abbia sprecato il suo tempo." Mi calo nella parte che mi riesce meglio, quella indifferente della Regina di ghiaccio, e nascondo il tumulto di emozioni che mi sta invadendo.

"Immaginavo che saresti stata reticente, ma è semplice la risposta che devi darmi, state insieme o no?"

"Posso dirle signora, che il tempo a sua disposizione è scaduto e nient'altro." Le rispondo aprendo la porta e indicandole l'uscita.

"Non così in fretta, Alessandro mi ha detto che lunedì era a casa tua perché tu gli hai chiesto di venire a prenderti alla stazione, vorrei pregarti di non infastidirlo con le tue richieste, hanno anticipato il suo prossimo incontro e ha bisogno di restare concentrato sui suoi allenamenti, ci siamo capite?"

"Buona giornata signora."

Le tendo la mano e lei la ignora uscendo da casa infuriata per le mie mancate risposte, giunta nel pianerottolo si volta e aggiunge: "Se realmente provi qualcosa per mio figlio stagli lontana, tu non sei un bene per lui, lo hai dimostrato venerdì all'incontro e lo dimostrano anche le bugie che mi ha raccontato per starti accanto."

Chiudo la porta mentre ancora lei mi guarda, non la sbatto, anche se vorrei scardinarla e impongo al mio corpo di compiere le azioni necessarie a raggiungere il mio posto di lavoro.

***§***

Arrivo e trovo Clarissa ad aspettarmi, le basta uno sguardo per capire che qualcosa non va.

"Che succede? Sembra tu abbia visto un fantasma."

Devo dirlo a qualcuno prima di esplodere e mi confido con lei.

"Ho ricevuto la visita della signora Elisa De Santis."

"Stai scherzando?"

"No!"

"Che cosa voleva da te?" Chiede preoccupata.

"Cercava di capire se il figlio le aveva mentito affermando che tra noi non c'è niente."

L'ultimo RoundDove le storie prendono vita. Scoprilo ora