capitolo 79

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*****Ginevra*****

Vecchie conoscenze

Un giorno, di molto tempo fa, Ester mi disse che in amore vendicarsi di un torto subito era quasi doveroso. Stasera mentre mi vestivo in camera mia, l'ho pensato anch'io, per questo ho rispolverato me stessa e mi sono agghindata a festa, per dimostrare ad Alessandro che quello che è successo oggi tra di noi mi ha spezzata, anzi, mi ha dato gli stimoli giusti per tornare quella di una volta.

Una piccolissima parte di me, scegliendo cosa indossare voleva anche provocarlo, esattamente come volevo fare in bagno, non per vanità, ma per dimostrargli che non solo io mi sono nascosta in questi anni, anche lui l'ha fatto, gettandosi a capofitto in una storia con un'altra.

Io mi sono isolata, lui mi ha sostituita, ma oggi nascosto dietro alla sua rabbia io l'ho sentito il suo amore per me, c'è ancora, è debole, seppellito da errori imperdonabili, ma è ancora lì... vivo.

Il problema adesso che sono chiusa al sicuro nella mia auto è che non so proprio dove andare, potrei chiamare Ester, ma sono certa che si sia già organizzata con Valerio, così come gli altri che saranno con i rispettivi fidanzati.

Alla fine decido di cercare una libreria aperta fino a tardi, ne trovo una che non ho mai visitato, si chiama <<Libriamoci>> cerco l'indirizzo su google e parto sperando di trovare il libro che ho promesso a mia figlia.

Sulla vetrina campeggia una scritta molto bella <<Un libro non è solo carta e parole stampate, è un viaggio bellissimo della mente e del cuore, è un amore impossibile che diventa realtà, è la gioia di un bel finale o il dolore di una fine amara, un libro è un compagno di volo che stabilisce la rotta, sta a te scegliere di seguirla... leggendolo. >>

Entro e mi colpisce la grandezza di questo posto, ci sono scaffali di legno stracolmi di volumi su ogni parete libera e anche in mezzo alla stanza, creano dei lunghi corridoi e proprio alla fine di uno di essi i miei occhi scorgono l'ultima persona al mondo che credevo avrei trovato qui, Chiara Zecchi. Un sorriso si disegna sul suo volto e si lancia tra le mie braccia senza neanche darmi il tempo di realizzare.

"Ginevra, come stai? Sono anni che non ci vediamo, la bambina? Ho visto una sua foto con il padre, è bellissima, ha preso tutto da te. Oddio scusami ti sto riempiendo di domande, ma sono così felice di rivederti."

"Lo sono anch'io, lavori qui?" Le domando evitando di risponderle.

"Sì, questo posto è mio. Ti piace?"

"Molto! Ho una richiesta da farti, mi serve un libro che racconti il film Monster & Co. ce l'hai?"

Mi fa cenno di seguirla e in una stanza a parte trovo tutti i libri per bambini, è un ambiente bellissimo, pieno di colori e piccoli tavolini, c'è un divano e tanti puff, un luogo perfetto per leggere.

"Ti piace?" Domanda ancora Chiara.

"Mia figlia lo adorerebbe."

"Perché non la porti qui lunedì pomeriggio, abbiamo un gruppo di lettura per i bimbi tra i cinque e gli otto anni, so che lei ne ha solo quattro, ma se resti anche tu non ci sono problemi."

"Verremo di certo, grazie per l'invito."

Mi porge il libro che le ho chiesto e mi permetto di osservarla, è molto diversa dall'ultima volta che ci siamo viste, sembra felice, serena e sono veramente contenta per lei.

"Perché mi guardi così? Ho qualcosa tra i capelli?" Chiede preoccupata passandosi le mani tra le lunghe ciocche facendomi ridere.

"No! È solo che ti trovo bene e mi fa piacere."

L'ultimo RoundDove le storie prendono vita. Scoprilo ora