capitolo 42

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Cristiano Caccamo è Samuele Sorrentino

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Cristiano Caccamo è Samuele Sorrentino

*****Ginevra*****

Il Modo Per Andare Avanti

Pensavo che stare un po' in villa avrebbe disteso i miei nervi, immaginavo di fare una lunga cavalcata nella pineta in compagnia di Adrien e di sfogarmi con lui, ma lo tsunami Valentina non era dello stesso parere.

Non appena ha capito che avevo un pranzo di lavoro mi ha scrutata dalla testa ai piedi e ha scosso il capo inorridita.

"Non puoi vedere Samuele Sorrentino vestita così!" Ha esclamato afferrandomi per un braccio e trascinandomi di sopra in quella che fino al mese scorso era la mia stanza.

Ha aperto il mio armadio e scovato un vestito leggero senza bretelle, tagliato sotto il seno e un po' troppo corto. Ci ha abbinato degli stivaletti leggeri alla caviglia e un coprispalle nero, orecchini lunghi, capelli raccolti, trucco sfumato ed ero già in ritardo di dieci minuti.

Per strada ho praticamente volato e una volta raggiunto il ristorante mi sono dovuta scusare e io odio farlo.

Durante la mia precedente collaborazione con la rivista sportiva avevo già lavorato con Samuele, ricordo che con lui andavo d'accordo perché non invadeva mai il mio spazio personale.

E anche durante il pranzo è stato professionale, anche se, non mi sono sfuggite le lunghe occhiate d'apprezzamento che mi ha lanciato ogni tanto, mi verrebbe da dirgli che ho chili di schifezze spalmati in faccia e che sono quelli a fare la differenza, ma rischierei una pessima figura, perciò resto ad ascoltarlo parlare del suo lavoro e rispondo educatamente alle sue domande. Quando arriviamo al dolce, mi spiega cosa vuole dal servizio fotografico di venerdì, scatti dei momenti salienti, quindi dovrò stare attaccata al ring. Ho quasi voglia di imprecare quando commenta che il bel faccino di Alessandro stampato in prima pagina è un ottimo mezzo per aumentare le vendite.

Finito di pranzare mi propone una passeggiata, accetto perché non ho voglia di tornare a casa, di rimettermi a rimuginare, quindi mi godo i raggi tiepidi del sole di aprile.

"È la fotografia il tuo futuro, Ginevra?" Spezza il silenzio con una domanda dalla facile risposta. 

"Sì, è l'unica cosa di cui sono certa. Mi piace guardare il mondo da dietro l'obiettivo, immortalare le sue bellezze. Sin da piccola ho sempre adorato sfogliare gli album realizzati da mia madre e mio nonno, credo fosse inevitabile che mi contagiassero con la loro passione."

"Quanto ti manca per laurearti?"

"Un anno e mezzo circa, ultimamente ho rallentato un po'."

"Hai progetti per dopo?"

"Credo che seguirò le orme materne e me ne andrò un paio d'anni in Francia per la formazione, ma mi piacerebbe anche viaggiare."

"Non dirmi che sei il tipo da anno sabbatico?" Sorride e devo ammettere che ha il suo perché, è un bel ragazzo.

L'ultimo RoundDove le storie prendono vita. Scoprilo ora