EMMASentivo caldo, molto caldo. Volevo girarmi ma non riuscivo a muovermi. Un dolore lancinante pulsava sulle tempie. Aprii leggermente gli occhi, ma la poca luce che entrava dalla finestra mi dava troppo fastidio per cui li richiusi di nuovo. Cercai di riaprire leggermente gli occhi, da quel poco che ero riuscita a vedere non mi trovavo nella mia camera. Cercai di ricordare cos'era accaduto la sera precedente.
Arrivò il primo flashback. Nick che si dava da fare con quella sconosciuta seminuda. Io che bevevo quel drink fortissimo che mi aveva preso Karen, ed infine l'idea assurda di ballare con quel ragazzo. Al ricordo della sensazione di essermi ritrovata nella stessa situazione di due anni fa, mi sentii mancare il respiro. Aprii gli occhi terrorizzata, ma vidi che a tenermi stretta era Nick, che si era addormentato per metà per terra e per metà sul letto. Lo osservai mentre dormiva sereno, nonostante la bruttissima posizione, con un ciocca di capelli che gli ricadeva sul viso.
Altri flashback arrivarono alla mia mente. Nick che tirava un pugno al tipo che mi stava baciando. Lui che l'accompagnava in casa in macchina, io che vomitavo rovinosamente sul pavimento.
Dio che disastro! Vorrei profondare sottoterra! pensai tra me.Eppure nonostante l'inevitabile imbarazzo che provavo, mi sentivo al sicuro lì con lui.
Nick, iniziò a muoversi, poi aprì un occhio. "Tutto bene?" mi chiese con una voce assonnata.
"Tutto bene, solo un gran mal di testa" gli risposi con un filo di voce "Scusa ancora per averti rovinato la serata" dissi imbarazzata.
Lui si alzò stiracchiandosi. "Non ti preoccupare, non era un gran che come festa. Alla prossima però ti tengo d'occhio che non ti metti nei guai" dal mezzo sorriso che aveva fatto, capii che mi stava prendendo in giro.
Ringraziai mentalmente che non avesse fatto nessun accenno a quello che era successo con quel tipo. Provai ad alzarmi dal letto, ma la testa mi faceva un male incredibile, e non mi sentivo un gran che bene.
"Non alzarti" mi disse "Vado a prenderti un'aspirina per il mal di testa. Cosa vuoi per colazione?"
"Veramente non ho molta fame" gli risposi rimettendomi seduta sul letto.
"Lo so, ma non va bene che stai a stomaco vuoto. Ti porto del caffè e dei biscotti" disse senza darmi il tempo di replicare. Non amavo il caffè, soprattutto senza latte insieme, ma forse un po' di caffeina non mi avrebbe fatto male.
NICK
Ero uscito velocemente dalla camera. Non volevo che Emma si rendesse conto di che effetto mi faceva. Quando si era alzata dal letto solo con la maglietta di Liz, che a malapena copriva i suoi fianchi, lasciando in bella vista le mutandine a fiorellini e le gambe affusolate, avevo sentito l'erezione premere dolorosamente contro i jeans. Per fortuna lei non se ne era accorta.
Misi su il bollitore per caffè. Intanto preparai un vassoio con due tazze e dei biscotti.
Quando rientrai in camera, la trovai seduta nel letto, coperta con il lenzuolo per fortuna. Nonostante i capelli sfatti, e le tracce di trucco della sera precedente sul viso, era bellissima."Ecco qua, caffè e biscotti, come promesso" dissi posando il vassoio sulla scrivania.
"Wow, anche la colazione a letto!" scherzò sorridendo. Prese un biscotto e lo immerse nel caffè prima di addentarlo. Il mio sguardo si soffermò sulla sua bocca mentre mordeva il biscotto. Lo distolsi e presi anch'io la mia tazza di caffè."Dov'è Liz?" Mi chiese ad un tratto.
"È andata a casa di Aiden, perché erano a piedi" spiegai.
"Oddio mi dispiace!" Si scusò nuovamente mortificata.
"Non ti dispiacere.. Credo Liz e Aiden non siano affatto dispiaciuti di aver dovuto passare la notte insieme"
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UN PEZZO DEL MIO CUORE#WATTYS2019
RomanceIscritta al primo anno di università a Yale, Emma si trasferisce a Boston insieme a suo padre. Un evento traumatico e un carattere riservato e romantico, l'hanno portata ad essere una ragazza solitaria e convinta a non volersi innamorare. A Yale in...