NICKL'areo decollò. Chiusi gli occhi cercando di regolarizzare il respiro, e nella mente mi ritornarono le parole di Emma durante il volo verso il Montana. Se guardi fuori dal finestrino e ti concentri sul panorama, ti accorgi meno della sensazione di vuoto quando decolla.
Fuori il panorama era veramente stupendo. Il cielo era terso e senza neanche una nuvola. Sotto di me Boston diventava sempre più piccola. L'aereo si stabilizzò e io mi misi gli auricolari con la musica nelle orecchie.
Non riuscivo a concentrarmi neanche sulla musica. Non ero ancora partito e mi mancava già immensamente.Non riuscivo a pensare ad altro che a lei e alla mia dichiarazione della sera precedente. Mi sarei preso a schiaffi da solo. Avevo fatto la figura dell'idiota. Eppure quando si era appoggiata a me e l'avevo abbracciata, mi ero sentito bene, veramente bene.Mi addormentai con il pensiero fisso su di lei. Fu l'annuncio in più lingue di prepararsi per l'atterraggio a farmi sobbalzare, riportandomi alla realtà.
Una hostess passò tra i sedili per assicurarsi che tutti si fossero allacciati le cinture in modo corretto, e dopo pochi minuti l'aereo atterrò.
L'aria calda e un sole splendente mi investirono non appena scesi dall'aereo. A Miami faceva decisamente molto caldo anche se era solo Aprile. Tolsi la giacca e attesi con pazienza l'arrivo dei bagagli.
Una fila di taxi era in attesa fuori dall'aeroporto. Andai dal primo che sembrava essere disponibile. Il taxista caricò i bagagli nel baule e una volta al posto di guida mi chiese dove fossi diretto.
" Madison Street, al numero 85, grazie" gli comunicai.
L'alloggio che mi aveva destinato la Evolution Pro, era al settimo piano di una grande palazzina che si trovava in una zona residenziale di Miami. Il largo viale dove si trovava era costeggiato da villette e palazzine moderne. Dopo aver scaricato i bagagli e pagato il taxista entrai nell'atrio, e chiesi al portiere le chiavi destinate al mio alloggio. Era uomo di mezza età, non molto alto e con pochi capelli in testa."Buongiorno, sono Nicholas Blake, dovrei ritirare le chiavi dell'interno 35" chiesi mentre l'uomo mi continuava a scrutare molto attentamente.
"Eccoti" mi consegno un mazzo con tre chiavi "La più grande, è le chiave del portone principale, questa particolare è quella dell'alloggio, mentre questa più piccola è della porticina dell'ingresso sul retro" poi mi guardò ancora e infine dichiarò "Così tu saresti il nuovo elemento della Evolution Pro?"
"Già, sono stato scelto per uno stage di tre settimane" confermai.
"E' un'ottima opportunità ragazzo, non sprecarla" mi consigliò aiutandomi a caricare i bagagli all'interno dell'ascensore.
Entrato in casa tirai un sospiro di sollievo. Era un alloggio non troppo grande, con un angolo cottura, un tavolo rotondo, la zona giorno con divano e tv; la camera da letto, con un letto matrimoniale e un letto a castello e adiacente un piccolo bagno.
Portai le valigie in camera. Mi stesi sul letto, il viaggio mi aveva stancato parecchio. Presi il cellulare togliendo la modalità aereo.
Subito mi arrivò la notifica del messaggio di Liz. Mi chiedeva se il viaggio fosse andato bene e com'era l'alloggio dove sarei stato. Risposi immediatamente che il viaggio era andato bene, poi inviai alcune foto dell'alloggio.Chiusi la chat con Liz, e la foto del profilo di Emma attirò immediatamente la mia attenzione. Era la foto che avevamo fatto la sera del suo compleanno, sorridente e bellissima. Non riuscii a resistere e gli inviai un messaggio.
Ciao stellina, come stai? Che fai di bello? Io sono appena arrivato e già mi manchi tantissimo
EMMA
Avevo passato la notte insonne, pensando a Nick, alle sue parole. Sentivo i brividi su tutto il corpo, e il cuore accelerare ogni volta che le sentivo risuonare nella mia mente.
STAI LEGGENDO
UN PEZZO DEL MIO CUORE#WATTYS2019
RomanceIscritta al primo anno di università a Yale, Emma si trasferisce a Boston insieme a suo padre. Un evento traumatico e un carattere riservato e romantico, l'hanno portata ad essere una ragazza solitaria e convinta a non volersi innamorare. A Yale in...