Capitolo 39

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EMMA

L'aereo era decollato da appena mezz'ora e Liz si era già addormentata. La sera precedente l'aveva passata insieme a Aiden, che non era partito con noi per la Florida in quanto anche lui impegnato in uno stage, e aveva fatto le ore piccole.

Gli ultimi giorni prima della partenza erano stati un vero incubo per me. Ero veramente nervosa all'idea di rivedere Nick soprattutto perché sapevo che, qualunque cosa gli fosse successo, mi sarebbe piaciuta poco.

Guardai fuori dal finestrino, osservai le nuvole sotto di noi e l'azzurro terso del cielo, perdendomi nei miei pensieri. Nonostante avessi proclamato che Nick fosse solo amico, nella mia mente avevo sognato che quando ci saremmo rivisti in Florida, accadesse come ai protagonisti dei romanzi rosa, con i due protagonisti che si baciano e si confessano amore eterno. Ora invece avevo paura di aver perso anche la sua amicizia.
Mille pensieri continuarono a vorticarmi nella mente nelle ore di volo, non c'era stato modo di placare l'ansia che provavo.
La voce della hostess annunciò l'imminente atterraggio. Liz si svegliò sbadigliando ed io feci un grosso respiro cercando di non farmi prendere dall'ansia.
Una volta scese, ci mettemmo in coda per ritirare bagagli. Avevamo solo due valigie e le recuperammo in fretta. Liz continuava a parlare ma io non riuscivo a sentire neanche una parola presa com'ero dai miei pensieri.

Arrivati al gate, cercai di individuarlo tra le centinaia di persone che andavano e venivano. D'un tratto intravidi i suoi occhi blu, e feci un cenno a Liz. Solo quando arrivammo davanti a lui mi resi conto che non era solo. Una giovane donna bionda, con il corpo di una modella di Vogue, era vicina a lui, il braccio che gli cingeva il fianco, mentre gli sussurrava qualcosa in un orecchio.

Per un attimo sentii franare la terra sotto i piedi, incapace di muovere un solo muscolo. Poi Liz mi trascinò verso di loro, riscuotendomi dal stato di shock in cui ero caduta.

"Ciao Nick, mi sei mancato un sacco" Liz abbracciò Nick con entusiasmo"Però vedo che tu stai benissimo! Sei anche abbronzato"

"In effetti sono stato bene, ma mi siete mancate anche voi" disse Nick, poi indicò la bionda vicino a lui "Lei è Camille, il mio capo" la presentò come nulla fosse.

"Piacere Camille, io sono Liz, la sorella di Nick, e lei è Emma, un'amica di entrambi" disse poi indicando me, che fino a quel momento non ero riuscita a proferire mezza parola.

"Piacere di conoscerti Camille" dissi cercando di non far trapelare quanto fossi sconvolta. "Ciao Nick" dissi poi fulminandolo con lo sguardo "Sono contenta di vedere che queste due settimane in Florida ti hanno fatto bene"

Lui non replicò. Prese le nostre valigie e ci accompagnò al parcheggio, dove le caricò sull'auto di Camille.

Il viaggio fu un vero strazio. Camille continuava a mettergli le mani addosso, mentre lui sembrava mangiarla con gli occhi.

Arrivati di fronte alla palazzina dove alloggiava, scaricò le valigie e ci consegnò le chiavi.

"Ragazze, oggi devo ancora lavorare, perché dobbiamo presentare l'app ufficiale al consiglio di amministrazione, fate come se foste a casa vostra. Io dovrei rientrare per l'ora di cena. Domani vi prometto che vi porterò in spiaggia e a fare un giro di Miami" ci salutò frettolosamente.

Una volta nell'appartamento, dopo aver sistemato le valigie, Liz sospirò. "Mi manca un sacco Aiden." disse con voce sognante "Secondo me, c'è del tenero tra Nick e Camille" proclamò poi.

Deglutii faticosamente cercando di non immaginarmeli insieme. "Dici? E' pur sempre il suo capo" dissi cercando di sembrare indifferente.

"Lei l'ha toccato per tutto il tempo in cui è stato in macchina, e Nick non si è mai fatto troppi problemi" dichiarò lei.
L'immagine di Nick avvinghiato a quella mi fece venire un travaso di bile.
"Vado a sistemare di là" proclamai "Tuo fratello ha ridotto questa casa in un porcile" mi alzai e mi diressi verso la cucina.
C'erano cartoni di cibo da asporto ovunque, pile di piatti accatastate nel lavandino e vestiti sporchi sparsi qua e là.
Iniziai riempendo un sacco dell'immondizia con i cartoni del cibo da asporto, per poi passare a raccogliere i vestiti lasciati in giro. Sprigionavano ancora il suo profumo e mi riportava alla mente i momenti passati insieme. Scossi la testa allontanando il pensiero.

UN PEZZO DEL MIO CUORE#WATTYS2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora