Capitolo 20

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EMMA
Fuori era ancora buio quando mi arrivò il messaggio di Liz che mi stavano aspettando. Presi la mia valigia, la portai giù vicino alla porta, mi infilai il piumino, sciarpa e guanti e poi li raggiunsi in macchina.
Nick mi aiutò a caricare la valigia sopra alle altre nel bagagliaio.
"Brrr che freddo" il vento era gelido e cercai di scaldarmi le mani sbuffando un po' di fiato nel vano tentativo di scaldarle un po'.


"Quando saremo in Montana diventerai un ghiacciolo, se hai già freddo adesso" mi prese in giro Nick.

"Piantala di prendermi in giro, non sei affatto divertente" sbuffai nervosa.

"Come siamo suscettibili questa mattina" continuò a canzonarmi lui.

"Ho sonno e fa freddo, tutto qua" borbottai sempre più indispettita.

"Dai sali in macchina, così ti scaldi e quando saremo sull'aereo potrai dormire tutto il tempo che vorrai"

Lo guardai di sbieco, mentre lui mi diede un buffetto sulla guancia. Salii in macchina, nel posto a fianco del guidatore . Dietro c'erano Liz e Aiden. Liz aveva appoggiato la testa sul petto di Aiden ed entrambi avevano gli occhi chiusi.

"Buongiorno ragazzi" salutai.

"Buongiorno Emma" mi risposero insieme con la voce ancora impastata dal sonno.

Alcuni istanti dopo ci raggiunse anche Nick. Accese la radio sulla prima stazione che avesse un po' di musica, ovviamente natalizia, e partì. Dietro di noi, su un'altra macchina c'erano Tracy, Phoebe e Alice.

Il nostro aereo sarebbe partito tra meno di un'ora e noi eravamo in ritardo, tanto per cambiare. Nick pigiò sull'acceleratore, e iniziò a sorpassare le poche macchine che giravano per strada. Era il giorno dopo Natale e la gente era tutta in casa ancora a dormire, vista l'ora.

Arrivammo in aeroporto appena in tempo per fare il check-in e correre all'ingresso del gate, dopo aver passato gli innumerevoli controlli di sicurezza, e finalmente salire sull'aereo. Arrivammo ai nostri posti tutti trafelati per le corse fatte.

Mi sedetti vicino al finestrino, vicino a me c'era Nick e vicino a lui, Alice la sorella minore di Aiden.

Dietro di noi si erano seduti Aiden, Liz e Tracy, mentre Phoebe era finita dalla parte opposta in mezzo ad una signora anziana e un uomo in carriera.

L'hostess annunciò la partenza e indicò le istruzioni per indossare le cinture di sicurezza, l'aereo iniziò a decollare e io stavo per chiudere gli occhi quando mi resi conto che Nick era palesemente nervoso, e stringeva in maniera compulsiva le cinture.

"C'è qualcosa che non va?" gli chiesi stupita.

"Nulla, solo non amo gli aerei, soprattutto quando decollano o atterrano" disse a denti stretti.

"E' solo una sensazione, io amo guardare fuori dal finestrino, così me ne accorgo di meno" gli confidai.

Lui iniziò a guardare fuori come gli avevo consigliato, e senza quasi rendersene conto la sua mano iniziò a stringere la mia al posto della cintura. "In effetti guardare Boston diventare un piccolissimo puntino e il resto del panorama non è male." disse visibilmente più rilassato.

"Desiderate qualcosa?" ci chiese una hostess, riportandoci alla realtà. Lui staccò la mano della mia senza dire nulla, continuando a guardare fuori.

Alice stava dormendo con gli auricolari alle orecchie e non la considerò nemmeno.

"Un caffè e muffin, grazie" Avevo assolutamente bisogno di un caffè, anche perché l'idea di dormire era svanita nel momento in cui Nick si era seduto accanto a me.

UN PEZZO DEL MIO CUORE#WATTYS2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora