Capitolo 5

44.7K 1.9K 595
                                    

Guardo la sua mano distesa.

"Non preoccuparti. Non ti farò cadere di nuovo." Dice, sghigniazzando.

Assottiglio i miei occhi e gli stringo la mano. "Presley."

"Bene, Presley, credo che dovremmo condividere la stanza per i prossimi quattro giorni. Devi essere più emozionata di così."

Ci stava già provando con me? "Credimi, sono estasiata. Sono stata mandata via dalla mia stanza dell'hotel, meno di un'ora fa, e i miei piedi sono distrutti per aver camminato tutto il giorno. Non potrei sentirmi meglio riguardo a questa situazione." Dico sarcasticamente.

Alza gli occhi al cielo, vedendo che sono di cattivo umore. "Bene, mi cambierò qui, tu puoi andare in bagno e fare tutte le cose da ragazza che fanno le ragazze prima di andare a dormire." Alzo gli occhi al cielo e cammino verso la mia valigia. Tiro fuori una t-shirt, degli shorts e mi avvio verso il bagno. Mi tolgo i vestiti di oggi, e indosso questi. Afferro un'asciugamano e pulisco il mascara, sembrando come se avessi appena pianto. Mi sento come se stessi piangendo, io non voglio davvero essere qui.

Appena ho fatto, ripiego i miei vestiti sporchi e metto la mano sulla maniglia, esitando, perché Harry si sta cambiando a non più di dieci piedi lontano.

"Harry, hai fatto?" Chiedo silenziosamente attraverso la porta, cercando di non svegliare gli altri.

"Sì, puoi venire fuori adesso." Risponde, non piano come me, facendomi brontolare infastidita. Apro la porta per trovare Harry piegato sulla sua valigia, la sua schiena verso di me.

Appena finisce, si guarda intorno e ghigna verso di me. "Cosa?" dico.

"Niente." Dice, e il suo ghigno si trasforma in un cipiglio. "Pronta per dormire?"

"Si." Scavalco i vestiti sparsi nella stanza e salgo nel letto. Harry afferra un cuscino e una coperta del letto, rivolgendomi un altro sorriso, e si stende a terra, appena fuori dalla mia vista. Fisso il soffitto per quelle che sembrano ore, il respiro di Harry è l'unico suono che si sente nella stanza. I suoi respiri pesanti mi fanno capire che lui è ancora sveglio.

"Presley, sei sveglia?" Mi chiede, sbirciando dal bordo del letto.

"No." Dico voltandomi di fronte a lui. "Perché?"

"Sei stanca?"

Assottiglio i miei occhi. Sono tipo le due del mattino, è ovvio che sono stanca. "Non proprio, perché?"

"Vuoi andare al McDonalds?" Chiede, sorridendo diabolicamente.

Spalanco gli occhi. E' una cosa normale per lui? "Sei pazzo?"

"Non sono così pazzo." Si alza dal letto e allunga la sua mano verso di me. "Andiamo, non ti fidi di me?"

"Ti ho appena incontrato."

"Veramente mi hai incontrato ieri, quando ci siamo scontrati."

"Intendi, quando sei corso contro di me?"

"Sappiamo entrambi che tu sei corsa di proposito incontro a me." Dice Harry, sghigniazzando.

"Sì perché io sapevo chi fossi. Con i tuoi capelli afro e il resto." Dico sarcasticamente. Un sorriso cerca di apparire sulla mia faccia.

Lui porta le mani sul suo petto, fingendosi offeso. "Puoi insultare me, ma non isultare i capelli." Allunga le sue braccia, di nuovo. "Ora, vieni o no?" Discuto con me stessa sul rischio che non potrei dormire abbastanza ed essere stanca domani. Oh beh, hakuna matata.

Afferro la sua mano, e mi tira su, saltiamo entrambi giù da letto e infilo i miei infradito. Harry apre la porta molto lentamente cercando di non fare molto rumore. Dopo aver controllato che non ci sia nessuno, mi fa cenno di seguirlo. Camminiamo in punta di piedi attraverso la stanza d'hotel e al sicuro raggiungiamo la porta. Harry afferra una chiave della porta della stanza dal tavolo, ed usciamo fuori.

StalkerStyles (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora