Capitolo 10

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"Sei così stupido!" Esclamo spingendo giocosamente Harry. Strizzo i miei capelli, e anche i vestiti, e mi avvio al cancello. "Alana sarà molto più ubriaca adesso!"

"Rilassati," Risponde, strizzando la sua t-shirt. "Non può essere così ubriaca." stringo gli occhi.

"Non conosci bene Alana." Rotea gli occhi mentre apro il cancello. Usciti fuori in strada, comincio a camminare nella direzione della festa. Harry è al mio fianco e prende la mia mano piccola nella sua grande. Siamo entrambi spaventati di parlare del bacio, o almeno io lo sono. Non sono mai stata in una reazione, figuriamoci baciare. Non so cosa dire su queste cose.

Siamo subito accolti dalla musica forte, e dalle persone ubriache. "Sembra che siamo arrivati." Dico ad Harry quando scendiamo dal marciapiede. "Tu vai a cercarla dentro, io guardo fuori." Gli indico dove deve andare prima di cominciare a camminare. Come un'ora fa, le persone sono ovunque. Non so come faccia Alana a stare in tutta questa confusione. Vedo una chioma di capelli biondi, che si avvia verso la folla. Sono sicura che sia Alana.

"Alana!" Urlo avvicinandomi. "Alan- Ashley?" Esclamo, spalancando gli occhi alla vista degli occhi blu di Ashely Leonard.

"Presley!" Strilla. "Oh mio Dio mi sei mancata! Com'è stata la tua estata? Perché sei bagnata?" Le indirizzo uno sguardo strano. Non è mai stata carina con me. Mi fulmina nei corridoi a scuola, mi anche schiaffeggiato, perché al ragazzo che le piaceva, piacevo io.

"Uh, ciao?"

"Presley, penso che abbiamo cominciato con il piede sbagliato. Credi che possiamo essere amche? Guarda, puoi schiaffeggiarmmi adesso, fallo." Solleva la mia mano, e cerca di darsi uno schiaffo.

"Uh, va bene. Hai visto Alana?" Dico, guardando in giro.

"Non l'ho vista ma posso aiutarti a cercarla!" Esclama, afferrando il mio braccio e tirandomi con lei.

"Oh Dio."

Harry's P.O.V.

"Alana!" Grido, spingendomi tra la folla di persone. Tutti sono troppo ubriachi per riconoscermi. Chiunque ha organizzato questa festa probabilmente sarà arrestato per tutti gli alcolici e la musica alta. "Alana!" Grido di nuovo.

Mi guardo in giro, scannerizzando ogni parte della stanza. Finalmente la vedo, addormentata sul divano. Cammino verso di lei e realizzo che non le scarpe. "Alana, svegliati." Dico, scuotendola. Non si muove. "Alana, andiamo, dobbiamo portati a casa." I suoi occhi svolazzano e si sveglia. Si guarda intorno e cerca di alzarsi, fallendo miseramente. "Oh aspetta un attimo, siediti per un momento."

Mi alzo dalla mia posizione accovacciata e cerco in giro la sua scarpa. Non ho idea di come sia, ma tutti gli altri stanno indossando le loro scarpe, quindi quanto può essere difficile? Cerco di strisciare attraverso tutte quelle persone, cercando la sua scarpa. Con la coda dell'occhio noto un ragazzo di circa sedici anni, che ha in mano un sandalo, e sta quasi per buttarlo dalle scale.

"Scusami!" Dico, cercando di sovrastare la musica. "Per favore posso avere quella scarpa?"

Il ragazzo mi guarda come se avessi due teste. "Uh, sì. Ma n-non credo che questo sia davvero il t-tuo stile. Scusami ragazzo." Farfuglia. Roteo gli occhi in risposta e allungo il braccio per avere la scarpa. La lascia cadere e devo saltare per prenderla. Finalmente ce l'ho in mano, cercando l'altra.

Cerco in cucina e all'ingresso ma non ho fortuna. Prendo il telefono e chiamo Presley.

"Pronto?" Dice dall'altra parte. Posso sentire una ragazza urlare "E' Harry al telefono?!" "Stai zitta." Dice Presley alla ragazza.

StalkerStyles (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora