Capitolo 24

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Stringo forte la mano a Judd quando entriamo nello studio,con Stevie al seguito. “Ci vediamo dopo lo show ragazzi, okay?” Judd annuisce e segue Stevie ai loro posti. Saluto delle persone del sound-tech mentre cammino al mio camerino. Apro la porta e vedo un paio di skinny jeans e una camicetta blu sulla sedia. Entro e chiudo la porta. Passo i vestiti e arrivo in bagno. Mi sciacquo un po’ la faccia prima di tornare nel camerino per cambiarmi. Entro negli jeans. Salto in tondo per cercare di inflilarli. Sospiro, capendo che non saliranno. Tolgo gli jeans e controllo la taglia. Taglia 3. (La taglia 3 americana, è una nostra 36.) Non la mia taglia. Rimetto i miei pantaloncini e apro la porta.

“Uh, Madeline?” chiamo la nostra designer. Si gira e mi sorride quando mi vede. “Um, questi non sono della mia taglia.” Appena pronuncio queste parole, arriva Mr. Cook.

“Non è la tua taglia?” chiede. “Qual è la tua taglia?”

“Sette. (Cioè 40), non tre.” Dico, passando i pantaloni a Madeline. Li prende gentilmente e va a cercarne qualcuno della mia taglia.

“Stai facendo quello che ti ho chiesto, Presley?” mi chiede Mr. Cook. So esattamente cosa intende. Vuole sapere se sto perdendo peso. Nella sua mente, non perdi peso facendo esercizi, ma non mangiando.

“Uh, sì.” Mento. “Ma forse dovresti cambiare i vestiti, e non le ragazze.” Dico, appena arriva Madeline con i miei pantaloni. Li prendo e ritono nel camerino.

**

“Non capisco perché dobbiamo intervistare lei.” Dice Alexander, appena arriviamo nel backstage, aspettando di entrare.

“Perché ha un sacco di soldi.” Gli rispodo. “E, forse, Mr. Cook spera di attaccare bottone con lei.” Sentiamo la familiare musica, ciò significa che dobbiamo salire sul palco.

Dieci minuti dopo, stiamo ascoltando Kim Kardashian che ci parla delle cose che si è comprata per Natale. Appoggio la faccia sul palmo della mano e la ascolto blaterare.

Finalmente l’intervista finisce. Non ho fatto del mio peggio, credo. Sono solo delusa del fatto che il primo show che vedono il diretta Judd e Stevie sia questo. “Ottimo lavoro, Presley!” mi dice uno dei nostri managers.

“Grazie!” esclamo, girandomi verso Stevie e Judd che mi aspettano. “Ragazzi! Gardate io-“ inizio a scusarmi per lo show di questa sera.

“E’ stato divertente!” esclama Judd. “Sei stata brava!” attacca le sue braccia magre attorno a me, e ricambio l’abbraccio.

“Ti sei divertita?” chiedo a Stevie.

“Sì, ma sarebbe stato meglio non sentire Kim Kardashian che parlava della borsa di Prada che ha comprato.”

“Già. E’ probabilmente stata una delle peggiori interviste di sempre.”

“A me è piaciuta quella con i One Direction.” Judd dice. C’è un po’ di silenzio fra noi tre.

“Anche a me.” Gli dico. Lo abbraccio e gli dico che li avrei incontrati dopo che mi sarei cambiata. Comincio a camminare verso  il mio camerino.

“Non puoi farle questo, sta perfettamente bene.” Dice una voce che riconosco come quella di Alexander. Appoggio l’orecchio alla porta, sentendo cosa stanno dicendo.

“Come hai visto,” dice Mr. Cook. “Noi vogliamo che le persone pensino che vada bene avere una taglia 7, come Presley. Ma la società non la pensa così.”

“Beh, che la società si fotta. Non le farò questo. Non dopo tutto quello che le sta già succedendo.” Insiste Alexander.

“Non vogliamo che tu le dica dritto dritto di dover perdere peso, vogliamo solo che tu non la lasci mangiare troppo alla festa di Capodanno.” Dice Mr. Cook. Riesco a vedere che è seduto, di fronte ad Alexander, con le mani in grembo, e un’espressione vuota sul viso.

StalkerStyles (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora