Capitolo 32

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Guardo come Harry trascina la mia valigia in bagno. La apre, e ci mette i miei trucchi, lo spazzolino e qualunque altra cosa di cui avrei avuto bisogno per questa gita. La testa mi fa male mentre mi focalizzo sul suo corpo magro. Esce dal bagno, e mi guarda, i suoi occhi incontrano i miei.

“Hey, non sapevo fossi sveglia.” Dice, mentre lascia cadere la valigia e si siede accanto a me.

“Scusami.” Dico, frugando nel suo collo.

“Perché ti stai scusando?” chiede, alzandosi, così può vedermi meglio.

“Per essere malata. E tu devi fare le valigie per me, e perché devi prenderti cura di me come se fossi un bambino.” Gli dico.

Lui si fa più vicino e accarezza la mia fronte. “Non è colpa tua se sei malata. Non è un problema per me farti le valigie, o prendermi cura di te. Vivo per questo.”

Lo guardo. “Vivi per farmi le valigie?” chiedo. Lui alza gli occhi.

“Non era quello che intendevo, spero tu abbia capito cosa intendevo.” Dice, sopostando la testa in avanti, in modo che possa baciarmi.

“Non posso credere che mi stai baciando, anche se sono malata.”

Bacia le mie labbra di nuovo. “Eh, mi piace baciarti.” Dice.

Questa volta sono io ad alzare gli occhi. “Vediamo se lo dici anche quando sarai malato.”

“Non mi sono mai ammalato.” Comincia.

“E’ la bugia più grande che abbia mai sentito.”

“Non lo è! Non mi ammalo da sempre!” dice.

Roteo gli occhi. “Tu sei strano.”

“E tu sei bellissima.” Metto le mani a coppa sul suo viso, e spingo le sue labbra contro le mie.

“Che diavolo fate voi due a letto? Avete un volo da prendere!” dice una voce, distraendoci dal nostro bacio. Guardiamo in alto per vedere Alana sulla soglia della porta, e Niall dietro di lei.

“Siamo morti!” dice Harry, poggiando la testa sul mio stomaco, e facendomi passare le dita fra i suoi ricci.

“Certo. Morti.” Dice Alana. Harry alza la testa e scende dal letto.

“Io non sono morto, ma lei ci è vicina!” dice, puntandomi un dito contro.

“Hey,” protesto, lanciando le coperte via dal mio corpo e alzandomi. “Non morirò adesso.”

Harry schiocca la lingua quando faccio una ‘L’con il pollice e l’indice.

Alana ci fissa, prima di pulirsi la gola. “Okay … vi suggerisco di muovervi, perché il volo parte fra un’ora.” Harry rotea gli occhi, afferra la mia valigia e la spinge fino al salone, dove c’è la sua. Niall lo segue, lasciando Alana e me da sole nella mia stanza.

“Sei emozionata di andare da Judd?” chiede, prendendo un posto sul mio letto. Cammino verso l’armadio, tirando fuori un jeans e una maglia comoda.

“Sono un po’ nervosa.” Le dico mentre tolgo la t-shirt e metto la felpa. “Non lo vedo da un po’, e mi sento un po’ male per non essere stata lì con lui.” Tolgo i pantaloncini e metto gli skinny jeans.

“Non sarà arrabbiato con te. Non è colpa tua se il tuo capo pazzo non ti ha lasciato andare.” Dice.

“Non sarà il mio capo pazzo per molto.” Le dico mentre passo una mano fra i capelli. Non li pettino da giorni.

“Oh sì.” Dice. “Inizierai con il film il 23, eh?” chiede, ed annuisco.

“E’ anche il giorno in cui Harry inizia il tour.” Dico. Mi indirizza uno sguardo comprensivo.

StalkerStyles (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora