Capitolo 13

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Strizzo i miei occhi alla leggera luce che proviene dalla finestra. Ho temuto questo giorno per anni, o almeno è così che mi sento. Oggi è l'ultima volta che vedrò Harry, almeno per un po'.

Sono sconvolta di come questo tempo sia passato così veloce. Sembra che Harry e i ragazzi siano appena arrivati a casa mia, tranne per il fatto che siamo nell'UK adesso. La performance di ieri sera è stata fantastica, c'erano un sacco di persone e i ragazzi sono stati grandi. Non posso ancora non pensare al fatto che oggi partirò .. Non può essere possibile.

La sera scorsa mi sono addormentata. Non riesco a ricordare che cosa è successo dopo la performance. Non ho bevuto; ma sembra tutto sfocato.

Mi siedo al tavolo nell'appartamento di Harry e Louis. Sono solo le sette del mattino, e il mio volo partirà solo fra un po' di ore. Appoggio la testa sulle braccia e chiudo gli occhi per un secondo.

Sento dei passi camminare nel corridoio. "Che stai facendo sveglia?" Guardo in su, e vedo Louis che guarda verso di me. Attraversa la cucina e arriva al frigorifero.

"Non riuscivo a dormire." Ammetto, appoggiando la testa di nuovo, e chiudendo gli occchi. Chiude il frigo, e si rivolge a me.

"Sei triste a lasciare Harry di nuovo?" Sembra molto serio.

Alzo la testa di nuovo. "Sì." Sospiro. Viene verso di me e tira fuori una sedia di fronte a me.

"Succede ogni volta che devo lasciare Eleanor. E' orribile, ma passerà."

"Sei sicuro? Perché mi sento morire adesso." Lui sghignazza.

"Sì, sono sicuro. Ricorda solo che nonostante siate miglia e miglia lontani, manca solo poco tempo per rivedervi di nuovo."

"Dovresti davvero diventare un terapista. Non sto scherzando." Dico con la mia voce più seria. Mi guarda come se stesse prendendo in considerazione l'idea.

"Che fate in piedi, ragazzi?" Chiede Harry, camminando in cucina. Stampa un bacio sulle mie labbra prima di aprire il frigo e prendere il latte.

"Non riusciva a dormire," Fa Louis indicandomi. "E io ero affamato." Lascia il tavolo e prende il latte dalle mani di Harry. "Grazie."

Harry fa una smorfia prima di girarsi verso di me. "Stai bene?"

"Mmhm. Solo un po' nervosa per il volo." Mento. Attraversa la cucina e mi prende nelle sua braccia. La mia fronte è contro la sua spalla, e il suo mento sulla mia testa.

"Non c'è niente di cui preoccuparsi, amore." Mi bacia la testa e mi lascia andare.

"Vado a fare le valige." Dico, uscendo dalla cucina.

Cammino giù per il corridoio fino alla camera dove suppongo ci sia la mia roba. Siamo tornati tardi la notte scorsa quindi Harry mi ha portato nella sua stanza. Affero un paio di magliette che sono sparpagliate nella camera e le infilo nella valigia. Tiro fuori degli sweats e una maglia dell'Oregon State University Football. Mi cambio velocemente in questi vestiti e mi pettino i capelli. Sono davvero diventati lunghi durante l'estate. Mi arrivavano al petto, mentre ora sono quasi fino al mio fondo schiena.

Passo una mano tra i capelli, e decido di lasciarli sciolti. Mi trucco, anche se ne metto un po' troppo, dal momento che quello che farò, sarà solo stare seduta su un aereoplano con persone che neanche conosco. Quindi, perché?

"Hey, tutto okay?" Domanda Harry, entrando nella camera. Il mio umore si solleva solo al suono della sua voce.

"Sì, sto bene." Gli sorrido. Circonda la mia vita con un braccio, e faccio lo stesso.

StalkerStyles (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora