Capitolo 23

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Chiudo il computer e lo metto sul letto. Non importa quanto io provi a fare un altro video, non mi riesce mai bene. E’ strano adesso sedermi nella mia stanza da sola, e non so come dire ai miei fans che sono dispiaciuta per il fatto che non faccio video da un mese.

I miei genitori e Stevie sono in ospedale, e mi hanno detto di tornare a casa. Mi hanno fatto stare fuori dalla stanza d’ospedale per giorni, senza mai sapere cosa succedesse. L’ultima cosa che ho sentito è stato che Judd sta migliorando, e forse non dovranno fare quell’intervento complicato.

La cosa peggiore di essere a casa oggi mentre i miei genitori sono in ospedale? Oggi è Natale. Non credo che i miei genitori l’abbiano dimenticato, ma io sì. Stavo andando al supermercato e vidi un cartello sulla porta che diceva ‘CHIUSO PER LE VACANZE. TORNEREMO IL 26.’ Ho dovuto controllare il mio cellulare per vedere che giorno fosse, e quando vidi che era Natale, la mia bocca si spalancò. Non ho preso niente a Judd. Pensavo avessi ancora un paio di giorni.

Mi siedo e apro il portatile di nuovo. Entro in Walmart.com e cerco un regalo decente. Guardo tra i Transformers e Hotwheels, senza trovare niente che possa davvero piacere a Judd. Finalmente trovo qualcosa sul Bastek. Non è chissà cosa, ma Judd ama il basketball.

Clicco su AGGIUNGI AL CESTINO e lo lascio lì. Lo ordinerò domani. Chiudo il computer e lo poggio a terra. Fisso la parete vuota, pensando a quando era piena di posters. Penso a quando non ero una presentatrice di uno show in TV e non dovevo preoccuparmi di tornare indietro a Los Angeles per lo show. Il mio telefono vibra sul comodino, riscuotendomi dai miei pensieri. ‘Sii qui per il 29, Kim Kardashian sarà nello show. Non vede l’ora di incontrarti, Presley. –Cook’ dice il messaggio. Fortunata me, penso. Per quanto voglia incontrare Kim Kardashian, davvero non voglio. Quando abbiamo iniziato a fare gli show e Mr. Cook ha detto che potevamo scegliere noi gli ospiti, beh,  ha mentito.

Poso il telefono e chiudo gli occhi. Posso sentire il sonno prendermi. Finalmente, penso. Non dormo bene da settimane. Ero piena di pensieri. Harry e io siamo ancora amici, ma io vorrei che fossimo di più. Lo amo, sì, ma odio quello che ha fatto. Qualche giorno fa, prima che lui tornasse  a casa, eravamo entrambi all’ospedale. Invece di tornare a casa è venuto a vedere come stesse Judd, e come stessi io. Ero seduta nella stessa sedia dell’ospedale, quando lo vidi arrivare dal corridoio. Lo guardai fino a quando non si fece più vicino. “Andiamo.” Disse.

“Cosa?” chiesi, guardandolo con le ginocchia vicino al mio petto.

“Ho una sorpresa per te.” Allungò la mano verso di me e io lo guardai. Come una sorpresa per me? Pensavo che fosse andato via per andare in bagno, non per prepararmi una sorpresa.

“Harry, non posso. Devo stare qui. Judd potrebbe-“

“Presley, stai su questa sedia da giorni. Andiamo, non ci metteremo tanto.” Scossi la testa. Ruotò gli occhi e lanciò la testa indietro. “Bene, dovrò portarti allora.”

Mi raggiunse e velocemente mi fece slittare sulla sua spalla. “Cosa? Harry fermo! Non puoi portarmi!” urlai.

“Perché no?” chiese. Rimasi in silenzio. Si fermò, e mi poggiò a terra. “Perché no, Presley?” chiese, con la faccia seria.

“I-io, non importa, non fa niente, andiamo.” Mi girai per camminare, ma lui afferrò il mio braccio.

“Presley, tu puoi dirmi tutto. Dimmi che sta succedendo.” Disse, lo guardai negli occhi. I miei erano lucidi.

“Mr. Cook ha detto che ho bisogno di perdere peso.” Ammisi.

“Cosa? Perché?” disse Harry, sembrando arrabbiato.

“Non mi sta bene nessun vestito, ma va bene.” Dissi, girandomi  e cominciando a camminare. Questa volta Harry mi seguì.

“Lo sa Alexander?” chiese. Mi girai per guardarlo.

StalkerStyles (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora