"Ouch" Dico, alzandomi dal divano. Mi guardo intorno per cercare Harry, non vedendolo da nessuna parte. Anche Judd non c'è, probabilmente è a scuola. Mi stiracchio, sbadigliando nel frattempo. Passo una mano fra i capelli cercando di aggiustarli un po'. La casa è silenziosa eccetto per il fruscio che sento, che proviene dalle scale.
"Che stai facendo?" Chiedo, entrando nella mia stanza. Harry sta rovistando nella valigia, mettendoci tutto dentro.
"Presley," Inizia con uno sguardo triste. "Io e i ragazzi dobbiamo lavorare all'album. Alcune canzoni sono state cancellate."
"Ma se sei appena arrivato." Dico, pregandolo con gli occhi di restare.
"Lo so, lo so. Prometto che tornerò appena l'album uscirà, lo prometto." Mi porta nelle sue braccia e bacia la mia testa. "Tornerò." Sussurra.
Lo guardo mentre continua a raccogliere le sue cose. Allaccia le sue braccia attorno alla mia vita di nuovo, prima di baciarmi dolcemente. Ci stacchiamo riluttanti e cammina fuori dalla mia stanza, scende le scale, e fuori dalla casa. Sento il mio stomaco rivoltarsi, cosa che succede ogni volta che Harry deve andare via.
Mi verso una tazza di cereali prima di sedermi sul divano. Il mio telefono vibra nella tasca dei miei pantaloncini, facendomi brontolare e rispondere sgarbatamente.
"Pronto?" Rispondo.
"Fai le valigie." Dice Mr. Cook "Tu e Alexander volerete verso Los Angeles."
**
"Questo volo è stato più corto di quanto immaginassi." Dice Alexander.
"Non capisco perché non abbiamo semplicemente preso l'auto." Dico, roteando gli occhi.
"Vero." Dice quando camminiamo attraverso l'aeroporto. "Come abbiamo fatto ad arrivare qui così in fretta?" Chiede appena incontriamo Mr. Cook.
Scrollo le spalle. "Magia."
"Salve ragazzi." Dice Mr. Cook. "Qui c'è l'indirizzo del vostro hotel, e i numeri delle camere." Dice, spiegandoci tutto, e terminando accompagnandoci in una limousine che ci aspetta.
Quando arriviamo all'hotel ovviamente costoso, un fattorino ci saluta e prende i nostri bagagli per portarli in camera. Le stanze sono una di fronte all'altra, al secondo piano di questi 50 piani dell'hotel.
"Vuoi cenare dopo?" Mi chiede Alexander quando apre la porta della suite.
"Sì, farò una doccia veloce prima." Rispondo, entrando nella mia camera e chiudendo la porta.
**
9 Ottobre, The Ellen Degeneres Show. 2:45 p.m.
"Siete pronti ragazzi? Avete tutto? Ci sono i microfoni?" Esclama un agitato Mr. Cook.
"Sì, sì e sì." Risponde Alexander per entrambi.
"Meraviglioso." Dice Mr. Cook, collassando su una sedia del backstage.
"Siete in onda fra 5 ... 4 ... 3 ... 2 ..." il ragazzo alza il pollice prima di farci un cenno verso il palco.
"Ed eccoli qui!" esclama Ellen. "Presley Davis e Alexander Ludwig!!"
Camminiano sul palco sorridendo e salutando, quando il pubblico urla i nostri nomi. Nel mio stomaco volano delle farfalle, quando guardo l'enorme folla di persone, per non menzionare quelli che ci guardano da casa.
Quando il pubblico si calma, e prendiamo i nostri posti, Ellen comincia a farci delle domande.
"Quindi voi, ragazzi, avrete un vostro show, come questo, siete eccitati a riguardo?"
"Attualmente siamo entusiasti, questa è un'esperienza diversa per me, e sono eccitato di vedere come andrà a finire." Dice Alexander.
"E tu Presley? Tu hai solo caricato video dalla tua stanza, come abbiamo visto prima che tu salissi sul palco."
Arrossisco quando mi pone la domanda. "E' fantastico, è una nuova esperienza per me, ed è strano non avere la mia migliore amica dietro la telecamera che fa facce strane."
"Ah sì, la tua migliore amica ti filmava, questo è molto diverso." Dice Ellen. " E quindi ditemi, com'è, alla vostra età, affrontare i giornali e paparazzi e molto altro che aspettano solo voi?
"Beh, io credo che noi ci focalizzeremo sul nostro show ogni settimana, e cercheremo di divertirci. Le persone credono che sono puntiglioso, data la parte che ho recitato, ma non lo sono. Penso che questa sia un'occasione per dimostrare chi sono veramente." Dice Alexander.
"Oh sì, è davvero importante. E tu Presley?" Ellen si rivolge a me.
"Beh, mi concentrerò sullo show, come ha detto Alexander, ma essere me sarà veramente importante. Tutti dicono che vogliono essere se stessi, eppure continuano a comprare gli stessi paia di jeans che hanno tutti. Probabilmente anch'io comprerei quei jeans, ma non lascerei che questo mi possa fermare dal rimanere me stessa."
Ellen annuisce. "Ho capito cosa stai dicendo. Tutti incolpano la società, quando ognuno di loro fa lo stesso parte della società. Sono contenta che lo hai portato a galla."
Ellen ci fa altre domande pima che il nostro tempo scada. Mr. Cook si congratula per la buona intervista prima di riaccompagnarci all'hotel.
**
Esco dalla mia stanza, indossando i miei soliti pantaloncini e t-shirt, e busso alla porta di Alexander. Lo sento muoversi prima di aprire la porta. "Hey! Entra!" Mi saluta gentilmenre, come sempre. Stiamo avendo una nostra serata-film, per festeggiare la nostra prima intervista. Prende dei popcorn e la parola LOL è ferma sullo schermo piatto della TV. Mi siedo sul divano come fa lui, e preme play.
A metà del film smettiamo di prestare attenzion e cominciamo a parlare. "Come state tu ed Harry? Non hai parlato di lui così tanto."
Sospiro. "Non so come sta andando. L'altro giorno se ne è andato, senza avvisarmi."
"E' un po' strano. Ti ha detto perché?"
"Ha detto che alcune registrazioni dell'album sono state cancellate, o qualcosa del genere."
"E' strano. Pensavo che l'album fosse finito."
"Anch'io."
"Parliamo di un'altra cosa. Lo sapevi che Mr. Cook vuole che andiamo a Los Angeles, come la scorsa settimana?" Dice Alexander.
"Già? Pensavo che non avremmo cominciato per un altro mese."
"E' quello che pensavo." Restiamo in silenzio fino a quando il film finisce.
"Buonanotte." Dico ad Alexander, che si era disteso sul divano.
"Buonanotte Presley." Dice, e chiudo la porta.
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StalkerStyles (Traduzione italiana)
Fanfic"Mi piace quello riccio. Harry." Presley Davis non ha idea che questa frase cambierà la sua vita. Lei è diventata famosa con un video su Youtube, fatto per un obbligo. Adesso lei fa molti video ed ha molti fans. Ma quello che lei non sa è che ha uno...