Era passato qualche giorno, in cui Jonathan non aveva obbligato il kitten a fare cose del genere; di nuovo la routine con baci e succhiotti. E al moro andava più che bene così. In quei giorni le cameriere cercarono di distrarre Thomas, che distolse i propri pensieri da quel pomeriggio che lo aveva disgustato.
Era poco prima dell'una che Jonathan entrò raggiante, dirigendosi in sala da pranzo per andare in cucina; dalle due cameriere.
Allora Cassandra, con i capelli più indomabili del solito, sbucò dalla cucina con addosso quel suo falso sorriso così verosimile e salutò il padrone di casa.<Bentornato signor Right.> augurò lei, mentre Jonathan metteva una mano aperta in avanti verso la ragazza, a zittirla; e ottenendo quel risultato.
<Domani mattina voi due dovrete tirare a lucido il seminterrato e preparare invitanti stuzzichini perché darò una festa la sera stessa. Dovrete essere via prima delle 10:00 di sera, con di giù tutto pronto e il giorno dopo dovrete mettere tutto a posto, ancor prima che mi svegli.> ordinò Jonathan con un ghigno soddisfatto.Elizabeth, con i guanti di gomma ancora alle mani, emerse con la testa dalla cucina e domandò: <In quanti saranno gli ospiti, signor Right? Giusto per sapere quanto dovremo preparare e quanto ordinare.>
<Ah, giusto una cinquantina di persone. Voglio che rimangano di stucco domani sera. Volevo dare una festicciola, anche ad augurarmi fortuna perché dopodomani andrò a caccia di kittens e voglio fare bottino o nuove belle scoperte.> ghignò il castano, voltandosi e congedandosi: <Fate del vostro meglio. Non osate deludermi.>Quando udirono Jonathan salire le scale, Cassandra appoggiò una mano al lungo tavolo in sala da pranzo e borbottò: <"Giusto una cinquantina"?! Quello lì è pazzo.>
<È il nostro lavoro, Cassy. E ora portagli il pranzo, mentre io finisco con il lavare i piatti...> notò Elizabeth, immergendo di nuovo le mani in quel miscuglio di acqua e sapone per i piatti al limone.La bionda prese il vassoio e, diretta come una saetta, sfrecciò di sopra; per poi bussare alla porta del ragazzo, per evitare di coglierlo in momenti spiacevoli o inopportuni.
Sentì chiaramente un "Avanti" da dentro, allora aprì la porta e appoggiò il vassoio col cibo, dicendo: <Ritornerò fra mezz'ora a riprendere il vassoio, se per lei va bene.>
<Certo.> rispose freddo Jonathan."E via di brividi per l'inquietudine..." si disse ironica Cassandra rabbrividendo impercettibilmente, prima di fare un piccolo inchino ed uscire da quella stanza.
Scese di fretta le scale, trovando in cucina una rossa con il sapone dappertutto sul lavabo e il vestito all'altezza della vita bagnato.<Hai esagerato con l'acqua?> chiese retorica Cassandra, ghignando appoggiata allo stipite della porta. Anche se lavoravano lì da anni, la rossa aveva problemi con il regolare il getto d'acqua del lavandino.
<Ho esagerato con l'acqua.> ammise sconsolata la rossa, scuotendo la testa ed alludendo uno sguardo al terreno ai suoi piedi.<Oltre al lavabo ho pure bagnato me stessa e il pavimento. Potresti prendere il mocio?> domandò.
<Meglio se lasci a me il compito di finire di pulire i piatti, ripulire il lavabo dal tuo disastro e se tu prendi il mocio e pulisci a terra.> notò la bionda, avvicinandosi all'amica e togliendole un guanto di gomma, bagnandosi i polpastrelli.Elizabeth si tolse pure l'altro sorridendo impacciata e si diresse nello stanzino vicino alle scale, loro quartier generale che altro non era se non il ripostiglio per i prodotti e strumenti per pulire (giusto quel poco grande da farci stare anche tavolo e sedie).
Ritornò in fretta e sistemò il disastro sospirando il commento: <Sono una vera imbranata...>
<Nah, non sei una impedita su tutta la linea, solo che non riesci a regolare questo getto del lavabo quando lavi col sapone i piatti.>.
Constatò Cassandra per poi aggiungere ironizzando: <Chissà, il tuo peggior nemico è, e per sempre sarà, il rubinetto del lavabo della cucina di casa di Jonathan Right. Altro che Joker, la kryptonite o cazzate del genere... i rubinetti, gente. I rubinetti.> e disse le ultime due parole con finto tono inquietante, facendo ridacchiare la rossa.
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Il mio piccoletto
Fiksi Remaja~Un mondo diverso, dove esistono kittens, esseri metà umani e metà gatti; i quali sono cacciati e, da schiavi, devono soddisfare i desideri del loro padrone, spesso e volentieri... sessuali.~ Thomas è un kitten che vive basandosi sul non farsi cattu...