Epilogo

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Qualche settimana dopo quel rappacificamento tra i due fratelli Right, di cui Thomas ebbe un riassunto dettagliato, successe qualcosa di piacevole ma inaspettato per il moro.

Una mattina di inizio agosto Jonathan era uscito, rispondendo alle domande del fidanzato e delle due cameriere con un semplice e sibillino: <Aspettate e vedrete.>
Due ore e passa erano già trascorse dall'uscita dell'ex-cacciatore e Thomas stava andando nel pallone.

<E se fosse stato aggredito da qualche reduce della banda di Lee? O se fosse stato vittima di un incidente? O se...> stava straparlando il moro, muovendosi avanti ed indietro per il salotto con la coda che si agitava impazzita.
<E facciamo le corna per non tirarcela...> commentò Cassandra, esasperata, facendo le corna verso il terreno, essendo molto scaramantica.

Elizabeth si approcciò a Thomas, poggiandogli una mano sulla spalla ed esordendo con: <Calmati, Tommy, non sarà successo nulla!>
<E come faccio a saperlo? E se-> riprese a parlare il moro, interrotto però dalla bionda che esordì con: <-Se stesse combattendo contro dei pinguini per una torta al cioccolato?>

Gli altri due si girarono verso la bionda. Thomas aveva una faccia molto confusa; Elizabeth aveva questa confusione mischiata ad un senso di arrendevolezza e consapevolezza, pensando "E ora che si è inventata?"

<Cosa?> fece Thomas, non capendo.

<Ok, adesso ti spiego la mia teoria.> e fece schioccare la lingua contro il palato, segno, almeno per la rossa, che stava per inventare tutto di sana pianta (come se già non fosse stato palese dall'esordio). 

<Jonathan è uscito per andare a prendere una torta al cioccolato ricoperta di decorazioni in pasta di zucchero e con pezzi di meringa sbriciolata sopra, perché vuole proprio rovinare la linea a tutti e quattro in piena estate senza motivo apparente. Però, mentre sta ritornando qua, si è scontrato con un pinguino che stava facendo un safari qua nei dintorni e che gli ha fatto cadere la torta, che era costata fior fior di soldi. Ma il pinguino, povero a schifo e tirchio, non vuole ripagargli la torta anche se Jonathan insiste. Allora il pinguino vuole fare come si fa a casa sua: e cioè a suon di pinne e chi non sviene per primo c'ha ragione.>

<E come siamo arrivati allo stormo di pinguini?> chiese Thomas, sopracciglia sempre alzate ma con un sorriso sulle labbra, a dire "non credo a mezza parola di quel che dici, ma ti ascolto comunque".

<Se mi ci fai arrivare...> borbottò la bionda, per poi riprendere a parlare: <Comunque, Jonathan ingaggia la lotta contro il pinguino e ovviamente Right sta vincendo. Ma la famiglia del pinguino, tirchia e manesca ancor di più di quello coinvolto, non vogliono darla vinta a Jonathan e perciò si unirono alla lotta. E adesso Right starà combattendo contro quello stormo di pinguini perché non vuole aver perso, per pura fatalità, una torta al cioccolato del genere senza essere rimborsato.>

<E l'esito della lotta? Qual è? Ormai sarà finita!> esclamò Thomas, stando al gioco della bionda, la quale si ritrovò a dire: <Beh, è andata a finire che...> fermandosi un attimo, non sapendo che dire.

Ma il mondo le venne incontro. Infatti in quel momento ritornò Right che, per fare un'entrata ad effetto, aveva parcheggiato l'auto sul retro della casa per evitare sgommate sulla ghiaia davanti la villa e aveva aperto piano piano la porta onde far sentire troppo il rumore della serratura.
Jonathan, giusto appena dopo l'interruzione nel discorso di Cassandra, esordì con: <Thomas, si vola in Italia!> spuntando in salotto con un sorriso smagliante a dipingergli le labbra.

<Sei riuscito ad ottenere questo dai pinguini al posto della torta? Un viaggio grazie a loro fino in Italia?> chiese retorica Cassandra, continuando con quella stupida e nonsense storia.
<Ma i pinguini non volano.:.> ribatté Elizabeth, dandole corda.

Il mio piccolettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora