Jonathan si disse che se si poteva definire quel momento come quello in cui "la bomba era stata sganciata".
E si era sentito un emerito idiota mentre agiva e ordinava quella cosa.
Perché, come al suo solito, non si faceva i cazzi suoi e fotteva il kitten nel giro dei primi due giorni in cui arrivava a casa sua?
Perché si era ripromesso di aspettare?
Perché voleva scoprire meglio il kitten, ma non solo per aspetto fisico?Tutte quelle domande furono però messe da parte appena notò come il kitten aveva reagito a quella domanda.
Le orecchie erano dritte, la coda si muoveva fin troppo frenetica, e sentiva contro il proprio petto quello del moro alzarsi e abbassarsi velocemente.Sembrava come una statuina in preda a degli spasmi.
Jonathan mise una mano sulla schiena del sottomesso, facendola scorrere fino a dove i pantaloni cingevano i fianchi del moro e da dove spuntava fuori la coda.La prese delicatamente fra le dita, lisciandola ed accarezzandola.
Thomas si agitò ancora di più, in preda ad una sensazione che avrebbe preferito non provare con tutto il caos che gli frullava in testa e petto.Si lasciò scappare qualche mugugno dalle labbra, mentre percepiva i muscoli del suo corpo prima tendersi e poi rilassarsi.
Jonathan, percependo che l'altro si era calmato, smise; continuando ad accarezzargli la schiena.<La risposta alla mia domanda? La posso avere con le buone o ti devo convincere con le cattive?> chiese Jonathan, usando una voce minacciosa vicino alle orecchie da gatto del ragazzo.
Thomas riuscì solamente a sussurrare: <Perché lo vuoi sapere?>Jonathan, non volendo ovviamente ammettere che non lo sapeva razionalmente neppure lui, rispose: <Mera curiosità. Sai, sarò pure un cacciatore "leggermente" puttaniere, ma sono comunque un umano dotato di voglia di conoscere.>
Thomas sospirò, maledicendo mentalmente ancora una volta il cacciatore per quella domanda a cui esigeva una risposta.
<Quindi o mi rispondi o mi rispondi.> impose Jonathan, staccando il viso del kitten dalla propria spalla e facendo scontrare i loro occhi.
Quelli verdi del più basso furono costretti a scontrarsi con quelli neri del più alto.<Rispondimi.> ordinò imperativo Jonathan, mantenendo il contatto visivo come rafforzativo.
Thomas iniziò a tremare sul serio, pensando di aprire bocca e mentire.Però quegli occhi neri come la pece e profondi come un abisso lo trafiggevano da parte a parte, scrutandogli l'anima, rendendogli difficoltoso il creare una farsa.
Soprattutto perché lui non era bravo a mentire.
Optò per omettere quasi tutto.
Così il dolore non l'avrebbe totalmente investito, non si sarebbe messo "a nudo" davanti Jonathan il quale avrebbe avuto la risposta a quella sua domanda così fuori luogo e tutti sarebbero stati contenti.<Sono l'unico figlio avuto dai miei due genitori, con cui ho vissuto fino a 9 anni. Poi tutto è andato a caput e mi sono ritrovato senza casa, senza famiglia e senza protezione in un istante.>
Thomas dovette fare una pausa per evitare di far riaffiorare vividamente i ricordi, mentre quegli occhi neri lo fissavano sempre più avidi di conoscenza.
Non poteva neppure distogliere lo sguardo perché, appena di provava, il castano gli rifaceva incontrare i suoi occhi.E così quel verde brillante doveva restare a specchiarsi in quel profondo nero, senza pause di nessun tipo fino alla fine.
Thomas mandò giù un groppo in gola e poi riprese a parlare: <Ho vagato da solo per un mesetto, fino a che non ho incontrato una kitten nella mia stessa situazione. E per puro caso siamo diventati "compari"... Beh, due kitten sono compari se fanno una specie di giuramento di sangue e si promettono di salvarsi sempre l'un l'altro. Comunque, abbiamo vagabondato insieme per molti anni, fino a che, a 16 anni, abbiamo fatto conoscenze particolari. Abbiamo chiesto loro se potevamo rimanere con loro, assicurando che avremo attivamente dato una mano nel loro scopo, in cambio di avere un luogo stabile. Cosa che abbiamo fatto ed è persistito così fino a quando tu non mi hai preso e... beh. Ora sono qui.> concluse Thomas, sentendo la valanga di ricordi passare veloce nella sua mente.
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Il mio piccoletto
Fiksi Remaja~Un mondo diverso, dove esistono kittens, esseri metà umani e metà gatti; i quali sono cacciati e, da schiavi, devono soddisfare i desideri del loro padrone, spesso e volentieri... sessuali.~ Thomas è un kitten che vive basandosi sul non farsi cattu...