Due o tre giorni, chi li conta quando si è felici?, passarono da quando Jack scoprì la verità su Thomas e su come i due si erano incontrati ed innamorati. In quei giorni Jonathan continuò a lavorare, dovendo pure una volta, al pomeriggio, andare ad una ricognizione come cacciatore nella zona in cui pensavano il gruppo di kittens stesse.
Aveva detto a Thomas che era dovuto di ri-andare in azienda quel pomeriggio per problemi; mascherando la verità.
Odiava mentire al fidanzato ma altrettanto odiava dirgli "Vado a stanare un gruppo di kittens come te solo per farci più soldi; che, a pensarci, potrebbe essere il tuo gruppo visto che sappiamo che sono sia adulti che bambini, sai?" anche se l'ultima parte della frase gli pareva stupida e senza fondamenta e sperava che rimanesse così.Però, una mattinata di domenica, si svegliò con quei sensi di colpa e si disse "Io lo sto tenendo al sicuro da tutto per proteggerlo, anche se potrebbe sembrare che di lui non mi fidi; tutto il contrario..." e fissò il vuoto avanti a sé, immergendosi nel ricordo di quel sorriso solare e di quella risata così sincera e dirompente.
"Forse è ora che sappia il mio passato, che conosca i diversi Jonathan che sono stato e che conosca la mia storia, la storia della mia famiglia; la famiglia dai mille ed uno problemi sotto il tappeto."
E si alzò, mangiò la colazione ancora calda lasciata dalle cameriere prima senza svegliarlo, si lavò e si cambiò, mettendosi una camicia di lino, leggera e bianca, e dei pantaloni neri come la cravatta.Bussò alla camera dove Thomas dormiva in quei giorni ed aprì al sentire il permesso del moro. Lo trovò spaparanzato sul letto, a guardarsi la TV di cui aveva trovato il telecomando in uno dei cassetti.
<Qui non c'è Netflix...> borbottò infastidito, senza guardarlo.
<E dovrei scervellarmi per metterlo solo per altri tre o quattro giorni?> fece retorico il cacciatore, andandogli vicino.
<Sì!> recitò il kitten lamentoso, sporgendosi a dargli un bacio casto ad occhi chiusi.
Quando aprì gli occhi aggrottò a vederlo vestito con camicia e cravatta.<Come mai sei vestito elegante? Devi andare a qualche riunione pure la domenica?> domandò.
Jonathan scosse la testa e con tono velato di malinconia fece: <Vestiti bene anche tu. Ti devo mostrare una cosa... non tanto piacevole.> rispose il cacciatore.
<E ci devo andare elegante?> chiese il kitten e il castano annuì dicendo: <Cerca di nascondere di nuovo le orecchie nei capelli e cammuffa la coda da cintura, ok?> e il moro annuì, dandogli un altro bacio casto.<Cerca di non metterci troppo.> lo avvisò Jonathan a mo' di saluto prima di chiudere la porta e scendere di sotto, a guardare lì un po' di TV per distrarsi.
Quel che stava per fare gli sarebbe costato tanta forza di volontà perché, per raccontare tutto restando il più obiettivo e pacato possibile sarebbe stata un'impresa. Ma lo voleva fare, Thomas aveva diritto di sapere.Poco dopo arrivò Thomas con addosso un sorriso dolce e si chiese come potesse essere contento, sapendo che sarebbe stata un'esperienza triste e con alle spalle una vita pessima, anche se non ne conosceva i dettagli.
Lo ammirava molto per ciò.Usciti andarono sull'auto ed andarono verso la città, per deviare subito in una strada secondaria che velocemente divenne acciottolata. Arrivarono davanti un enorme edificio dalle mura di due metri scarsi e un cancello enorme di ferro nero. Jonathan si fermò nel parcheggio quasi totalmente vuoto e scese velocemente, tenendo in mano un mazzo di qualcosa.
Thomas non ci fece granché caso ed avvertì all'istante come quel luogo fosse privo di vociare o vitalità, come gli uccellini cinguettassero più flebilmente e come uma sorta di cappa di tristezza avvolgesse il luogo dalle mura di un giallo ocra spento e rovinato.
<Siamo ad un cimitero...> spiegò Jonathan, mentre entravano nella struttura a cielo aperto dai cancelli socchiusi.
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Il mio piccoletto
Teen Fiction~Un mondo diverso, dove esistono kittens, esseri metà umani e metà gatti; i quali sono cacciati e, da schiavi, devono soddisfare i desideri del loro padrone, spesso e volentieri... sessuali.~ Thomas è un kitten che vive basandosi sul non farsi cattu...