Capitolo 55- Sono un alleato

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-Ti senti meglio?- chiese Klaus a Lysander poco dopo essere entrato nella stanza, facendo pochi passi prima di bloccarsi a braccia incrociate, il volto completamente insensibile

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-Ti senti meglio?- chiese Klaus a Lysander poco dopo essere entrato nella stanza, facendo pochi passi prima di bloccarsi a braccia incrociate, il volto completamente insensibile.

Lysander annuí leggermente di risposta alla domanda appena ricevuta, scutando l'altro con particolare attenzione.

-Ci hai aiutato tu, quindi- disse di colpo, andando a fissarlo con sguardo estremamente attento -Ancora una volta mi salvi quando credo di essere completamente spacciato... Perché?-

L'albino schioccò le dita, facendo comparire di colpo una sedia e lasciandosi cadere sopra di essa con nonchalance, guardando poi anche me.

-Sono un alleato- semplicemente asserí, stringendosi nelle spalle -Sarò anche una macchina io stesso, un personaggio robot di una route, ma sono un alleato-

-Perché?- insistette il corvino, assottigliando lo sguardo, strappando un sospiro al ragazzo dai capelli bianchi.

-Non potresti prima riposarti un po' di più e poi aspettare le mie risposte? Sembri uno straccio, Lysander-

-Non aggirare la domanda. Il tuo fare misterioso non mi piace affatto e credo di averlo dimostrato anche nello scorso incontro. Mi dai delle risposte comprensibili prima che si faccia notte?-

Fino a questo momento avevo continuato a girare la testa da uno all'altro, cercando di comprendere come il discorso sarebbe potuto finire, ritrovandomi davanti ad un nervosismo assurdo da parte del corvino e dalla solita impassibile espressione dell'altro, il quale semplicemente si spostò una ciocca di capelli.

-Okay. Te lo dirò. Mi era stato chiesto di tenerlo per me fino a che non saresti stato psicologicamente pronto, ma a quanto pare più aspetto e meno lo sei- Klaus alzò leggermente un sopracciglio -Come devi aver capito, ormai, so che tu sei una persona, al contrario mio. Questo perché sono stato modificato nei miei sistemi. All'inizio avrei dovuto essere... Come gli altri... E cercare di ucciderti a mia volta. Ma sono stato operato nel mio hardware da parte di un lavoratore dal codice di badge 432598-

Vidi Lysander spalancare lievemente le palpebre dalla sorpresa, risultando completamente paralizzato, le mani che andavano a stritolare le coperte.

-Questo lavoratore mi ha detto di chiamarsi Walter e di proteggerti nei casi più disperati e... soprattutto di darti questa-

L'albino allungò una sottospecie di USB con sopra un tasto rosso.

-Questa USB funziona soltanto se con la tua impronta digitale. Nessuno oltre a te potrà far passare i file allegati in essa in un qualsiasi computer. Nemmeno io so cosa vi possa essere dentro. Semplicemente mi è stato detto di consegnartela nel caso che finalmente la Lei fosse riuscita a provocare l'effetto farfalla e a spezzare dunque la catena di eventi-

Klaus mi guardò negli occhi, lasciandomi particolarmente perplessa dalle sue frasi.

Avevo spezzato la catena di eventi? Come? Che cosa avevo fatto per riuscirci?

Proprio non ne avevo idea.

-Che intendi? Io ho fatto che?...-

-Hai spezzato la catena di eventi- ripeté - Una delle tue tante azioni, nelle route, ha sconvolto l'intero sistema. Quando ciò é accaduto, il gioco ha perso buona parte del controllo su di te. A testimoniare questo rompere di catena vi é il fatto stesso che il gioco ha preso a fare di tutto per andarti contro... Come ad esempio spostarti l'allarme per le guardie così da fartelo prendere contro e farlo cadere a terra, così da allertare l'intero corpo di guardia-

Battei più volte le palpebre, cercando di carpire l'informazione alla bell'e meglio.

"In effetti non mi ricordavo di averlo lasciato in bagno... E non lo avevo visto all'inizio. Questo perché non c'era?... Lo avevo messo... Lo avevo messo nell'armadio infatti!"

-Cosa ho fatto per rompere la catena?- chiesi in un filo di voce, parecchio confusa da ciò che lui aveva detto.

Lui mi osservò e mi sentii a disagio al percepire quegli occhi su di me che, freddi come lame, mi studiarono per qualche istante.

-Hai scelto di mettere da parte l'egoismo. - disse -E ciò ha impedito che pure tu cadessi nel solito ciclo. Una scelta soltanto può modificare un intera serie di eventi... Senza quella scelta, molto probabilmente non saresti qui, anzi. Molto probabilmente il gioco ti avrebbe in pugno e continuerebbe a torturare la tua mente fino a portarti alla pazzia-

Un sussulto mi scappò dalle labbra, completamente involontario, prima di muovermi sulla mia sedia, parecchio a disagio.

Provai ad esaminare le mie scelte, ma nonostante tutto non riuscii a capire comunque cosa potessi aver fatto.

In ogni caso, era meglio così: l'idea che, nel caso non avessi fatto quella cosa, qualsiasi essa fosse, avesse portato al fatto che mi stessero controllando... Beh. Mi inquietava molto, se dovevo dirlo.

-Walter mi ha detto che la sua ultima volontà era quella di farti vedere il contenuto di questa chiavetta, anche perché a detta sua, presto sarebbe stato eliminato-

Portai lo sguardo a Lysander, il quale aveva preso a strattonare ancora di più le coperte, quasi sul punto di strapparle, per poi prendere fiato e allungare la mano per ricevere la USB.

-In poche parole dobbiamo trovare un computer in questo posto?- chiese con tono lievemente retorico -Un computer dentro ad un videogioco? Questa è nuova-

-Infatti ce ne sono come massimo due. Ma uno é sotto il possesso del gruppo di guardia... -

-Ovvero il posto più irraggiungibile di tutti, quindi é già escluso- asserí Lysander con un tono particolarmente pieno di seccatura.

-Mentre l'altro- continuò Klaus, ignorando la frase del corvino e continuando nel suo discorso -L'altro si trova nell'emporio Grimm-

A questa frase percepii il cuore perdermi un battito dalla sorpresa.

Dovevamo andare da Max?

-In poche parole mi stai dicendo che non c'è nulla di semplice.- Lysander andò a sbattersi una mano in fronte -Sia perché i due fratelli mi odiano, sia perché entrare in quel posto per me equivale ad ennesime persone alle calcagna durante il percorso.

-Mi dispiace dirtelo, ma é così- Klaus si sollevò dalla sedia -Io al massimo posso darvi una mano... Ma i miei poteri non riescono a trasportare dentro a quel negozio. Se volete entrare dovete procurarvi un crea passaggi.-

-Perché i tuoi poteri non permettono l'entrata?-

-Ha una barriera contro i poteri psichici- si limitò a dire - Riuscirei ad entrarci solo utilizzando tutto il mio potere e questo equivalrebbe a finire col gettarmi in attacchi epilettici o anche in coma. Quindi non è affatto consigliabile-

-Chiaro. Nel tempo che ci rimane di queste quarantott'ore dobbiamo trovare un crea passaggi e scoprire cosa c'è nella chiavetta- alzò il sopracciglio - Si prospetta una giornata impegnativa-

-Oppure...- continuò l'albino -Potremmo entrare dalla porta principale-

Entrambi lo guardammo parecchio turbati.

-Spiegati meglio-

Ventiquattr'oreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora