Capitolo 94- Questa volta è stata pesante

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-Andiamo ad ammazzare quel bastardo- sbotto, secco

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-Andiamo ad ammazzare quel bastardo- sbotto, secco.

Non so esattamente quanto sia passato dal momento in cui la lucina è sparita nel nulla senza più tornare, ma è stato abbastanza da far focalizzare il mio disgusto, la mia irritazione e la mia voglia di picchiare o calciare qualcosa contro allo stronzo numero uno.

Non che gli altri non lo siano, per carità, ma Logan è riuscito a prendere tutto il mio odio e a gettarselo addosso solo per aver covato quell'essenza incubus.

Avrei quattro bellissime morti per lui: la prima è sicuramente il tagliargli la testa, la seconda forse sarebbe di mutilarlo, la terza di dargli fuoco, la quarta di spaccargli le ossa una ad una.

Ma anche castrarlo non sarebbe male.

Sarebbe estremamente soddisfacente mischiarle un po' tutte in una unica.

Inizio a camminare, ma finisco col bloccarmi di netto e girarmi al notare che Nicholas non si è spostato neppure di un centimetro da dove è ed era.

Lo guardo, abbastanza confuso.

-Nicholas? Cosa c'è?-

Lo sguardo del viola si getta su di me, come riprendendosi di colpo, prima incentrato -ovviamente- sul biondo.

-Scusa-dice -Mi sono distratto. Mi sembrava... No. Non è niente. Doveva essere un impressione. Possiamo andare-

Non sono del tutto convinto da quello che ha detto, ma scelgo di lasciare perdere e di focalizzarmi solo su l'incubus rosso.

Potrebbe essere ovunque, ma contando che è attratto dall'energia sessuale, forse condurlo qui non sarà così complicato...

O forse sì?

Ci penso brevemente e, fatto ciò, mi schiaffeggio il volto con una mano, come per svegliarmi.

No. Non è affatto facile, in realtà.

Uno. Sarebbe imbarazzante. Forse troppo, davvero. Talmente tanto che proprio ne farei a meno. Soprattutto con attorno qualcuno.

Due. Non sfrutterei e non sporcherei mai il mio pensiero per attirare uno stupido demone merdoso che meriterebbe solo di venire impalato malissimo o di essere ucciso nel peggio modo dei più obbrobriosi film splatter prodotti nella storia del cinema.

Terzo. Solo perchè ho realizzato che Nat mi piace non è che, completamente a caso, voglia elaborare un certo tipo di pensieri, cavolo.

E anche se mi passasse leggermente per la testa, finirei con il metterla da parte per rispetto suo.

Scuoto il capo a ripetizione, scappando dal trip mentale che era in agguato in un piccolo lato del mio cervello e guardo Nicholas, il quale ha preso a camminare affianco a me e che guarda - un attimo prima- il suolo ed -un attimo dopo- Philip, per poi continuare e continuare ancora con questo ritmo.

Per certi versi sento il suo nervosismo, perché allo stesso tempo lo sono anche io, seppur per due cose completamente diverse.

Lui per amore del biondo.

Io per il desiderio spaventoso di eliminare Logan, sommata alla speranza di uscire prima che l'acqua -Sempre pronte a finirmi totalmente nei polmoni- prenda il sopravvento nella mia cassa toracica e faccia eliminare la bolla.

E neanche essa abbia intercettato il mio pensiero, il liquido torna a zittirmi il respiro, lasciandomi ad annaspare e bloccarmi nel centro di un vicolo, andando a scontrarmi contro il muro, con le mani che cercano di aggrapparsi attorno alla mia gola per restituirle quell'aria che manca.

Boccheggio. Ansimo come un pesce fuor d'acqua. Mi piego, cercando di sputare fuori la sostanza.

Il ragazzo dai capelli viola mi sta davanti... E forse è per lui se non sono ancora crollato a terra.

E per quanto mi sforzi, continuo a non riuscire a respirare, sentendo il mio interno, a partire dal petto, continuando alla gola, che pulsano e bruciano insistenti per ottenere ossigeno.

Non so esattamente quanto rimango lì, senza riuscire a ottenere aria, ma per poco non svengo ... E quando riottengo la capacità di inspirare ed espirare, altra acqua mi scappa dalle labbra, vomitandola e tossendo.

-Cazzo- borbotto in un filo di voce, alquanto strozzato, ben lontano dal mio tono, con un accenno di mal di testa che mi si espande lungo le tempie, dovuto sicuramente alla mancanza d'aria -Questa volta è stata pesante.-

Nicholas si tira su leggermente gli occhiali -Vuoi riposare un po'? In questo momento non mi sembri in grado di riprendere a...-

-No, no, è tutto ok.- mi affretto a rispondere -Se perdiamo tempo, sarà peggio.-

-Non è perdere tempo, Lysander. Sul serio. Magari rallenterà un po' il flusso d'acqua-

-O magari no- ribatto, ricevendo un occhiata da lui che sembra dire 'sei una zucca dura, eh?' a cui mi stringo nelle spalle, totalmente disinteressato in questo momento dalla sua opinione.

-Abbiamo ancora un bel po' di ore da attraversare prima che le tue ventiquattr'ore si esauriscano. - aggiunge lui, facendo una pausa -Sí. Abbiamo da abbattere i master del gioco. Abbiamo da abbattere Logan. Lo ho capito. E ho capito che più il tempo passa e probabilmente peggio starai. Ma dannazione, non ti chiedo di riposare un ora. Non ti chiedo di stare qui per il resto della giornata. Una decina di minuti, non di più. Anche perché non sei provato solo nel corpo, ma anche psicologicamente. Non vuoi solo ammetterlo a te stesso e a me perché sei troppo orgoglioso o troppo poco curante di te stesso, o sbaglio? -

-Non sono instabile mentalmente- commento -Perché dovrei? Voglio solo vendicarmi e basta. Solo perchè lo voglio, non vuole dire che sono 'provato'. Sto bene-

-Quindi stai bene anche all'idea di aver ucciso Klaus?- chiede a bruciapelo, con tono alquanto puntiglioso, portando un brivido gelido a percorrermi la pelle -Odio le menzogne. E tu stai mentendo alla grande, Lysander-

Ignoro le sue frasi e mi sposto, probabilmente irritandolo alquanto con ciò, siccome lo sento sbuffare alle mie spalle, ma fregandomene altamente.

Riprendo il cammino, avanzando con l'Anti Gravity che mi segue a ruota, non dicendo però più nulla.

O almeno, non dicendo più una parola fino a che, di colpo lo sento fare un verso di netta sorpresa, misto ad un sobbalzo, che mi fa voltare, alzando la mia arma, pronto ad assaltare chiunque sia comparso e che voglia rompere le scatole per l'ennesima volta, trascinandomi magari in un ennesimo quanto inutile combattimento.

Ma mi fermo, gli occhi che mi si spalancano, troppo allibito per dire o fare qualcosa.

Ma mi fermo, gli occhi che mi si spalancano, troppo allibito per dire o fare qualcosa

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