DICIASETTE

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CAFFÈ CREMISI

" Hanno ucciso Emma ", é solo questo quello che riesco a ripetermi nella mente

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" Hanno ucciso Emma ", é solo questo quello che riesco a ripetermi nella mente. "  Ha ucciso Emma"
Un'altra goccia di sangue scende dal mio mento e colpisce il terreno sottostante. Stringo le mani a pugno e ignoro l'altra goccia di sangue che segue la prima.

Emma Lewis, la prima ragazza che ho incontrato all'Istituto, é distesa sull'erba. Il corpo minuto messo in una posa del tutto innaturale. Gli occhioni castani, una volta allegri, ora sono velati e acquosi. I corti capelli castani aperti a ventaglio sul terreno gelato. La pelle una volta dorata ora ha assunto una tonalità azzurrognola, come se fosse rimasta qui per tutta la notte a gelarsi. Le labbra pallide aperte in un grido. Indugio con lo sguardo sul petto. Metto a fuoco prima la giacca scura e mi soffermo sui i bottoni lucidi. Passo il dorso della mano sul labbro, fermando il sangue che fuoriesce dal morso.
Inspiro e porto lo sguardo sul maglioncino rosa pallido macchiato di sangue. Al centro del piccolo petto c'è un buco scuro da cui esce una sostanza cremisi.

<< Le hanno tolto il cuore >>, sussurra Arabella al mio fianco. Non riesco a staccare lo sguardo da quel buco. Delle lacrime calde mi scivolano dall'occhio sinistro, ma le blocco prima che arrivino allo zigomo. Devo rimanere lucida. Devo capire quale fata sta compiendo questa strage.

Mi guardo intorno. Noto alcuni sguardi su di me. Sento dei sussurri e dei mormorii. Mi sento la faccia andare a fuoco. Devo trovare il colpevole prima che questa situazione degeneri. Cerco di distaccarmi dalle voci, dai sussurri. Cerco di osservare il cadavere di Emma per scoprire qualcosa. Ma, un singhiozzo sfugge dalle labbra di qualcuno. Alzo lo sguardo e gli occhi mi cadono sulla figura di Meghan. La ragazza guarda il corpo della vecchia amica e piange. Una ragazza dai lunghi capelli neri le circonda le spalle con un braccio. Meghan rimane impassibile di fronte a quel goffo abbraccio. Si morde il labbro inferiore, cercando di darsi un contegno, ma dopo tre secondi di singhiozzi ricomincia a piangere. Delle grosse lacrime le scorrono sul viso, le guance imbrattate di mascara. Resta lì, immobile, a fissa quel corpo privo di vita mentre le spalle vengono scosse da nuove ondate di singhiozzi.

Vorrei attraversare il gruppo e stringerla in un abbraccio. Voglio solo che questa situazione si aggiusti, che tutto ricominci daccapo. Voglio riavvolgere il nastro di questa stupida cassetta. Faccio un passo in avanti, pronta ad andare da lei, ma una figura mi precede.

Ethan Wate esce dalla folla di ragazzi che circondano Meghan. Il ragazzo ha i capelli appiattiti sul lato destro, come se si fosse appena alzato. La camicia gli crea strani sbuffi da sotto al maglione blu. Un lembo gli esce dai pantaloni, ricadendo sui fianchi. Si avvicina a Meghan e le passa un braccio sulle spalle. La ragazza mora si sposta e abbassa lo sguardo. Meghan, con le mani sul viso per coprire gli occhi, si raggomitola sul petto di Ethan e ricomincia a singhiozzare. Il ragazzo le sussurra delle parole all'orecchio e inizia ad accarezzarle i capelli. Le scocca un bacio sulla nuca e, con sguardo privo di emozione, si rivolge al corpo straziato di Emma. Osservo una lacrima scivolargli sullo zigomo sinistro.

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